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"Mi sembra la cosa giusta da fare."
"E la danza?"
"Non ho tempo per lavorare, ballare e studiare allo stesso tempo. Mi sono cancellata dal corso."
"Mari, sei bravissima non puoi."
"Devo"dice lei guardandolo e cavolo quanto è bello.
Quando si avvicina alla porta e sta per uscire si giro verso Andreas e dice:"Balla anche per me".
Si chiude la porta alle spalle e va all'appartamento. Ecco che si ritrova da sola e a dover ricominciare da capo.
Sistema tutte le sue cose e va a fare un po' di spesa. Alle 10 decide di andare a letto prima di leggere un messaggio di Andreas: Se sei ancora in cerca di un lavoro, stanno cercando qualcuno che sostituisca la segretaria alla scuola di danza.
Lei sorride e si mette a dormire senza rispondere. Il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno.

Il pomeriggio dopo scuola si reca alla scuola di danza. La vecchia segretaria le spiega cosa deve fare e che si tratterà solo di 3 mesi.
"Spero di esserne capace" dice sorridendo Maria.
Alle 7 ha finito di registrare tutti i nuovi alunni e sta uscendo quando vede ancora  una luce accesa e una musica che rimbomba tra il silenzio della scuola. Va a curiosare e trova Andreas che balla su Impossible di James Arthur. Si mette a pensare alla sua bravura fin quando non vede i suoi occhi rossi. E quando la canzone finisce e lui si ferma incrocia il suo sguardo allo specchio. Ora sono gli occhi di entrambi ad essere rossi, due chiedono perché? mentre gli altri rispondono perdonami.
"Chiudi tu?"chiede Maria con la voce rotta.
"Si, sto aspettando una persona"risponde lui volendo farla soffrire con quella frase.
"Okay"dice lei andandosene. Solo quando incontra Giulia all'entrata scoppia a piangere. Rimane nel buio del parcheggio della scuola per mezz'ora, un'ora o forse di più. Torna a casa e si ritrova Sebastian e Riccardo all'entrata.
"Buon compleanno!"dicono entrambi.
Lei cerca di sorridere e loro l'abbracciano capendo tutto.
"Non se n'è ricordato, vero?"chiede Riccardo.
"No, se la sta spassando con Giulia. Io ho capito che me lo merito, ma non pensavo che facesse così male." Dice Maria.
"Basta piangere. Guarda cosa ti abbiamo portato."dice Seba mentre entrano in casa

All my scars are open//Andreas MüllerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora