"Devi rimanere a riposo" severo come non mai Cole mi spinge per farmi sdraiare sul letto. Deve solo ringraziarmi che è lui e non qualcun'altro se no l'avrei fatto fuori.
"Dobbiamo trovarla!" Continuo a ripetere ma non sembra volermi ascoltare. È da quando mi sono svegliato che parlo con i muri, come se fosse una cosa da tutti i giorni.
"Lo faremo quando starai meglio" ribatte lui facendomi venire una voglia matta di fargli diventare la faccia gonfia a suon di pungi.
Torna a sedersi sulla sua sedia con un giornale in mano. È veramente strano vederlo con qualcosa di cartaceo in mano, di solito ha sempre il cellulare, o il computer, e se è carta sono fatture.
"Ma sto bene!"
"Gesù Cristo! Sembri un bambino, smettila!" Sbatte il giornale sul mio braccio muovendosi decisamente troppo energicamente e torna subito composto tirando un lungo sospiro aggiustandosi i capelli.
"Ah, sono io il bambino?" Lo guardo con gli occhi spalancati, ricevo un'occhiataccia gelida ma lo ingnoro prendendo il mio cellulare dal comodino.
È così strano non vedere nessun messaggio o e-mail o chiamata persa, è veramente una cosa fuori dal comune.
"Me ne sono occupato io" mormora Cole continuando a sfogliare il suo giornale.
Poso il cellulare sbuffando. Sta cercando di cambiare qualcosa? Anche il fatto che Cody non ci sia è strano, o che alla porta non ci sia nessuno come guardia, ancora più strano.
"Ci sono io a farti da guardia" sbuffa Cole.
"Mi stai leggendo nella mia cazzo di mente?!" Sbraito senza alcun motivo valido, pure questo è strano.
"No! -lascia cadere il giornale e si porta le mani sul viso esasperato- ti hanno riempito di medicinali e antidolorifici e stai ripetendo le stesse cose da un'ora!"
Bene, siamo messi proprio bene.
"A te non hanno dato niente? -Mi guarda confuso togliendo le mani dal viso- Dovrebbero darti un calmante" si sbatte le mani in fronte, probabilmente diventerà un po' rosso, ha la pelle troppo pallida, dovrebbe abbronzarsi un po'.Due giorni di totale inattività dopo mi rilasciano, finalmente. Mi sembra di respirare veramente quando metto piede fuori da quel cazzo di ospedale.
Non potevano semplicemente chiamare Luke? Abbiamo il nostro dottore personale, perché era necessario l'ospedale.
"Luke cura le ferite più superficiali, non poteva aiutarti. Sei finito in coma, cosa avrebbe potuto fare Luke?" Parla Cole mettendosi alla guida della sua auto.
"Ed è la terza volta che te lo ripeto" mette in moto ed esce dal parcheggio sgommando. Evito di sbuffare e appoggio il braccio sul finestrino abbassato guardando fuori.Non mi sarei mai aspettato una mossa del genere da parte di Ivory. O meglio, sapevo che avrebbe escogitato qualcosa ricordandomi della sera in cui mi ha raccontato la storia della sua entusiasmante vita e di come avrebbe torturato il colpevole della morte di suo fratello e di suo padre.
Ma la sua è stata una mossa semplice ed improvvisa. Mi ero immaginato tutti i tipi di tortura che avrebbe potuto fare, pensavo che avrebbe usato una pistola, o una mitragliatrice, ma non un coltellino che ha anche lasciato cadere vicino alla mia testa.
Avrei dovuto reagire subito, non abbassare la guardia, ma averla vista con la sua solita smorfia da superiore mentre cercava di accelerare i nostri movimenti mi aveva fatto girare la testa.
Mi ero anche trattenuto dal non sparare a tutti per prenderla appena è scesa dalla limousine.
Volevo solo tornare a casa dopo una settimana di stress continuo, si sentiva decisamente la sua mancanza in quei sette giorni.
Pure Barbara era tornata all'attacco ancora più agguerrita. Ma ringrazio Candice per averla tenuta buona.
Probabilmente oltre all'essere finita nel mio letto -accidentalmente- la sua gelosia era causata anche dal fatto che Ivory è entrata subito nel gruppo, quando per lei l'ho fatta lavorare più per gli esterni per tantissimo tempo.
Sarei dovuto stare più attento. Con entrambe."A cosa stia pensando?" Cole interrompe il mio flusso di pensieri in modo brusco.
Ho sempre parlato a lui dei miei problemi, e viceversa, non mi sembra ora il momento di smettere.
