Capitolo 12

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Siamo ancora a questa festa di merda...purtroppo.

Mina ha cacciato tutti e ora sta ancora cercando di contrattare con Rogan sulla sua condizione, ma lui sembra non volersi smuovere. Li osservo dal bancone degli alcolici e vedo che Mina gesticola e gli punta il dito contro diverse volte. Ma sembra che a lui non faccia alcun effetto.

Non capisco perché voglia perdere del tempo, con me poi!

Avrebbe potuto chiederci qualsiasi cosa, invece no.

Per ingannare l'attesa mi getto di nuovo al bancone per bere qualcosa di leggero stavolta.

Ordino solo una birra per recuperare quella sensazione leggere e liberina che ho già perso. Un altro po' di alcol non mi farà male. Ne ho proprio bisogno.

Ho raggiunto Kayla prima di allontanarmi da quello lì e ora sta flirtando al massimo col famoso barista che ha adocchiato da quando siamo arrivate.

Bhè contenta lei.

La lascio fare e intanto continuo a far vagare il mio sguardo dalla birra a Mina che sembra volerlo ammazzare con le sue mani.

Perché insiste così tanto cazzo? Io non voglio stare da lui. Punto.

E qui si chiude la questione.

Invece no! Mister Ottengo-sempre-tutto-quello-che-voglio non vuole perdere la battaglia.

È solo un testa di cazzo che ci tiene alla sua reputazione e un letto sempre occupato da una puttana diversa ogni sera. Ha proprio la faccia di un depravato pervertito.

Bevo un altro sorso della mia Heineken e torno a fissare i divanetti...ma stavolta di Mina non c'è nessuna traccia.

Si sarà arresa, ma apprezzo lo sforzo. Infondo devo farlo per tutta la gang.

Cerco meglio fra la folla sperando di trovarla ma i miei occhi ne incontrano altri due totalmente diversi da quelli marroni di Mina.

Le stesse iridi azzurre che mi hanno stregata la prima volta senza che me ne accorgessi mi stanno scrutando dal fondo di questa cazzo di stanza.

Un altro brivido orrendo mi percorre tutta la colonna vertebrale fino alle punte delle mie dita che quasi stavano per lasciare cadere la lattina sul bancone.

Distolgo lo sguardo non riuscendo più a reggere il suo e lo ignoro. Solo così posso stare il più alla larga possibile da lui.

Una parte di me vorrebbe sapere cosa vuole...

Ma l'altra parte vorrebbe solo che mi lasciasse stare. Non voglio averci niente a che fare.

Non sono stata io a scegliere la mia vita, ma purtroppo ora devo tenermela così com'è.

Amo le ragazze (tranne Eva). Mi hanno cresciuta come se fossi figlia loro, soprattutto Mina, a lei devo tutto. Solo grazie a lei sono uscita da quel fottuto orfanotrofio. Ma per certi versi vorrei tornarci.

Non pensavo che andando a stare con quelle ragazze che mi hanno strappato dalla strada mi sarei cacciata in altrettanti guai.

Mina, come tutte le altre, all'inizio mi tenevano all'oscuro di tutto.

Solo a quindici anni mi hanno confessato quello che facevano.

Sospettavo già qualcosa, ma non tutto. Quando Mina e Lola mi raccontarono la loro vita, della loro gang, dei precedenti e del loro passato (anche se poco) ...io mi spaventai.

Tentai anche di scappare da loro. Ricordo che per tre giorni non mi feci vedere. Dovevo riflettere. Dovevo sapere cosa sarebbe successo se fossi rimasta con loro. Il loro passato si sarebbe ripercosso anche su di me.

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