-Mamma! Louis mi ha dato uno schiaffo-Darcy viene accanto a me lamentandosi.
-Louis quante volte ti ho detto che non devi picchiare Darcy? Chiedi scusa a tua sorella.- rimprovero il bambino che da un bacetto alla piccola.
-Sono tornatooo- Harry entra in cucina con delle buste in mano.
-Papàà-accorrono i bambini per salutarlo.
-Questi sono per voi- da a loro le buste e penso siano giocattoli.
-Mamma noi andiamo fuori a giocare- e scappano via.
-No, bambini aspettate. È pericoloso.- gli corro dietro ma loro non ci sono più.
-Louis! Darcy!-mi guardo intorno ed è tutto buio.
-Bambini-urlo e mi sveglio dal sonno affannando appena.
-Lú-mi richiama Harry. Ormai anche lui si è abitutato ai miei incubi notturni.
-Vieni qui-Mi attira a se abbracciandomi. Non riesco a dormire decentemente da quasi un mese. Esattamente da quella sera. Ogni notte immagino i miei bambini grandi e belli. Li immagino giocare in giardino col padre, con me, con i nonni. Ma sono solo degli stupidi incubi notturni. Mi faccio avvolgere dalle sue braccia. Ci saremmo dovuti sposare tra qualche giorno, ma ho mandato a monte il nostro matrimonio. Non ho alcun spirito per festeggiare. È passato quasi un mese da quella sera e dei gemelli nessuna traccia. La polizia sta indagando ma sembra tutto inutile. Anche le pattuglie qui fuori sono andate via. E qui restiamo solo io e Harry con un vuoto incolmabile. In questi giorni sono dimagrita una decina di chili. E se non fosse stato per Harry a quest'ora peserei una ventina di chili. Forse nemmeno ci sarei più se non fosse per lui. La verità è che lui è troppo per me. Troppo buono, comprensivo, peemuroso...troppo. E io ancora devo capire cosa ho fatto per meritarlo. Davvero non ci arrivo.
-Calmati. Ci sono io- mormora quando capisce che sto piangendo. A volte l'ho visto crollare e scappare via. Magari si chiudeva in bagno a piangere o in cameretta per qualche ora. Ma ha cercato sempre di essere forte per entrambi. Dopotutto chi sarebbe tanto forte da sopportare tutto questo per un mese? Io mi giro verso di lui e lo bacio. Perché ho capito che senza di lui sono nulla. Perché lo amo più di me stessa e perché lui è il mio tutto.
-TI AMO- mormoro singhiozzando. vedo il suo sorriso nel buio.
-TI AMO ANCHE IO, AMORE- così finiamo per addormentarci nuovamente.
-Lú, vuoi che ti prenda qualcosa al supermercato?- lo sento dire dall' altra stanza.
-No- rispondo indossando i guanti per pulire la cucina.
-Aspetta!-continuo.
-Prendi un pacco di pannolini- affermo. In realtà abbiamo pacchi di pannolini ovunque ma mi piace pensare che mi servano davvero. Harry mi guarda e acconsente.
-Hai bisogno di altro?- indossa l'altra scarpa.
-no- riprendo a pulire.
-Sei sicura di non voler venire?- mi chiede ancora.
-Sicura- rispondo.
-E dai. Vieni con me. È da settimane che non esci da questa casa. Ti prego.- mi abbraccia ponendo il mento sulla mia spalla. Mi volto verso di lui e lo guardo negli occhi. È così bello. Prendo i suoi capelli tra le dita e lo bacio.
-È un si?- mi sorride e io ricambio.
- ti aspetto qui. Vai a prepararti.- mi bacia la punta del naso e io scappo di sopra. Entro in bagno e dopo quasi un mese mi guardo allo specchio. Non sembro io. Ho la faccia sciupata, sotto gli occhi vi sono delle ombre nere e il colore verde delle mie iridi è spento. Mi sembra che abbiano risucchiato la vita dal mio corpo. Sospiro e faccio una doccia veloce. Sembro essere rinata, anche se devo ammettere che oggi mi sento positiva. Indosso un paio di jeans e un maglioncino di filo. Dopodiché vado in bagno per aggiustare i capelli. Guardo ancora il mio viso. So cosa fare. Prendo la mia trousse e inizio a truccarmi per bene quasi avevo dimenticato come si faceva. Quando finisco scendo giù, soddisfatta di aver meravigliato il mio uomo.