"Credo... -comincio i un sussurro inumidendo le labbra- di esser quasi crollato per Ivory"
"In che senso?" Stacca lo sguardo dalla strada per mandarmi un'occhiata confusa.
"Avrei ucciso tutti, pur di farla tornare a casa, tutti" un sorrisino spunta sulle sue labbra e so già cosa sta per dire. Ma no non sono giuste le sue supposizioni.
"Il mio capo si è innamorato" allarga il sorriso fino a trentadue denti a cui rido.
"No -scuoto la testa- morirà presto, e sarò io ad ucciderla"
"Ma no, era così brava come componente" fa una smorfia.
"La sai la prima regola, e come vale per tutti voi, compreso te e Cody, vale anche per lei" stringo i denti. La mia gentilezza ha un limite, raggiunta quella linea, dopo c'è solo morte.
Non vivrà ancora a lungo, deve solo pregare in un miracolo che io non la trovi."Abbiamo una traccia?" osservo tutti i loro volti impassibili attorno al tavolo, tranne Barbara, Barbara ha il viso raggiante di una che ha passato la mattinata ad usare creme di bellezza e altri diecimila cosmetici, l'ha fatto una volta a casa mia, le ho fatto pulire il bagno appena l'ho visto. Ho anche urlato contro Clare quella mattina, non doveva assolutamente metter piede in quel bagno. Povera donna... dovrebbe prendersi una vacanza.
"La sua banca ha registrato un prelevamento di tre mila dollari la settimana scorsa, quando è scappata. Ha acquistato un biglietto aereo per la Spagna tre giorni fa" spiega Cody sfogliando della carte.
"Ha il cellulare con lei?" chiede Paul.
"Si, -risponde subito Cole attento al suo cellulare- è a Madrid"
"Bene, Cody ti occuperai del lavoro di Cole mentre saremo via. Candice e Barbara conoscete il vostro lavoro. Ian contatta qualche esterno che può tornarci utile, io chiamerò le sottosedi di Madrid"
"E se non è lì?" chiede Cameron alzandosi insieme a tutti gli altri.
"La cercheremo in tutta l'Europa se è necessario" gli mando un'occhiata gelida e lascio andare via tutti, ovviamente Barbara rimane e penso di sapere le sue intenzioni."Tutta l'Europa? Vale così tanto questa sgualdrina?" si siede al posto di Cole alla mia sinistra e accavalla le gambe.
La squadro dalla testa ai piedi con sguardo indifferente non perdendomi troppo sui suoi capelli scuri bruciati, gli occhi azzurri pieni di trucco, i vestitini dalle taglie per neonati e i tacchi vertiginosi.
Sposto le mani da sotto il mento e mi sporgo verso di lei: "Non era lei la sgualdrina qui" faccio una smorfia guardandola un'ultima volta. Mi rendo conto che ho appena detto una battuta che avrebbe detto Ivory, ma l'espressione sbigottita sul volto di Barbara vale tutto.
Si alza con fare nervoso e batte i piedi: "Quella ti ha fuso il cervello! Lo sapevo che non avrebbe fatto nessun bene qua dentro!" si avvicina alla porta urlando.
"Ah Barbara, pensavo fosse scontato che tipo di abbigliamento che pretendo a lavoro" rotea gli occhi al cielo e fa una faccia confusa.
"Piuttosto vieni con un sacco addosso, ma non con pantaloncini che ti coprono metà culo e magliette rosse sotto seno. Lungo e nero, niente di complicato"
"Ma fa caldo!" si lamenta sbuffando proprio come una bambina.
Alzo le manche della mia felpa mostrandole attentamente i movimenti e le faccio vedere il risultato finale: "Facile, no?" esce sbattendo la porta alle sue spalle.Quanta pazienza...
Allora :)
Questo è un piccolo extra da titolo.
Ce ne sarà penso solo più uno. Niente di che.
Poi non so quando pubblicherò il sequel, ma per aggiornamenti mantenete ancora questa storia in biblioteca!!
:D
Grazie mille per averla seguita e spero vi sia piaciuta!!!!!ATTENZIONE!!!
Volevo avvisarvi che dalla prossima settimana sarò ad un capo estivo quindi non ci sarà nessun tipo di aggiornamento!
Mi dispiace ma è così :')
Appena torno prometto di pubblicare il sequel!
Un bacio ❤
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Lily&Guns
AcciónPRIMO LIBRO Ivory non è mai stata quel tipo di persona che passava molto tempo a piangersi addosso per qualche tragedia. Aveva perso il lavoro, la casa, la macchina, trovandosi per strada. La notte dormiva su una panchina, di giorno girovagava nella...