[Momo]
Il camioncino proseguiva nella sua corsa senza intoppi. Le buche erano molte, ma i sedili del baule erano comodi. I ribelli si erano proprio ben organizzati.
Guardavo Harry finalmente spoglio da tutti quei vestiti sfarzosi e dai suoi lunghi capelli ricci. Purtroppo per mascherarsi meglio io e Luke avevamo pensato di tagliarglieli corti e, devo ammettere, che pure in questo caso rimaneva davvero un bell'uomo.
Mi morsi un labbro guardando Luke al mio fianco. In quel momento avrei voluto stringere la sua mano per sentire di non essere sola, per ricevere del conforto, per sapere che ce l'avrei fatta... Ma non potevo. Lo guardavo e mi sentivo una stupida, sentivo il morso della delusione bruciarmi lo stomaco, le lacrime salire dalla rabbia, ma la rassegnazione non arrivava. Ero una dannata, condannata a sentire le farfalle volare non appena incrociavo i suoi occhi ugualmente tristi anche quando non potevo più fidarmi.
-Pronta?- lo sentii sussurrare. Subito mi si gelò il sangue e lanciai uno sguardo su Harry che però non parve accorgersi di Luke.
-Non voglio farti del male.... Momo, so che senti anche tu le stesse cose che sento io- guardai le mie mani finalmente tornate sporche e coperte da una camicia lunga e sgualcita.
-So di aver sbagliato, ma non pensavo che... non pensavo che mi sarei innamorato- i suoi occhi erano su di me, li sentivo penetrarmi e anche se la voce era debole e sembrava spezzarsi il messaggio era sicuro e diretto.
Avevo paura però, sapevo che qualcosa doveva provare o non si sarebbe arreso così facilmente, non avrebbe accettato tutto, non starebbe facendo di tutto per aiutarci... ma se fosse sempre tutto parte del suo piano?
-Farò di tutto- asserì infine.
-Per cosa?-
-Per riconquistare te e la tua fiducia- stetti zitta assimilando quella frase.
Non era il momento e non era il luogo. Io non volevo sentirlo parlare e non volevo mi dicesse altre bugie. Non era in grado di far nient'altro se non mentirmi ed io, stupida, ci cascavo ogni volta.
Harry posò gli occhi furenti su quelli di Luke, finalmente si era accorto del nostro scambio di battute e del fatto che io non ne avessi per niente voglia.
Il furgone prese un'altra buca e poi si fermò.
Sentii l'eco del mio respiro, il cuore martellarmi ovunque e quasi non mi resi conto di cosa stesse accadendo.
Il portellone si spalancò rivelando l'autista, Harry e Luke furono uno per lato e mi tenevano le braccia.
-Ecco, Castiel ha detto di portarla direttamente insieme alla regina. Lui è già qui- guardai la campagna attorno a noi prima di sentirmi strattonare.
Harry mi tirava mostrando un lato rude che mai mi ero immaginata di poter vedere in lui, Luke al contrario sembrava preoccupato.
-Lasciatemi!- urlai per cercare di rendere credibile la farsa una volta scesa dal mezzo, ma era alquanto complicato.
Mi sentii strattonare ancora, i ribelli che ci avevano accompagnato ridevano nel vedermi legata e scortata. E mentre il cuore accelerava vedevo finalmente dove tenevano Kris.
Castiel, riconoscibile grazie ai suoi capelli rossi corti, guardava sogghignando la scena. Dovetti trattenermi dal raccogliere più saliva possibile da sputargli negli occhi non appena fossi stata abbastanza vicino per farlo.
Camminammo in formazione per altro tempo e poi arrivammo da Castiel e il suo squadrone. C'erano quattro ribelli in totale escluso lui, noi eravamo in minoranza, ma non avevamo alternative, non potevamo permetterci errori.
-Montgomery...- la voce languida di Castiel mi arrivò alle orecchie così come la sua mano si posò sul volto. Scottava, sembrava quasi che mi corrodesse.
-Lurido maiale...- ringhia.
Luke mi strattonò all'indietro come a trattenermi.
-Luke, sei davvero un bravo attore, per un momento ho pensato davvero che tu ti potessi innamorare di questa qui- e scoppiò a ridere sguaiatamente seguito dagli altri e da Luke stesso.
-In realtà è tutto grazie a lei. Se non fosse stato per il suo bisogno di affetto e attenzioni non ci sarei mai riuscito, quindi grazie Mer- sorrise in maniera perfida pure il biondino, ma quello era il segnale.
Mi liberai i polsi dalle corde ed estrassi la pistola legata alla gamba puntandola verso Castiel. Premetti il grilletto senza aspettare mentre sentivo ai miei lati Luke e Harry puntare le loro verso gli altri ribelli. Il proiettile uscì dalla canna con uno scoppiò e volò dritto nella fronte del ragazzo.
Avevo ucciso un uomo.
-Castiel!- gridò uno dei soldati mentre io prendevo fiato e guardavo il corpo a terra.
-Momo! Non era questo il piano!- gridò Harry infuriato.
La rabbia si unì all'adrenalina e mi avvicinai ad uno dei ribelli, gli puntai la pistola alla nuca e lo spinsi verso il portellone dell'edificio di fronte a noi.
-Apri-
-Io... non so come...-
-Ho detto di aprire!- urlai spingendo di più la canna contro il cuoio capelluto.
Lui deglutì e con difficoltà lo aprì. Kris era seduta all'interno, sporca, leggermente sanguinante e decisamente spaventata. Lasciai cadere la pistola per terra e corsi verso di lei.
-Mer!- voltai il capo. Il ribelle era in piedi con la pistola puntata verso di me. Poi tutto fu questione di un secondo, lui cadde al suolo, Luke fu aggredito ed Harry pure tutto divenne un caos di pallottole e botte. Avevamo sbagliato a sparare, ma non avevamo alternativa.
Arrivai fino a mia sorella e mi accucciai verso di lei allungandole la mano.
-Kris, tutto bene?- lei si limitò ad annuire ed afferrarmi, col mio aiuto si alzò e con calma provai a trascinarla fuori.
Eravamo quasi uscite dalla stanza quando uno dei ribelli afferrò la pistola di Harry, ma non la puntò contro di lui, era dritta contro di me.
-Salutami Castiel- e sparò.
Un respiro, un battito di ciglia, il proiettile non mi raggiunse, Luke era a terra ferito.
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The war
Fanfiction[Sequel di The Choice] Finalmente Kris pensava di aver trovato la felicità. Aveva sposato Harry, aveva dato una casa alle sue sorelle e aveva trovato due nuove genitori: il re e la regina. Non sapeva che il peggio doveva ancora arrivare. Gli Acerist...