Seductive Monsters

Capitolo 14

<<Roxen!>>

E adesso chi cazzo è?!

Ah Mitchell.

<<Hey Mitch, dimmi>> Mi volto verso di lui tornando nella mia versione da dura. Per quanto sia un bravo ragazzo che si è preso una cotta per Mina, per me rimane uno scagnozzo di Rogan e Ryley...ovvero:

Inaffidabile.

<<Ho sentito cosa è successo, mi dispiace. Di solito Rogan non si comporta in quel modo>> Tenta di giustificare il suo amico, ma inutilmente.

<<Tranquillo, una settimana non è niente. Probabilmente sarà lui a cacciarmi di casa prima della fine della scommessa.>> Dico sinceramente. So cosa cerca lui dalle ragazze, e da me non l'ho otterrà . Quindi presumo che si arrenderà prima del tempo e mi rispedirà dritta a casa.

A quanto pare Mitchell non la pensa come me e scoppia a ridere. Credo che oggi l'unica che non è in vena di risate sono io!

<<Hahaha scusami Roxy, ma toglitelo dalla testa. Rogan Ross ottiene sempre quello che vuole, nessuno lo ha mai rifiutato e sapere che tu sei stata la prima mi fa ridere. Ti ha puntata da quando sei entrata in questa casa.>>

Chissà perchè ma lo avevo intuito.

<<Beh non ti preoccupare. Starò attenta>> Rispondo io sicura di me. So quello che faccio e in cosa mi sto cacciando. Mi da fastidio sapere che nessuno pensa che ce la possa fare. Non sono più una ragazzina.

Ho visto cose che la gente comune nemmeno si immagina, ho vissuto esperienze che non si potrebbero nemmeno descrivere a parole e una piccola convivenza di qualche giorno non mi dice molto, mi provoca solo molto fastidio.

<<Non dubito affatto di questo. Comunque Rogan ti sta aspettando sul retro.>>

<<Ma io ho la mia macchina>> Scatto io preoccupandomi subito per la mia Camaro.

<<Ho visto Mina andare via con le ragazze con la tua auto>>

Ma porca puttana!

Adesso dovrei anche farmi un viaggetto in auto con lui?!

Dio uccidimi!

Con un cenno della mano saluto Mitch e me la prendo con comoda a raggiungere Rogan alla sua macchina. Per me potrebbe anche aspettare tutta la notte, di sicuro non mi metterò a correre pur di non farlo aspettare. Magari un po d'aria fresca gli farà bene.

Prendo dalle mie tasche l'occorrente per farmi un drum e con molta tranquillità mi rollo il tabacco nella cartina, ci infilo in filtro e con una passata di lingua chiudo il tutto. Mi avvio all'uscita verso il giardino e lo accendo con il mio clipper da vent'euro. Diciamo che amo collezionare accendini di ogni tipo: clipper, a benzina, ricaricabili e a fiamma ossidrica. È una specie di hobby. In valigia ne ho di tutti i tipi e di tutti i prezzi. Il più costoso mi è stato regalato dalle ragazze. 155€ per uno a benzina con le rifiniture in argento e un drago sputafuoco in rilievo su un fianco. Non l'ho mai usato per paura di sprecarlo o rovinarlo. L'ho sempre tenuto nella sua custodia al sicuro.

Questo giardino sembra curato alla perfezione, lo riesco a capire anche al buio quanto sia ben messo. Deduco che da dove siamo entrate io e le ragazze qualche ora prima si dall'altra parte della villa. Il vento mi scompiglia i capelli che rischiano di bruciarsi sul drum che in pochi tiri ho già finito e purtroppo per me, ora sono costretta ad andare da quel lurido verme.

Avevo avvistato già da prima la sua auto coi fari accesi sulla stradina sterrata di fronte a me, ma non mi sono fatta vedere per farlo innervosire ancora di più. Ha spento i fari e il motore già da qualche minuto e immagino che sarà davvero incazzato per averlo fatto aspettare così tanto, ma in effetti era questo che volevo: farlo arrabbiare.