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"L'intervento è andato bene, ma Andreas ha perso molto sangue, troppo. Ed...è in coma."
Queste sono le parole che continuano a ripetersi nella sua testa quando esce da quell'ospedale e va a sbattere contro un uomo anziano che le dice qualcosa ma che lei non sente.
"L'intervento è andato bene, ma Andreas ha perso molto sangue, troppo. Ed...è in coma."
Queste sono le uniche parole che sente quando le lacrime iniziano a bagnarle il viso. Quando si siede a terra e piange.
Arriva Diana che la tira sù e l'abbraccia.
"Non è giusto, la mia vita ha sempre fatto schifo. Lui non può lasciarmi da sola, cosa sono senza di lui?"dice lei tra i singhiozzi.
Diana la guarda e le dice:"Lui non se n'è andato, sta tornando da te Mary. Non ti lascerà."
Maria fa un respiro quando lei le dice:"Puoi vederlo se vuoi."
Maria si limita ad annuire.
Diana la trascina nella stanza in cui hanno messo Andreas. Appena la vede, la mamma di Andreas si fionda su lei.
"È tutta colpa tua, questa volta non ci passerò sopra. Se lui non si sveglia io non te lo perdonerò mai." Aveva urlato.
"Basta mamma, credo stia già soffrendo abbastanza."dice Alessio trascinandola lontano.
"Cosa vuole sentirsi dire? Che mi dispiace? Allora, mi scusi, ma questo non lo risveglierà. Mi dispiace se mia mamma è morta, mi dispiace se mio padre è un alcolizzato che non fa altro che alzare le mani, mi dispiace se ho dovuto vivere in mezzo a tutto quel casino quando io non centravo niente. Ma non le chiederò scusa per aver incontrato Andreas, non mi dispiace se lo amo. Suo figlio è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata e come sta male lei in questo momento, sto male io." La voce era rotta dal pianto mentre diceva tutte quelle cose. Sofia si limita ad andarsene.
Quando entra nella sua stanza le tremano le mani.
"Hai fatto proprio un gran casino eh?"dice Maria sedendosi vicino al suo letto. Rimane in silenzio mentre si sentono solo i bip del suo cuore.
"Non lasciarmi. Non voglio aggiungerti alla lista delle persone che ho perso."
Detto quello si alza ed esce.

All my scars are open//Andreas MüllerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora