Erano passate due settimane da quel episodio.
Ashton cominciava a sentirsi decisamente meglio, anche se, spesso, aveva avuto delle crisi, che mi avevano costretto a dormire per giorni a casa sua.
Sua sorella aveva intuito ciò che succedeva, così, cominciò a non credere più alle mie bugie, cercando sempre di intrufolarsi nella sua stanza, per scoprire qualcosina in più.
Se avesse scoperto anche un quarto di ciò che era successo, sarebbe accaduto la terza guerra mondiale: lo avrebbe sicuramente detto alla madre, che, minimo, avrebbe squartato il figlio in due.
Tra tutti i problemi che aveva quel ragazzo, gli
mancava solo una madre ad urlargli parole
che avrebbe lasciato fluttuare in aria.Queste due settimane passarono così velocemente, tra scuola, "appuntamenti" con Calum, sedute dallo psicologo.
Avevo provato svariate volte a parlare con Michael, scoprire qualcosa di più sulla sua vita, ma ero riuscita ad ottenere solo qualche piccola cosa.
"Piccola sei in casa?" chiese Calum, colpendo la porta qualche volta.
"Non chiamarmi mai più così." sbarrai gli occhi, lasciandolo entrare nella casa libera.
"Okay okay, non ti arrabbiare." disse, regalandomi uno dei suoi baci pieni di passione, che io approfondii ancora di più.
"Stai trasformando questo pomeriggio da "schifoso" a "wow", come sempre quando sto con te." affermò, cercandolo di azzittire con qualche bacio.
"Ti prego..non affezionarti, o rimarrai scottato" pensai.
"Non voglio perdere anche te" pensai ancora, ricordando quando feci innamorare perdutamente di me, Luke, per poi spezzargli il cuore, rischiando di rovinare la nostra amicizia.
"Ti prego, non parlare più Hood.." sussurrai sulle sue labbra, per poi togliergli la felpa, e cominciare a disegnare dei piccoli cerchi sui suoi tatuaggi.
Sfilò i miei vestiti, lanciandoli dall'altra parte della stanza..Ma c'era bisogno? Proprio ieri mio padre sbraitò quando vide appeso ad un pomello in cucina, un paio di boxer di...oddio non riuscivo a ricordare: Theo o Joe?
"Sei alquanto distratta oggi.." riflette, mentre i suoi capelli ricadevano sulla mia fronte.
"Non ti preoccupare, non è niente.." lo rassicurai, sentendo comunque che qualcosa, dentro di me non andava.
Lasciai perdere i miei pensieri e sensazioni, e mi feci prendere completamente dalla sensualità e passione di Calum.Erano passate ore dall'incontro con Calum, e, mi stavo dirigendo, con il passo di una lumaca, verso quella brutta struttura, dove avrei dovuto strizzare il mio cervello.
Mancavano ancora qualche decina di minuti, così mi diressi verso il bagno a ritoccarmi il trucco.
Mi guardai allo specchio, notando quanto i miei occhi sembrassero stanchi e spenti.
L'aver passato una notte in bianco, per leggere quel maledettissimo libro, mi aveva regalato due fantastiche occhiaie.
Abigail Scott non poteva permettersi di avere occhiaie...anche se, si doveva ammettere che rimanevo sempre e comunque una bomba sexy.
Dopo questa piccola riflessione su di me, aggiustai la camicetta, sbottonandola un po', giusto per far notare il mio ben di Dio.
Camminai verso la stanza, quando sentii una mano toccarmi la spalla, girandomi subito con un sorriso sul volto.
"Scusa, stai andando anche tu agli incontri nella stanza 7?" chiese un ragazzo, con due occhi ghiaccio, che subito mi ricordarono Luke.
Annuii, continuando a squadrarlo.
Alto quanto me, capelli color cenere e uno sguardo abbastanza vago.
"Okay, grazie.." disse, per poi fare una corsetta e fermarsi di scatto.
Si guardò intorno, con un espressione da chi non sapeva proprio dove si trovava.
Si girò, e rilassò il viso quando mi notò: "Scusa, stai andando anche tu agli incontri nella stanza 7?" domando grattandosi la nuca.
Rimasi perplessa.
Ma se glielo avevo detto tre secondi prima...
"Ti accompagno?" chiesi, senza dare una risposta alla sua domanda.
Annui, questa volta esaminandomi attentamente.
Lo presi per un braccio, trascinandolo verso il corridoio che portava nella stanza.
"Come ti chiami?" domandai curiosa, attorcigliando una ciocca di capelli al dito.
"Tyler, tu?"
Di nuovo quello sguardo perso, spaventato, ritornò a fargli visita.
Mi fissò con occhi spalancati, per poi rilassarsi e dire: "Scusa, stai andando anche tu agli incontri nella stanza 7?"
Chiusi gli occhi, presi un respiro profondo, e...
"Oh, ma vaffanculo.."
Cominciai a velocizzare il passo, cercando di non girarmi, per incontrare il suo sguardo spaventato e, ora, confuso.
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Wrong » mgc
Fanfiction"Farò innamorare di me ogni tua singola personalità.." "Sarà difficile.."