-Capitolo 19- "CI SIAMO GIÀ VISTI?"

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Thomas
-La possiamo vedere?-
Chiedo impaziente al medico, -No assolutamente! Dobbiamo lasciarla un pò in pace, ha appena scampato la morte!-
Mi metto una mano in fronte e girandomi mi allontano, quando squilla il mio telefono.

Io:
Alice dimmi...

Alice:
Mattia mi ha detto.... Ma è vero?!

Io:
Si...

Alice:
Oh mio dio, allora sto arrivando!

Io:
No non serve, tanto credo proprio che fino a domani non ce la faranno vedere.

Saluto Alice e riattacco il telefono.
I sensi di colpa mi assalgono, dovevo ascoltarla, tutto quello che ha fatto lo ha sempre fatto perchè mi ama e io invece?! Le ho detto che di lei non me ne importava più niente...
Solo al pensiero che la mia piccola possa essersi lanciata nel vuoto, vorrei sprofondare in un abisso e non riemergere mai più.
-Hey, tesoro, sono arrivati i parenti di Luna- La voce di Luana mi riporta alla realtà, è incredibile come quella donna sia rassicurante.
Vedo una figura spuntare dal corridoio con le lacrime agli occhi, deve essere la madre, si è proprio lei, hanno gli stessi lineamenti, mi odierà di certo.
-Dov'è mia figlia?! Luana, dov'è Luna?-
La donna singhiozza e si aggrappa alle braccia dell'amica, che gli accarezza la schiena, e con tutta la tranquillità del mondo le comunica la notizia: -È in coma- La mamma di Luna inizia a piangere e urlare sempre più forte, -Nonono, la mia Luna no!-
Va avanti così per molto tempo mentre io ho i gomiti appoggiati alle ginocchia e la testa tra le mani.
Sono passate quattro ore, e sono sdraiato su due sedie, sento le palpebre farsi sempre più pesanti, quando una mano mi tocca la spalla, alzo gli occhi di colpo, è Serena, la mamma di Luna.
-Ciao Thomas.-
-S-salve signora...I-io...-
-No, mi hanno detto tutto, non scusarti.-
-Ma...Ma come?-
-Sai, mio marito ci ha completamente abbandonate, andandosene via con un'altra donna, e quando Luna gli chiese se poteva accompagnarla al tuo instore a Roma, lui le disse per l'ennesima volta che doveva venire la persona con cui mi ha tradita.
Luna era stanca di questa situazione, e finalmente dopo tanto tempo, è riuscita a dire ció che pensava al padre, gli disse che lei era sua figlia e che doveva venire prima di quella donna, e che se lui era con lei allora doveva stare solo con lei, perchè Luna non voleva vederla quella persona, gli disse che non voleva che tu vedessi la causa della rottura della sua famiglia.
Quella donna vuole che il padre si allontani da Luna, e non è giusto, può allontanarsi da me ma la figlia resta comunque la figlia.
Lei per la prima volta, grazie a te, al tuo evento è riuscita a mettere le cose in chiaro con il padre, che però, ha deciso di non accompagnarla e rimanere con l'altra donna.
Luna non era triste di questo anzi, non faceva che ringraziarti, diceva che tu le avevi dato la forza!
Thomas, da quando sei entrato nelle nostre vite, quindi da quando hai fatto i casting per Amici hai portato una ventata d'aria fresca a casa nostra, che era distrutta dai problemi, mia figlia è rinata ed è tutto merito tuo.-
Sono in lacrime, Serena mi abbraccia e io riambio stringendola forte.
-È sempre stata forte, ce la farà, lo so-
Mi dice lei nell'orecchio, io staccandomi mi asciugo gli occhi con la maglia.
-Sa, io la amo...-
-Anche lei Thomas, ti ama molto anche lei.-.

{ Due settimane dopo }

Sono passate due settimane, due settimane che Luna è inchiodata su quel letto, due settimane che mi sveglio la mattina alle sei e vengo qui, rimanendoci fino alle nove di sera, sto con Serena che si alterna con Luana, a volte viene anche Alice a trovarla, con Valerio, Mattia, Luca, e anche i miei genitori.
Ma Luna è sempre lì, immobile, e non si sveglia, il medico dice che potrebbe risvegliarsi tra due giorni, un anno, ora oppure mai più, e in quel caso, giuro che  ne morirei.
Sono seduto su una sedia, fuori la stanza  dove lei riposa, sento delle voci di bambini, che scopro essere Greta ed Edoardo.
-Vedete, Luna sta dormendo lì, perchè ha un pò di problemi, ma presto si sveglierà e tornerà da noi-
Luana li sta tranquillizzando, i due mi notano e subito Greta corre da me.
-Thomas! Sei qui anche te per Luna?-
-Si, sono qui per lei- Rispondo sorridendo, sicuramente sto molto più simpatico a lei che al fratello.
Inizio a parlare con la piccola, fino a farla giocare un pò con i miei anelli e bracciali, Edoardo si avvicina a me con un broncio, lui è più grande e le capisce certe cose.
-Ho sentito mamma parlare al telefono, Luna si è fatta male per te!-
Non so cosa dire, mi limito ad abbassare lo sguardo.
-Io e lei ci volevamo molto bene, ma poi è successa una cosa e io non mi sono comportato bene.-  Gli spiego.
-E se si risveglia? Le vorrai ancora bene?-
-Tantissimo, le vorrò più bene di quanto ne voglio a me stesso.-
- Non sei tanto cattivo...-
Mi lascio sfuggire un piccolo sorriso, -Vuoi, vuoi un biscotto?- Dico aprendo il pacchetto, lui mi guarda e sorridendo ne prende uno, forse si è appena sistemata una cosuccia, Luna ne sarebbe felice.

Sono le cinque, Luana con i bambini sono appena andati via, e Serena deve ancora arrivare, così decido di andare da lei a vederla, mi manca terribilmente.
Apro lentamente la porta e la richiudo, mi avvicino, sedendomi sul letto, le sfioro la mano, per poi far incrociare le nostre dita, come quando scherzavamo insieme.
-Hey, piccola, perchè non torni da me? Mi manchi da morire, non le pensavo le cose che ti ho detto, era la rabbia e il dolore che parlavano per me, scusa, ti prego perdonami!
Avrei dovuto ascoltarti lo so, avrei ceduto, sarei tornato da te di lì a pochi giorni, lo so che ciò che hai fatto lo hai fatto perchè mi amavi. Ma io mi sarei innammorato di te in tutti i casi possibili, perchè ti amo così come sei, il resto non conta, mi sarei innammorato dei tuoi occhi lo stesso, delle tue labbra, della tua voce, di come mangi il gelato, di come inizi a torturarti il braccio quando sei agitata, di come il tuo sguardo si illumina per ogni cosa e di come gesticoli quando fai un discorso, senza fermarti un attimo di parlare!
Io ti amo e basta!
Però ti prego apri questi splendidi occhi amore mio.-
Niente, lei rimane immobile.
Cazzo, cazzo, cazzo, vorrei spaccare tutto.
-Luna, ti va se ti canto una canzone? eh? Una non troppo movimentata, ti va Love yourself?-
So che non può rispondermi ma io lo chiedo comunque, poi inizio a cantare.
Ne seguono molte altre, "Can't help falling in love", "Blowing in the wind", "Little things", "Persone come te", "Oggi più che mai".
Canto, canto fino allo sfinimento, in fondo è questo che lei mi ha chiesto no?
Mi alzo, le accarezzo i capelli, lasciandole un bacio in fronte.
-Ci vediamo domani piccola mia, qualunque cosa tu stia facendo, ovunque tu sia, pensami, ti amo.-

{Il giorno dopo}

Sono al bar dell'ospedale, voglio portare un caffè a Serena, la vedo molto stanca.
-Tieni- Dico porgendole la bibita, -Grazie sei un angelo- Dice sorridendomi, hanno lo stesso sorriso.
Stiamo parlando del più e del meno, giusto per passare il tempo, quando le porte si spalancano, rivelando una dottoressa, -Venite, presto, si è svegliata, Luna si è svegliata!-
Serena lascia cadere a terra il bicchiere e corre verso la stanza, io invece sbarro gli occhi, ho un colpo al cuore, non ci credo, grazie a Dio.
Mi precipito dentro anche io.
Luna, ha uno sguardo confuso, sbatte più volte le palpebre.
-Tesoro mio-  Dice la mamma avvicinandosi a lei, io la seguo e le sorrido, passandomi una mano nel ciuffo.
Apre la bocca e riesce a parlare pur avendo solo un filo di voce.
-Chi, chi siete voi?-

Ciaooo🤗🙃😆
Scusatemiiii, vi ho di nuovo lasciato con l'ansia!!!!
Spero che la storia vi stia piacendo, e che vi sia piaciuto anche questo capitolo che ha quanto ho visto è stato molto atteso😚
Ora ho una domanda da farvi: "Vi va se faccio un ask ai personaggi? Dato che lo avevo fatto all'inizio della storia, quando ancora non si era evoluta bene, partecipereste se lo faccio?" Fatemelo sapere nei commenti.
Vi amo grazie di cuore❤

CI SIAMO GIÀ VISTI? -Thomas Bocchimpani-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora