-Capitolo 30- "CI SIAMO GIÀ VISTI?"

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Per essere estate tira un leggero venticello, domani sarà il mio compleanno ma non ho organizzato nulla, non so... È strano non passarlo a casa, a Roma, e poi cosa potrei fare? Stare intorno ad un tavolo con Thomas, Alice e Mattia? No grazie.
Nessuno di loro mi ha mai chiesto la data del mio compleanno, non so perchè, semplicemente non è mai uscito fuori questo argomento.

- Luna! Ma mi stai ascoltando?!-
Alzo di scatto la testa, guardandolo confusa.
- Oh, scusami, è che... Ero un attimo-
-Distratta? Beh si, lo sei parecchio in questo periodo- Sputa Thomas, con un tono piuttosto aspro per i miei gusti.
- Va bene, stai calmo, non è successo nulla!-
-Certo per te non succede mai niente, non mi ascolti mai quando parlo, però tutti devono ascoltare te perchè poverina nessuno ti capisce e nessuno ti accetta e cazzate varie-
Lo guardo sbalordita per qualche istante.
- Pensi questo di me? Di tutto quello che ti ho confidato?!-
Lui mi fissa, per poi scuotere la testa e abbassarla.
- Non intendevo quello è solo che-
- Va benissimo così, adesso andiamo da Alice perchè è nostra amica e ha bisogno di noi, ma dopo oggi, vedi di lasciarmi in pace-

Continuiamo a camminare verso casa di Alice, io avanti e lui dietro, questa è la prima discussione che ho con Thomas dopo tanto tempo, ed è strano, è difficile per me trattarlo male, quando sono da sempre abituata a venerarlo, non sta fiatando, non riesco neanche a capire se sia arrabbiata o dispiaciuto.

Incontriamo Mattia arrivati davanti alla porta di casa di Alice.
- Hey ragazzi! Come va?- Chiede Mattia abbracciando Thomas e me.
- Tutto bene, tu?-
- Va!- Risponde ridendo con Thomas, che è molto a disagio sapendo benissimo che non va affatto tutto bene, io mi limito a sorridere.
Alice viene ad aprirci facendoci accomodare nel salone.
- Io penso che tu abbia capito che stiamo cercando di trovare un modo per aiutarti-
- Si, Mattia, lo avevo capito, e non ce ne è bisogno ragazzi, davvero, sto bene!-
-Pff... Si certo- Sbuffo io.
- In realtà ci stiamo pensando da un pò ormai e abbiamo pensato di andare a casa di Luca, quando siamo certi che Valerio non sarà nei paraggi, pensiamo che Luca non sia davvero cambiato, ma semplicemente è troppo orgoglioso per tornare da noi, e avendo paura che Valerio possa infangargli la reputazione nel loro mediocre giretto di amici, non vuole andargli contro.-
-Beh, effettivamente non ci avevo mai pensato a questa ipotesi- Dice Alice guardando il tavolino di legno scuro, e arricciandosi una ciocca bionda.
Dopo qualche secondo di pausa Thomas riprende a parlare.
-Mia madre chiamerà quella di Luca, e con una scusa si farà dire dove si trova lui in questo momento.-
Annuendo, lo interrompo e comincio a spiegare io.
-A quel punto Mattia andrà da lui e gli parlerà, sono migliori amici da sempre, e in fondo Luca è buono lo sappiamo tutti, non potrà rifiutare e ci incontreremo.-
-Esatto- riprende Mattia -parlerà con noi e alla fine vi lasceremo soli-
Alice sospira, e si lascia cadere sulla sedia.
-Non lo so ragazzi, e se invece lui non provasse nulla per me, se dovesse andare tutto storto...-
Metto una mano su quella della mia amica, e accarezzandola inizio a rassicurarla.
-Devi pensare positivo Alice, è meglio buttarsi che avere un rimpianto-
Thomas e Mattia rimangono in silenzio, lei alza lo sguardo che si incontra con il mio, faccio cenno di si con il capo, e lei mi regala un piccolo sorriso.

Io e i due ragazzi stiamo camminando verso la porta, ci siamo organizzati per quando agire e abbiamo tutto sotto controllo.
Salutiamo la bionda, ed usciamo dalla porta.
-Bene ragazzi, io scappo che ho un appuntamento importante-
-con chi?- Domanda Thomas in tono malizioso.
-Eh sapessi amico, ti racconto tutto stasera- Il moro sorride e salutiamo insieme quel pazzo di Mattia.

-Ascolta mi dispiace per prima, non penso davvero quello che ho detto.-
-Se lo hai detto vuol dire che lo pensavi.- Rispondo con un tono gelido, la tensione è altissima tra noi due, vorrei saltargli al collo e abbracciarlo, ma da una parte ho seriamente paura che pensi quelle cose di me.
Continuiamo a camminare fino a casa di Thomas, entro in silenzio nella sua camera sedendomi sul letto, accanto a lui.
Thomas si guarda scarpe, e io le unghie, nessuno dei due pronuncia una parola, ma non ho voglia di essere in questa situazione ora, io ho bisogno di lui.

-Veramente pensi che faccia la vittima, e che non ti dia importanza?- Domando con un filo di voce spezzata dalle lacrime che sto cercando di trattenere.
Thomas alza di scatto la testa, -ovviamente no!-  quasi grida nel rispondermi, si avvicina a me e avvolge un braccio intorno alla mia spalla, mi stringo a lui lasciandomi andare.
Lui mi prende il viso con le mani, asciugando qualche lacrima con i pollici.
-Farti piangere era l'ultima cosa che volevo, mi sento uno schifo, non meriti questo.-
-No non è colpa tua, devo solo imparare ad essere più forte, farò partica- Dico accennando un sorriso.
-Sei già la persona più forte che io conosca-
-beh dopo il gelataio che ha il coraggio di metterti il gusto alla cannella sul cono.-
Thomas inizia a ridere e io dopo di lui, asciugandomi le ultime lacrime.
-Sei bellissima-
-Come te-
Ci avviciniamo e facciamo scontrare i nostri sorrisi unendoli in un dolce bacio, le labbra di Thomas sono ogni volta più morbide e dolci, ogni volta che chiudo gli occhi baciandolo, mi chiedo se tutti qesto sia vero oppure no.
È così strana la vita, insomma, sono davvero con lui, lo sto baciando.
Thomas mi da qualche altro piccolo bacio sulla guancia, e successivamente ci sdraiamo insieme guardando qualche video su youtube o commentando le ultime canzoni uscite.

Proprio mentre stiamo guardando il video di 'Sign of the times' di Harry Styles, il telefono di Thomas segna la batteria al 1%.
-Oh cazzo!-
-No, no Luna corri, corri corri-
Afferro il telefono al volo, ma proprio quando sto per scenedere dal letto, il telefono del moro muore nelle mie mani.
-Ma no!! Proprio ora!-
-Addio Teo-
-Teo?-
-Hai dato un nome al mio telefono?-
-Si- Rispondo come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-Tu sei unica.- Sorride Thomas incrociando le sue dita con le mie.
-Fortunatamente!-
-Hey, pensi che andrà bene la faccenda di Luca?- mi domanda Thomas.
-Lo spero, veramente, non voglio che Alice soffra ancora-
-Già neanche io. Non lo sopportrei-
-Perchè non organizzi un pò di cose da fare con lei questi giorni mentre io lavoro al pezzo al piano?-
-Si buona idea, come ai vecchi tempi, io e lei!-
-Si!-
-Grazie per esserci sempre, insomma intendo che anche se ora sei la mia fidanzata, non hai mai smesso di essere un'amica per me.-
Mi avvicino lasciandogli un bacio a stampo, e lo sento sorridere sulle mie labbra.
Amo questa relazione, amo tutto di me e Thomas insieme, ogni singolo istante, ogni singola emozione, ogni singola parola, bacio, o carezza, ma anche le cazzate che diciamo ogni giorno.
Mi cura dalla febbre che il mondo mi attacca.

Ciao ragazze💜
In ritardissimo, ma sono qui, come promesso, non vi abbandono e non lascio la storia.
Ho tante sorpresine in serbo, e spero tanto che abbiate apprezzato questo capitolo, fatemelo sapere nei commenti.❤

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16, 2018 ⏰

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