Cap 5. Fuoco

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 Da quando Dean aveva baciato Sam, non aveva più detto una parola.


Passò tutta la notte e tutto il giorno seguente senza che si parlassero.

Solo la notte prima, Dean prima di dormire, dato che condividevano la stessa stanza, mormorò un: "Sam, ti prego, non dirlo a papà."

Sam non gli rispose neanche.

Inutile dire che non chiusero occhio tutti e due e quando fu l'ora di alzarsi dal letto, erano entrambi stravolti.

Sam aveva comunque voglia di parlare con Dean della scorsa notte, ma Dean era già sparito, e anche quando tornò da scuola, il maggiore era comunque assente con la testa e sgusciava via come un'anguilla.

Sam fu quasi grato del fatto che John andò via dopo cena, lasciandoli soli.

Si schiari la gola e disse: "Dobbiamo parlare"

Dean guardava la tele in camera e non rispose.

"Lascia stare quella cazzo di tele!!" gridò Sam.

Dean si voltò esterrefatto dal tono di Sam.

"Ehi, modera il linguaggio." Disse.

Sam alzò gli occhi al cielo, prese il telecomando e spense la televisione.

"Ehi, mi interessava quel programma!"

"Beh, ti interesserà di più quello che ho da dire...spero" aggiunse, incerto.

Dean si strofinò la faccia. "Che cosa vuoi?"

"Andiamo..lo sai di cosa voglio parlare! Noi due, l'impala, il buio, i baci, mani che vagano..." diceva Sam gesticolando.

"ok ok...basta cosi, sei sufficientemente chiaro" lo interruppe Dean, strizzando gli occhi. "Ma la domanda è sempre la stessa, Sam...di cosa vuoi parlare?"

Sam strabuzzò gli occhi.

"Quindi tu ieri mi hai baciato e pensi che non dobbiamo parlarne??"

"No! Certo che no! è...è stato solo un bacio, ok? Un bacio..affettuoso."

Sam lo guardò male.

"Ok...molto affettuoso. Ma sempre un bacio, no? Si fa, cazzo..ormai è un'abitudine, quasi una moda " ridacchiò Dean. "Voglio dire, si fa con gli amici...per scherzo, per simpatia, anche i genitori stessi ai figlioletti piccoli lo fanno, cazzo!" ora la risata di Dean era quasi gracchiante, isterica.

Sam strabuzzò ancora di più gli occhi e pensò se fosse il caso di dargli un pugno, o forse due.

Forse anche Dean pensò di meritarselo, perché girò la faccia, in preda alla vergogna.



"Dean, cazzo, tu non mi hai dato un fottuto bacio a stampo, mi hai dato un bacio con la lingua!!"

"Abbassa la voce!! Sei impazzito???"

"Ti assicuro che non c'era niente di innocente nel modo in cui mi hai leccato tutti i denti, ieri sera!"

"Sammy, ti prego, basta!" ora Dean supplicava. "Perché mi stai facendo questo? Perché? Credi che non mi senta abbastanza in colpa? Perché vuoi punirmi ancora di più di quello che..."

"Dio...io non voglio punirti, Dean! Voglio solo capire perché!!" disse Sam frustrato.

"Perché....perchè non lo so, Sam...forse perché ti ho visto sdraiato su quei sedili, che dormivi, e ti...ti ho visto cosi tenero, e dolce, e sono stato preso da un moto incontrollabile di affetto e di tenerezza, ti basta??"

"No, no, cazzo, non mi basta! Cosa succederà la prossima volta che ti farò ancora tenerezza? O che proverai un altro...moto di affetto? " disse Sam virgolettando le ultime parole.

"NIENTE! Io non lascerò più che succeda, davvero! È stato solo un singolo episodio, e non si ripeterà...te lo prometto!" disse Dean.

Sam rise.

Si avvicinò a Dean, che indietreggiò.



"Tu mi desideri."

"Cosa? No! Sei sulla strada sbagliata, stai fraintendendo."

"Ah, io sto fraintendendo? Quindi i tocchi e gli abbracci notturni, le occhiate imbarazzate, e durate più a lungo del necessario...il bacio di ieri notte è tutto uno scherzo. Un frutto della mia immaginazione."

"Non farmi passare per un maniaco!!!"

"Cazzo, no, non è quello che sto dicendo, Dean! Non mi hai violentato ieri sera, ok? Non l'ho mai detto, c'ero anch'io e ho ricambiato il bacio, non mi hai costretto a fare nulla, quindi levati quest'idea dalla testa, non sono un marmocchio, anche se sono più piccolo di te!"

Il cervello di Dean era momentaneamente fuori uso e fermo in parte sulle parole

Non mi hai costretto a fare nulla



"Se...se non mi stai rinfacciando che ti ho costretto, allora che cosa stai...? Io non sto capendo, Sammy."

"Io voglio solo che tu l'accetti."

"Accettare? Accettare cosa?"

"Quest'attrazione dirompente che c'è tra noi."

"Io...io non devo accettare nulla! Sei mio fratello, non devo accettare nessuna passione, non deve esserci NIENTE tra di noi, al di fuori dell'affetto fraterno!!!"

"è per questo che ieri mi hai infilato la lingua in bocca? Perché mi vuoi bene?" chiese lascivo Sam avvicinandosi.

"Cazzo, Sam, la vuoi smettere di essere cosi volgare??"

Sam rise.

"Sono un maschio sai? E per quanto tu possa trovarmi.....tenero..." disse ironico. "è cosi che fanno i maschi, sono espliciti in quello che vogliono e in quello che pensano...e sai cos'altro fanno i maschi? Si PRENDONO quello che vogliono!" disse Sam puntandogli l'indice sul petto.

"Non sono vigliacchi." Infieri.

"Dammi pure del vigliacco...non mi interessa, ma quello che è successo tra noi ieri sera , non si ripeterà...non approfitterò in questo modo di mio fratello minore, che desidera qualcosa da cui dovrebbe invece essere terrorizzato e scappare via, se solo fosse più maturo, ok?" chiese Dean in tono rude.

Sam lo guardò con disprezzo, e poi disse duro:

"Sai una cosa, penso che farò i bagagli e me ne andrò."

"Cosa hai detto?"

"Me ne vado. Stop. Finito. Non intendo vivere sotto lo stesso tetto con un fratello vigliacco come te" disse, facendo per andarsene.




Fu troppo. Dean preso da una collera che non poteva più controllare, spinse Sam contro il muro, con rabbia.

"Ripetilo" ringhiò piano, Dean.

"Ouff...vuoi...vuoi uccidermi o baciarmi?" chiese, guardando gli occhi di Dean fissi sul suo viso, che trasparivano odio e desiderio puro. "Perché sai, ricevo segnali contrast..."



Il resto delle sue parole vennero inghiottite dalle labbra di Dean che le premette con impeto sulle sue.

Le loro lingue si fusero di nuovo, come quella sera, in una maniera però decisamente più appassionata.

Non ci volle molto perché il bacio divenne bagnato e focoso. Sam cercava di stare dietro alla bocca di Dean e di seguire il suo ritmo.

Si lasciò guidare, senza opporre resistenza, quando lo spinse sul letto, senza interrompere il bacio.



Continuarono a baciarsi senza fermarsi. Dean schiacciava Sam col suo corpo, che non si lamentava, anzi, incrociò le gambe alla schiena di Dean.

Gemevano entrambi nel bacio, e i gemiti erano diventati piuttosto rumorosi.

Quelli di Dean erano MOLTO rumorosi, quelli di Sam erano affannosi uguale, anche se gemeva in una maniera un po' meno adulta, più infantile, ma comunque eccitata.

Soprattutto quando senti Dean baciargli il collo.

Sam aveva preso a reclinare la testa all'indietro.


Ci mise un po' per accorgersi che i gemiti di Dean si erano trasformati in singhiozzi che cercava di dissimulare.

Gli accarezzò la schiena e gli sussurrò: "Dean."

Dean non smise, allora Sam gli alzò di poco il viso, mettendolo all'altezza del suo stesso viso.

"Scusa" sussurrò pianissimo. Vide le labbra di Dean tremare.

Tenendoselo ancora stretto addosso, sussurrò al suo orecchio, chiudendo gli occhi:

"Scusa....." un sussurro che a Dean sembrarono parole di miele.

Poi Sam gli diede uno, due, tre piccoli baci a stampo, dolcissimi, che Dean ricambiò.

E poi Sam tornò ad abbracciarlo. A stringerlo stretto, chiudendo gli occhi, godendo di quell'abbraccio.

Restarono li, in quella posizione, stretti l'uno sull'altro, per un bel po'.












Note dell'autrice:

*Tenta di giustificarsi per questo capitolo *

hahahh scusate, è che per una volta tanto ho voluto fare un Sam non tanto cucciolo hahha

si cucciolo lo è sempre, ma anche altro ahhah

spero di non avervi deluso e che questo capitolo vi sia piaciuto e scusate le parolacce e le espressioni un pò forti xd

Solo con te....ho ali di neve e il cuore caldo come l'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora