Cap 2. Prime pulsioni

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Occhiate.

Spesso, percepisco dell'imbarazzo negli occhi di Sam, quando mi spoglio, rimanendo in boxer. Si gira, cerca di non guardarmi.

Non capisco perché si sente a disagio, siamo cresciuti insieme, e ci siamo visti nudi sicuramente più di una volta. Perché ora è diverso?

Altre volte invece non distoglie lo sguardo e mi ritrovo a pensare che forse era meglio quando non lo faceva.

Quando lo sorprendo a lanciarmi certe occhiate, che non so come analizzare, o interpretare, mi sento trapassato a raggi x.

Se gli vado vicino mentre sono a petto nudo o in boxer, posso vederlo irrigidirsi, o allontanarsi.

Se cerco di abbracciarlo mentre sono senza maglietta o senza pantaloni, sguscia via come un'anguilla.

E poi ci sono ancora quelle occhiate...

Intimidite, imbarazzate, frustrate...e poi non so che altro.

Perché fai cosi, Sam? Io voglio solo starti vicino...voglio solo abbracciarti.


Lo stesso letto

Il mio letto è sfatto e non ho alcuna voglia di andare a cercare le lenzuola, le federe, la coperta...tutto...sono troppo stanco, e quindi mi infilo nel letto di Dean, senza pensarci troppo.

"Che cavolo fai?" mi chiede subito. "Ritorna nel tuo letto!" mi dice.

"Non rompere...non farmi uscire di nuovo e impazzire ad andare a cercare le lenzuola e le coperte, per favore" lo prego.

"La colpa è tua, se ti fossi preoccupato prima di fare il tuo letto..."

"Per favore, Dean, dai...solo per stanotte...questo letto è enorme. Ci stiamo in due. Non ti darò fastidio!" prometto.

Dean grugnisce un: "Durante la notte ho bisogno di muovermi...mi giro e mi rigiro...sarò io che darò fastidio a te, ma come preferisci!"

E poi non parla più.

Ammetto di aver quasi trovato una scusa per dormire nello stesso letto con Dean.

E poi non era lui che si lamentava che lo respingo sempre? E poi si lamenta per questo. Vallo a capire!

Mi addormento, ma...forse è per il fatto che non sono abituato a condividere il letto con qualcun altro...fatto sta che mi sveglio nel pieno della notte.

Dean è agitato e si muove a più riprese. Tiro il lenzuolo di più dalla mia parte, sbuffando.

Quello che accade dopo, non so perché è successo.

Sento la mano di Dean toccarmi un fianco.

Rabbrividisco, perché la mia maglietta ha il vizio di tirarsi sempre su, e quindi ora sento la mano di Dean sul mio fianco, sulla mia pelle nuda.

Ok, tutto a posto...può succedere. Mi spingo un po' più in là per tornare ad avere il mio spazio.

Dean però ancora nel sonno, non accetta il distacco, e mi tocca di nuovo. La sua mano ora va a finire sulla mia pancia e io sono davvero troppo in imbarazzo. Mi sento avvampare.

Lo sento grugnire nel sonno, muoversi di nuovo, e poi ritirare precipitosamente la mano. Probabilmente stava facendo un sogno e accortosi di chi stava abbracciando realmente, aveva finalmente ritirato la mano.

Rimango fermo, immobile, a occhi chiusi, sempre voltato su un fianco, fingendo di dormire, e mi accorgo di essere geloso, pensando che sognava di abbracciare chissà quale sciacquetta.


L'indomani mattina mi dice: "Senti, Sammy...non è che...ti ho infastidito stanotte, vero? Sai io quando dormo, sogno, e quando sogno...mi muovo e...beh..." biascicava.

"Tranquillo, Dean...ho dormito come un sasso." Mentii io.


Dormimmo ancora insieme e devo dire che stavolta lo stuzzicai io per primo. Ero tutto dalla sua parte, per poi tornare dalla mia parte all'improvviso. Quando ci tornai, dopo poco Dean era tutto dalla mia parte, abbracciandomi.

Mi chiedevo se fingeva di dormire o no, ma io stavo bene. Mi sentivo bene. 

Solo con te....ho ali di neve e il cuore caldo come l'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora