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Passano 5 giorni e Andreas non si è ancora svegliato. I dottori dicono che sta reagendo bene alle cure, ma ancora non si sveglia. La vita di Maria è tornata un inferno se non peggio. L'unica notizia che la rallegra un po' è che suo padre è stato messo in galera per un po'. Non sa di preciso gli anni, ma si aggirano sui 10.
Riccardo e Sebastian cercano in tutti i modi di tenerla viva, di ricordarle che ancora non è tutto perduto, ma lei non è quel tipo di ragazza ottimista. Vede sempre il bicchiere mezzo vuoto.
Passano 10 giorni e lei inizia ad andare in ospedale tutti i giorni. Ha iniziato a conoscere gli infermieri. Quando entra quella sera si siede sulla sedia.
"Andre sto iniziando a perdere le speranze, so che non è lassato tanto ma... io senza di te non ce la faccio."
È costretta a fermarsi perché si mette a piangere.
Più tardi, mentre sta mangiando a casa la chiama Riccardo.
"Mari puoi venire in ospedale?"
"Certo"risponde lei prima che lui riattacchi subito.
Non può essere morto, o forse si e Riccardo non aveva avuto il coraggio di dirglielo?
Quando arriva in ospedale trova Alessio, Diana, Riccardo e i genitori di Andreas.
Alessio appena la vede la abbraccia e le sussurra:"Si è svegliato. Ce l'ha fatta."
Ora può essere davvero felice.
Quando entra e lui il primo a parlare:"Chiedimi scusa e non ti rivolgerò più la parola."
Maria ride e dice:"Okay non lo farò."
Rimangono in silenzio per un po' fino a quando Maria dice:"Mi sei mancato."
Andreas sorride e Maria è già richiamata dal medico che le dice di uscire.

All my scars are open//Andreas MüllerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora