Capitolo 28

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Usciamo dalla camera da letto insieme. Ho assistito alla visita ma niente ho capito. Mia madre si precipita verso il dottore e sono impaziente di ascoltarlo. Spiega che è una gravidanza a rischio e che per questo deve riposare ma soprattutto nutrirsi. Del resto capisco poco e niente, non sono un ginecologo né capisco tutto del corpo femminile. Sospiro e poggio le mani sulla faccia. Non posso accettarlo questo.

-Non c'è nulla di cui preoccuparsi così tanto. Mancano ancora 8 mesi. Si riprenderà e andrà tutto bene- prescrive qualcosa e va via. Io entro in camera e la vedo dormire.

- Amore mio.-la accarezzo.

- Devi riprenderti. Per il bene tuo e di nostro figlio.- la bacio e lei si sveglia sussurrando il mio nome. Mia madre entra con un vassoio in mano e la rassicura dicendole di stare attenta da oggi in poi.

- Harry?- le chiede. Non vuole pensare una attimo alle sue condizioni.

- Ho chiamato Barbara che è rimasta lì. Dice che lo hanno portato in camera e sta bene. Possiamo andarlo a trovare nell'orario di visita.- le spiega e lei sorride.

- Il medico dice che sei troppo debole per questa gravidanza. Devi stare attenta e mantenerti in forma- lei sbuffa al consiglio di mia madre.

-  E ora devi mangiare- lei storce col naso ma alla fine mia mamma la convince.

LÚ'S POV

Oggi che mi sento meglio sono venuta a trovare mio marito. Non vedo l'ora di toccarlo. E se si è già svegliato? Oh si, ti prego. Voglio che mi parli e che mi guardi. Apro la porta della sua cameretta. È steso sul materasso immobile e con gli occhi chiusi. Sono felice di vederlo ma triste perché non è sveglio.

- Harry- gli accarezzo i capelli. Dei tubicini sono attaccati al suo petto e al naso.

- Come va? A me tutto bene.- mi siedo sulla sedia affianco.

- A casa manchi tantissimo. i bambini chiedono sempre di te. Ti vogliono con loro. Devi riprenderti presto amore. Voglio andare dal ginecologo con te. Secondo me sarà un maschietto, me lo sento. Mi sento così debole ultimamente, ma non perché non stia bene, anzi. È che mi manchi e sei tu la mia forza. - il mio discorso viene interrotto dal bussare della porta.

- Lú - è Louis. 

- Vieni- gli faccio segno di entrare.

- Stai bene?- io acconsento e sorrido.

-mi raccomando, mangia- mi abbraccia e poi si avvicina ad Harry. Chissà quando si sveglierà. 

HARRY'S POV

- Dove ho messo la forchetta?- chiede mia moglie. Prendo la forchetta e gliela ripongo dove stava prima.

-uh che sbadata. Era qui.- Darcy sta crepando dalle risate. Peccato che gli altri non riescano a vedermi. È divertente fare questo tipo di scherzetti.

- Bambini andate a letto, forza- gli suggerisce.  I piccoli così,  in fila, vanno di sopra. La vedo accasciarsi su una sedia e la soccorro, rendendomi ancora conto di quanto sia inutile. Lei si mantiene la testa.

- Non ho preso la pillola- mormora

e con fatica si alza. Vorrei passargliele io ma penso che non sia il caso. La sto per abbracciare quando mi trovo di nuovo in un posto che già conosco. Sono circondato dal verde e gli uomini laggiù sono vestiti bianchi. Ah! Sono in Paradiso. E questo che significa?

-Harry- una voce mi richiama. Alzo gli occhi e vedo mio padre.

- Figliolo. Stai per tornare in terra- mi avverte.

Destiny: the story of my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora