10.

608 33 5
                                    

10.

Allison indietreggiò di qualche altro passo e si spostò di lato tenendosi il ventre. Michael alzò le mani fermandosi. "Non devi avere paura di me Allison, io sono uno dei buoni ricordi?"

"Ricordo che eri pronto a scatenare un'Apocalisse solo per poter prendere a calci tuo fratello" replicò lei. "Non mi sembra proprio un'azione da buoni."

"Ah ah" lui mosse il dito in segno di negazione, poi se lo poggiò sul mento. "Non è proprio così che descriverei la cosa, ma capisco che agli occhi di una semplice umana come te possa sembrare in questo modo. Non è colpa tua, è un limite di voi esseri umani."

"Se sono solo una semplice umana... limitata, cosa ci fai in casa mia nel cuore della notte?"

"Oh ma io non sono in casa tua" Michael fece una specie di sorriso e il suo viso, il viso di Adam Winchester, divenne quasi sinistro.

Allison provò a ragionare; doveva ammettere di non essere molto lucida in quel momento, però, se aveva capito bene, molte cose iniziavano ad avere senso. Prima fra tutte, come era possibile che né Elijah né Cami l'avessero sentita. "Sto sognando" mormorò guardando per un istante il pavimento, poi l'arcangelo. "Sei nella mia testa."

"Esatto! Ma non è per te che sono qui. Vedi" lui si poggiò al tavolo. "Le notizie corrono veloci. C'è grande fermento ai piani bassi, sono tutti spaventati per l'arrivo di un magico bambino. Il figlio di una cacciatrice e di un Originale."

La donna si guardò il ventre, si concentrò ma non riuscì a svegliarsi. "Questo bambino non ha nulla di magico" disse. "È una innocente creatura."

"Tu credi?" Michael si mise in piedi ed Allison sobbalzò muovendosi in cerchio. "Io credo che in fondo tu sappia che non è così. Non dirmi che una donna sveglia come te non ci ha pensato neppure una volta."

"Pensato a cosa?"

"A cosa l'unione tra una cacciatrice speciale come te e un vampiro Originale possa generare." Rimase in silenzio per un attimo. "Niente? Beh lascia che ti illumini."

"Perché invece non ti levi dai piedi?" lei si guardò intorno alla ricerca di qualcosa anche se non sapeva di cosa.

"La tua bambina" continuò l'arcangelo. "Sì, so che è una bambina. Dicevo, la bambina non sarà una comunissima persona. Non sarà un vampiro se è quello che ti stai chiedendo e chissà, magari vorrà diventare una cacciatrice come sua madre. Non ha importanza in fondo perché il suo destino è già scritto: partorirai il tramite più potente che il mondo abbia mai conosciuto. Potrà contenere ogni tipo di creatura; angeli, demoni, arcangeli... Non è fantastico? Ovviamente non credo che tu sarai in grado di occuparti di un essere così speciale quindi ecco cosa faremo."

Allison sentì gli occhi riempirsi di lacrime, li chiuse e pensò a Gabriel. Aveva detto che se le fosse capitato qualcosa l'avrebbe sentito... perché non era lì allora?

"Troverai una strega e mi tirerai fuori dalla gabbia e quando la bambina sarà nata, la darai a me ed io mi occuperò di lei e farò in modo che possa sviluppare tutte le sue potenzialità."

"Puoi scordartelo!" esclamò la cacciatrice avvicinandosi di qualche passo. "Né tu né nessun altro toccherete la mia bambina o Dio mi aiuti..."

Michael rise interrompendola. "Dio ha lasciato l'edificio."

"Io però no!" esclamò una voce, quella di Gabriel. Sia lei che Michael si voltarono a guardarlo, la cacciatrice respirò di sollievo.

"Ciao ciao" Gabriel toccò la fronte di Allison guardando suo fratello con un sorriso.

The Natural OrderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora