-Capitolo 14- "CI SIAMO GIÀ VISTI?"

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Apro gli occhi lentamente, la luce del sole entra dalla mia grande finestra e colpisce dritto il mio letto, ma non mi da fastidio, stamattina sono felice.
Mi siedo appoggiandomi alla spalliera, ripensando alla sera prima, Thomas mi aveva aiutata ad addormentarmi, dopo essere stati a cena insieme.
Mi aveva detto che ero bellissima, ma anche che provava interesse per una ragazza che non conosco e voglio scoprire chi è.
Ma il telefono che squilla interrompe i miei pensieri, è Alice.

Io:
Hey buongiorno Alic...

Non mi fa neanche finire di parlare.

Alice:
L-Luna, ti prego vieni qui, per favore, esce del sangue, ti prego aiutami.

Ha la voce spezzata dalle lacrime, il respiro affannato.

Io:
Alice, dimmi dove sei, subito!

Alice:
In spiaggia...

Io:
Si ma dove, Alice.. Alice la spiaggia è grande dove sei di preciso?

Alice:
Dietro i bagni, allo stabilimento 4... o 6 non ricordo..

Io:
Ci penso io a trovarti, resta lì non ti muovere sto arrivando.

Mi precipito giù dal letto, infilo il primo pantaloncino e maglietta che mi capitano, le scarpe, prendo la bici e corro da lei.
Pedalo più veloce che posso, ma cosa diavolo le è successo?!
Corro allo stabilimento 4, vado dietro i biagni ma non c'è traccia di Alice.
Non c'è tempo di riprendere la bicicletta, così inizio a correre sulla sabbia e raggiungo il 6 saltando il 5 dato che non lo aveva nominato, ma non è neanche lì.
Torno indietro di nuovo al 5, sono sicura che si sia sbagliata, scommetto che è qui.
Raggiungo i bagni e infatti avevo ragione...
Alice e accasciata a un muretto, ha il polpaccio sanguinante, e il costume mezzo strappato.
-Mio dio, cosa cavolo è successo?!-
Grido correndo da lei.
-Un uomo, un uomo, ti spiego dopo ora però ti prego aiutami, mi brucia tutto qui-
Dice sfiorandosi la ferita.
Non so cosa fare, non mi sono mai trovata in una situazione del genere, corro in un bagno e prendo un rotolo intero di carta igienica, inizio ad avvolgerlo intoro alla sua gamba, magari se stringo più forte si blocca il sangue.
-Alice non possiamo rimanere qui! Se si infetta...-
-No ti prego, mi vergogno di dire ciò che è successo, è solo un taglio non si infetterà!-
-Ma Alice!-
-Ti prego...-
-D'accordo... Allora vieni ti porto a casa mia-
La faccio salire dietro alla mia bicicletta e la porto a casa.
-Tieniti forte-

Ho messo una specie di garza ad Alice e le ho prestato dei vestiti, ora sta dormendo nel mio letto ma non vuole dirmi cosa è successo.
Mi ha pregato di non dirlo a Thomas, ha detto che si arrabbierebbe troppo, ma io da sola ho paura, non so cosa fare, così decido di chiamare Valerio.

Io:
Valerio.. Pronto?

Valerio:
Sole? Strano che mi chiami che succede?
Decido di non dare troppo peso a quella battutina, non è proprio il momento.

Io:
Puoi venire immediatamente a casa mia? Ho un grosso problema.

Lui un pò titubante accetta.

Ecco e questo è tutto.
Ho appena raccontato al riccio ciò che era appena accaduto.
-Grazie mille Luna, hai fatto bene a portarla qui, ma ora me ne occupo io, è una cosa seria te la spiegherà lei se vorrà quando si sveglierà, ora la porto via.-
-Va... Va bene ma-
-Per favore non fare domande-
-D'accordo...-

Sono rimasta un pò perplessa da quello che è successo questa mattina, ma ho deciso comunque di non dire nulla a Thomas, prima chiederò delle motivazioni ad Alice e se saranno valide allora non lo farò.
Luana mi sta chiamando...
-Hey Luna! Vieni è pronto il pranzo-
Mi siedo a tavola, e mi brillano gli occhi alla vista del prosciutto con il melone... Si lo adoro!
-Hai da fare oggi pomeriggio?-
-Mh...No! Perchè?-
-Ti volevo chiedere se potevi portare un pò Greta e Edo al mare-
Accetto volentieri la proposta di Luana, in effetti mi manca un pò passare del tempo con i miei "quasi fratelli" come li chiamo io.

CI SIAMO GIÀ VISTI? -Thomas Bocchimpani-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora