Capitolo Nove: Storie e Pontelagolungo

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"Non sei il Cavaliere Bianco?"

Adelaide si immobilizzò. Stupida, stupida, stupida!

Bard osservò la figura nel mantello bianco di fronte a lui attendendo una risposta.

Adelaide deglutii. "Si" disse con voce diversa dalla propria. Bard alzò un sopracciglio prima di guidare la Compagnia verso la propria casa.

"Da!" chiamò un ragazzo correndo verso il gruppo. "La casa è osservata!"

È per questo, Sigrid, che ci sono dei nani che escono dal water. Ed un hobbit. Ed una persona in un mantello bianco.

"Chi sei?" chiese la Piccola Tilda guardando Adelaide.

Adelaide guardò Thorin e sospirò. Si stava stancando di nascondersi dietro al suo mantello - quindi lo tolse e lo appoggiò al bracciolo della poltrona. "Sono Adelaide, tesoro"

Bard la guardò.

Thorin lo notò quindi la circondò con un braccio avvicinandola a sé e baciandole la guancia.

"Il Cavaliere Bianco è una donna?" chiese Bard.

Gesù, avete altre domande?

Ori la guardò. "Hai intenzione di spiegarci come conosci Azog?"

Tutti la guardarono in attesa di una risposta.

Lei sospirò e si sedette sulla poltrona. "Forse è meglio se vi sediate, è una lunga storia..."

*flashback*

Adelaide aveva dodici anni all'epoca e si svegliò quando sentì delle urla provenire da fuori dalla finestra.

Spostò velocemente il piumone e corse alla finestra guardando fuori attraverso le tende. Ciò che vide le rimase impresso nella mente: orchi, dozzine di orchi, stavano assalendo il suo villaggio.

"Addie, Addie, cara!" la chiamò sua madre correndo nella sua stanza. "Devi nasconderti!"

Adelaide si allontanò dalla finestra e guardò sua madre con occhi colmi di paura. "E tu, mamma?"

Sua madre la guidò in cantina e disse "Me la caverò Addie, ma non importa cosa senti, non devi uscire da qui. Chiaro?"

"Si mamma" rispose scendendo gli scalini. Sua madre chiuse la porta a chiave con mani tremanti. C'era un'altra uscita dalla cantina e portava nel bosco, sua madre le aveva fatto vedere molte volte.

La madre di Adelaide, Laralyn, sfoderò la spada con mani tremanti e si posizionò davanti alla porta in attesa che qualcuno entrasse.

Alcuni minuti dopo oltrepassò la soglia l'Orco Pallido, Azog il Profanatore.

Laralyn resto immobile più a lungo che riuscì dando alla sua unica figlia la possibilità di scappare nel bosco tramite il tunnel segreto.

Con un solo potente colpo Azog la lasciò morire sul pavimento della cucina, poi annusò l'aria rilevando la traccia dell'odore di un altro umano. Lo seguì fino al retro della cucina dove trovò una botola che prese a calci e si calò nella cantina con un grosso tonfo.

Adelaide sussultò e proseguì nel tunnel accelerando e sporcandosi le mani e le ginocchia. Un odore putrido la pervase e si rese conto che lui la stava seguendo, quindi accelerò ulteriormente.

Emerse nel bosco e corse più veloce che poté, i suoi capelli che all'epoca le raggiungevano le spalle svolazzavano dietro di lei ed i suoi piedi nudi facevano scricchiolare le foglie. Inciampò in un radice ed atterrò faccia a terra. Il suono di pesanti passi raggiunse le sue orecchie e si girò su se stessa trovando Azog che torreggiava su di lei.

The White Rider |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora