14.
Allison chiuse l'ultimo bagaglio e sorrise sentendo il mormorio della sua bambina. La piccola Adele, sveglia nella culla, fissava la giostrina con aria curiosa e sorrideva gorgogliando cose incomprensibili che lei, da madre, riusciva a interpretare come borbottii di gioia. Lasciando la valigia sul letto si avvicinò e si piegò poco per afferrarla, abbozzò un sorriso quando lanciò un gridolino felice. Se solo pensava agli avvenimenti di quattro mesi prima le venivano i brividi. Se non fosse stato per Chuck dubitava che ne sarebbero usciti vivi, nonostante gli sforzi di Gabriel e Balthazar, nonostante l'impegno di tutti.
Ma, per fortuna, Dio non l'aveva abbandonata e aveva rimesso tutto al proprio posto. E ora lei era pronta ad iniziare un nuovo capitolo della sua vita, da madre e da fidanzata. Diede un bacio sulla guancia alla piccola e lanciò uno sguardo all'anello che brillava al suo dito: quel simbolo di promessa che un giorno sarebbe diventata la moglie di qualcuno, e quel qualcuno era la cosa migliore che le fosse mai capitata.
"Come stanno le mie ragazze?"
Allison sorrise quando lo sentì entrare nella stanza, si voltò per guardarlo e gli diede la piccola Adele in braccio. "Stiamo bene" gli disse, affascinata dallo sguardo totalmente ammaliato che la piccola riservava a suo padre ogni volta che lo vedeva. Era come ipnotizzata dalla vista e anche dalla voce, che riusciva a farla addormentare quasi immediatamente. "Ti adora" gli disse allungando la mano per stringere quella piccola della neonata.
"E io adoro lei" Elijah sorrise stringendosela poco al petto. "Vi adoro entrambe" precisò allungandosi per baciare Allison.
La cacciatrice sorrise. "Ti adoro anche io" replicò guardandosi per un attimo intorno. Il solito dubbio le balenò in testa e, come al solito, non sfuggì ad Elijah.
"Che c'è?" le chiese infatti. "Hai quello sguardo..."
"Quale sguardo?"
"Quello che ti spegne gli occhi ogni volta che un dubbio o un pensiero ti passa per la testa."
Allison sospirò. "È sempre lo stesso pensiero. Non posso farci nulla."
Elijah si avvicinò alla culla, vi sdraiò dentro Adele e diede carica alla giostrina che iniziò a girare. Dopodiché prese le mani della sua fidanzata tra le sue e le baciò una per volta prima di parlare. "Allison, ne abbiamo già parlato."
Sì, lo avevano fatto. Un milione di volte. Ma lei proprio non riusciva a non pensarci: conosceva Elijah fin troppo bene e sapeva quanto i suoi fratelli significassero per lui, quanto New Orleans significasse. Non riusciva a non pensare che, se aveva deciso di trasferirsi a Los Angeles, lo aveva fatto solo per far piacere a lei e non era così che voleva iniziare quel nuovo capitolo della loro vita. Voleva che tutti fossero felici, ma non era sicura che Elijah lo fosse davvero all'idea di vivere lontano da lì.
"Lo so" sussurrò, "è solo che, io so quanto i tuoi fratelli e questo posto significhino per te. Ho come la sensazione che tu abbia deciso di trasferirti con me a Los Angeles solo perché sai che io voglio stare lì, anche se tu non vuoi davvero starci."
Elijah la baciò, con decisione ma dolcezza. Le prese il viso tra le mani mentre le loro bocche si staccavano. "Io ti amo. E amo nostra figlia" le disse. "Voglio bene ai miei fratelli e il fatto che ci trasferiamo non cambierà la cosa, ma la mia casa è dove siete tu e Adele. Perché voi siete la mia famiglia, ora."
"Voglio solo che tu sia felice."
"Lo sono" lui le accarezzò le braccia. "Come potrei non esserlo? Ho la donna più straordinaria del mondo al mio fianco e, quella donna, è la madre della mia bellissima bambina. Cosa potrei chiedere di più alla vita?"
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The Natural Order
Fiksi PenggemarCrossover tra The Originals e Supernatural con un pizzico di Constantine e TVD Quando Freya Mikaelson le telefona per chiedere aiuto in merito alla drammatica situazione venutasi a creare con Lucien e la sua trasformazione in una specie di Ibrido...