Brandon
Sono 3 mesi che mi sono trasferito a Chicago, e quindi 3 mesi lontano da Lea. Per fortuna sono impegnato con gli allenamenti e questo mi lascia poco tempo libero per pensare a lei. Da quando mi sono trasferito gli incubi sono sempre più recenti, rivivo ogni momento della morte di Miley...da quando ho aperto la porta e l'ho trovata in una pozza di sangue sul letto..all arrivo dell'ambulanza....quando i dottori ci hanno detto che era troppo tardi i tagli erano troppo profondi, mia sorella era morta. Da quel giorno non sono stato più lo stesso.., qualcosa si è rotto dentro me...mi sono sempre chiesto perché l'ha fatto, cosa l'ha spinta a fare una cosa del genere? Non mi do pace tutt'ora, vorrei solo sapere il perché. Con Lea sono rinato, è riuscita ad aggiustare i pezzi del mio cuore infranto, ha messo un cerotto sulle mie cicatrici, ed ora lontano da lei mi sembra quasi di rivivere lo stesso dolore.
Senza lei mi sembra di ricadere di nuovo in basso.
Ogni volta che parlo con Stev lui evita di tirarla in ballo, alcune volte gli chiedo come sta, cosa fa, ma lui evita sempre le mie domande.
Sono le 16:30 di solito alle 16:00 Stev manda sempre la web su Skype, eccolo.
Stev «Oi fra»
Brandon «Oh che fine avevi fatto?»
Stev «Scusa, oggi sono uscito prima per gli allenamenti però sono dovuto tornare a scuola a prendere Lea, si è sentita male»
Brandon «Cosa? Come sta ora?»
Stev «Ora sta bene è sopra con Meg»
Brandon «Ah okay..»
Si sentono dei passi e all improvviso riesco a vedere Lea, sembra stanca, si avvicina a Stev con Meg, credo non abbia notato che è in web con me.
Stev «Sorellina, dovresti smetterla di mangiare sai? Sei ingrassata»
Lea sbianca e alza la testa, scambia un occhiata con Meg, poi si accorge di me e si fa ancora più pallida.
Meg«Stev! Ma sei scemo?»
Stev «Hey scusate ma è la verità mangia più del solito»
Mentre Stev e Meg continuano a discutere, ne approfitto per parlare com Lea che mi fissa con gli occhi lucidi, e il labbro che trema .
Brandon «Tutto bene ?»
Lea «Si, tu?»
Ha la voce bassa non la sento quasi.
Brandon «Sei sicura? Ti vedo un po' strana»
Lea«Sarà l'influenza che c'è in giro»
Qualcosa mi dice che non è per questo, c'è qualcos'altro sotto.r
Brandon «Fa una visita, come dovrei stare?...non so nemmeno io come sto in realtà»
Non mi guarda più, ora è concentrata sulle sue mani, sono stato sincero non mi va di dirle che sto bene quando non è vero.
Lea «Come vanno gli allenamenti ? È bella Chicago?»
Brandon «Gli allenamenti vanno bene anche se mi divertivo di più con Stev, si è bella ma non quanto casa»
Lea «Quando ci sarà la prima partita di stagione?»
Brandon «La settimana prossima, ti va...ti va di venire? Stev viene, potresti accompagnarlo»
Spero con tutto il cuore che dica di si, voglio rivederla, arrossisce, finalmente un po' di colore sulla sua faccia, è bellissima, sono contento di sapere che ho sempre lo stesso effetto su di lei.
Lea «Mi piacerebbe venire »
Brandon «Ti aspetto allora»
Non posso crederci che verrà, non vedo l'ora di rivederla, spero di riuscire a farle capire che possiamo vincere la distanza, che io la amo e per me esiste solo lei.
Sorride e arrossisce di nuovo, ho sempre amato la sua capacità di arrossire facilmente ,mi saluta con la mano si alza e se ne va, noto che quello che ha detto prima Stev è vero, é ingrassata un po'. Rimango a parlare un altro po' con Stev che mi racconta cosa succede ultimamente a scuola, verso le 19:00 ci salutiamo, dopo aver mangiato qualcosa e fatto una doccia vado a letto, devo alzarmi presto per gli allenamenti, devo ricordarmi anche di aprire il pacco che mi è arrivato oggi. Mi addormento con la consapevolezza che fra un paio di giorni rivedrò finalmente Lea, spero che questo basti a tenere a bada gli incubi almeno per sta notte, piuttosto spero di sognare dei profondi occhi grigi.
Lea
È da 3 giorni che so di essere incinta e non sono mai stata più spaventata in vita mia, la prima cosa che ho fatto è stata chiamare Meg che appena l'ha saputo piangeva quasi. Ora devo dirlo a Brandon ma non posso dirglielo per telefono o per web quindi ho colto la palla al balzo quando mi ha detto se volevo andare a vedere la partita, voglio dirglielo da vicino, ma sarò chiara , non voglio che rinuncia a questa opportunità per me, io lo aspetterò a casa, forse la consapevolezza di avere una parte di lui che mano a mano cresce dentro di me mi aiuterà ad avere il coraggio di affrontare la distanza. Mi sento diversa, so che all'inizio è difficile con la nausea e la fame continua, gli sbalzi d'amore, ma la ginecologa mi ha detto che piano piano andrà meglio. Ogni volta che passo vicino alle vetrine con articoli per bambini mi commuovo, mi immagino già me e Brandon correre dietro al nostro bambino, sono curiosa di sapere il sesso ma so che ci vorrà un bel po', chi sa come la prenderà Brandon...forse non vuole un figlio.., ma no, a lui piacciono i bambini ed è anche bravo con loro, certo le cose sono diverse quando i figli sono i tuoi, ma noi ci amiamo, sono stata una stupidita a lasciarlo andare via così..., spero che non sia cambiato nulla nemmeno per lui..chissà se mi risponde se gli scrivo un messaggio..
Prendo il telefono e decido di chiamarlo direttamente, ho bisogno di sentire la sua voce, risponde dopo due squilli.
Brandon «Lea? Pronto stai bene?»
Ha la voce affannata..
Lea «Si tutto bene , ti disturbo?»
Brandon «No tranquilla sto facendo gli allenamenti »
Sento delle voci maschili ridere e dire «È la bionda di ieri sera?» le risate aumento e le chiacchiere continuano «Hai fatto proprio colpo eh», poi non sento più nulla solo passi, si sta allenando.
Lea «Ripensandoci mi sono dimenticata che devo andare da Meg»
Non gli do nemmeno il tempo di rispondere, stacco e spengo il telefono, mi alzo prendo le chiavi della macchina e vado da Meg.
Appena apre la porta scoppio in lacrime.
Meg «Che succede piccola?»
Le racconto quello che è successo, quello che ho sentito.
Lea «Forse sono gli ormoni della gravidanza..non so cosa pensare, forse ha voltato pagina..»
Meg«Ma che dici sei scema? Ti ama Lea, non ti farebbe mai una cosa del genere»
Il telefono di Meg squilla, lo guarda fa un mezzo sorriso , risponde poi lo passa a me, forse Stev si è accorto che ho il cell spento e deve dirmi qualcosa.
Lea «Pronto»
Brandon «Non è come pensi»
Lea «Brandon?»
Brandon «Non è come pensi tu, sono degli stupidi»
Lea «Non devi darmi nessuna spiegazione»
Brandon «Lo so ma voglio farlo. Ieri sono stato tutta la notte in web con tuo fratello.»
Lea «Devi tornare ad allenarti»
Brandon «Già.., verrai alla partita ?»
Lea «Si»
Brandon «Mi prometti che non cambierai idea? »
Lea «Te lo prometto , ora vai »
Brandon «Ciao»
Stacco e ridò il telefono a Meg che mi guarda sorridendo.
Lea «Che c'è ?»
Meg«Siete così belli, quando parli con lui o di lui ti illumini»
Non me ne sono mai resa conto.
Meg «Non vedo l'ora di diventare zia»
Lea «Secondo te Stev ne sarà contento?»
Meg«Certo, il fatto che ti adori sopra ogni cosa aiuterà»
Lea «Speriamo. Ho deciso che lo dirò a Brandon alla fine della partita, poi a Stev»
Meg «Andrà bene vedrai»
Lea «Lo spero. Credo che Stev non creda più alla storia dell'indigestione...»
Il campanello della casa di Meg inizia a suonare senza sosta.
Lea «Che succede?»
Meg«Non lo so, andiamo a vedere.»
Scendiamo le scale, Meg apre e si ritrova Stev davanti.
Meg«Amore»
Ma lui non l'ascolta, guarda me, mi ispeziona e poi si ferma a fissarmi la pancia..ha scoperto tutto.
Stev «Indigestione?»
Lea «....come l'hai scoperto?»
Stev«Sono arrivati i risultati delle analisi che hai fatto quando ti sei sentita male e sono venuto a riprenderti a scuola. Sei..sei incinta?»
Annuisco, non riesco a capire se gli faccia piacere o è arrabbiato con me, la sua faccia non ha nessuna espressione.
Stev «Da quanto? Brandon lo sa? Certo che non lo sa altrimenti sarebbe qui. Quando hai intenzione di dirglielo? Perché hai intenzione di dirglielo vero?»
Lea «L'ho scoperto 3 giorni fa, ovviamente ho intenzione di dirlo a Brandon, ma di certo non per telefono o attraverso una stupida web, glie lo dirò quando andremo li per la partita»
Stev «Puoi viaggiare?»
Lea «Oddio Stev al momento ha la forma di una nocciolina. Sei arrabbiato?..»
Stev«Stranamente no. Sono arrabbiato solo perché non me l'hai detto.» si volta verso Meg
Stev «Ovviamente tu lo sapevi»
Meg«Si, ma non avrei mai potuto tradire la mia miglior amica»
Stev sorride si avvicina a me e mi abbraccia, non avrei mai immaginato questa reazione.., credevo che si sarebbe arrabbiato e avrebbe iniziato ad urlare come fa praticamente sempre, menomale che non è andata così.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto , se vi va lasciate un commento.
XOXO 💋
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Amami come io amo te
Roman d'amourLea Williams vive a Manhattan , ha 17 anni, capelli neri con sfumature azzurre,profondi occhi grigi, alta 1,70. È la classica ragazza acqua e sapone che trascorre i pomeriggi studiando con la sua migliore amica Megan. Ha un fratello maggiore che si...