"Ma che vai blaterando?" dico ridendo, e portando una mano sulla bocca, per non far vedere a mezza Londra anche l'intestino tenue.
"Ti dico che è così! Secondo me, la band migliore sono i Rolling Stones!"
"Per me no. Non ho nulla contro di loro, e non li ascolto, ma preferisco i Green day"
"Noo, sono i migliori, e non si discute" dice puntandomi il dito contro.
"Invece io discuto eccome. Non voglio dire che i tizi che piacciono a te fanno schifo, dico solo, che preferisco altri. Quindi, accetta la mia musica, e stai zitto" lo zittisco. Invano, perchè incomincia a ridere, e a parlare di nuovo, tanto che gli devo tappare la bocca.
"Tu mi hai tappato la bocca?" chiede dopo essersi levato la mia mano dalla sua bocca.
"Si" dico "Cosa vorresti farmi?"
"Vedrai" dice e mi prende in spalla incominciando a correre.
"Fammi scendereeee" dico quasi urlando.
"No! Tu mi hai tappato la bocca e questo è ciò che meriti"
"Ok, ok. Ma quanto manca?" chiedo.
"In verità siamo arrivati" dice avvicinandosi non so dove perchè vedo solo ciò che gli sta dietro.
Sento un rumore, tipo un campanello, e poco dopo sento l'aprirsi di quello che credo sia una porta.
"Ma che..?" dice una voce.
"Ehy tu, persona che hai parlato, potresti dire a questo idividuo, se di grazia, mi può mettere per terra? Mi sta arrivando il sangue al cervello"
"Scusa Lottie, ma è troppo divertente" dice la stessa voce, che però alla fine ride.
"Brutto pezzo di un putroccolo inutile" dico, sapendo che non mi capiscono.
"Che hai detto?" dicono la voce e Harry.
"Vi ho imprecato contro" dico
"Ok, devo imparare quella lingua".
"Bhe non la imparerai se non mi metti subito giù" dico.
"Ok, ti metto giù" dice, però prima mi porta dentro casa, va in cucina e infine qui, mi mette giù. La voce di prima, che ci ha aperto la porta, scopro che è di Louis.
"Voi due, me la pagherete cara" dico indicandoli, mentre mi dirigo verso l'attaccapanni dove lascio il mio giaccone.
"E cosa ci farai?" mi chiede Louis, con un tono di sfida.
"Non so, ci devo ancora pensare, intanto però.."
"Però..?" mi incita Harry.
"Ve lo dico dopo, sento la mia suoneria" dico, e scavo nei jeans e nelle tasche del giaccone per trovare il telefono.
"Ehm, ehm" fa Harry, e io mi giro subito verso di lui, e lo vedo sbandierare il mio telefono.
"Se posso, chi è Ash?" chiede curioso.
"Certo che puoi, e, è mio fratello, mi avrà chiamato per sapere come va" dico, e dopo avergli mimato un grazie, salgo sulle scale a chiocciola, e davanti la porta della mia camera rispondo alla chiamata.
"Pensavo non mi rispondessi più" dice lui sbuffando.
"Ciao anche a te fratellone, è bello sentirti, anche tu mi sei mancato" dico con sarcasmo.
"Cosa faresti senza di me?"
"Non saprei, forse avrei una vita più serena?"
"Dai che mi vuoi bene"
"Non ho detto questo" dico ridendo,e così provocando la strana risata di mio fratello.
"Vedo che Ash la bambina di tre anni è tornata"
"Non se ne è mai andata tesoro" dice con vocetta da bambina.
"Stupido" dico ridendo
"Così mi offendo" dice.
"Senti.." dico cambiando tono, e dal silenzio che sento dall'altra parte, probabilmente ha capito di chi parlo.
"Ho capito" dice.
"Immaginavo, bhe, come sta?" chiedo. Sento gli occhi pizzicarmi, e non è da me.
"Non saprei" dice.
"Lo so che lo sai, solo non vuoi che io ci rimanga male. Dai, non farò nulla, è passato" cerco di convincere più me stessa che lui.
"Non saprei.."
"Ash" lo richiamo.
"È quello il mio nome" dice provocandomi una risata "Dai su, ridiamo, e divertiamoci finché possiamo, poi al resto si vedrà"
"Ok, fratellone" dico
"Ohh, così ti voglio sentire, ma passiamo alle cose importanti.."
"Ti ascolto" dico.
"Farò anche io farò un viaggio studio!" dice entusiasta.
"Ma è grandioso! Dove te ne vai a 'studiare'?" dico. Lui studiare? Non ci credo nemmeno se lo vedo.
"A Sidney!" dice, e sento cadere qualcosa dall'altra parte.
"Che bello!! Quanto ci starai? Ci sarai per il mio rientro?" chiedo.
"Scusa sorellina, ma ci starò per due mesi, e parto tra un paio di giorni, e... ahia che male al dito, stupido tavolino!"
"Sei andato a sbattere contro il povero tavolo?" dico ridendo.
"Perchè ridi mentre io soffro? Bene, questa me la segno" dice facendo il finto offeso.
"Ash, io devo andare, è ora di cena, e non penso mi aspetteranno ancora a lungo" dico.
"Ok, ti chiamo domani?" chiede con voce speranzosa.
"Mi chiami domani" affermo.
"Solita ora?" chiede di nuovo.
"Solita ora, a domani Ashy" lo saluto.
"A domani Lottie" mi saluta lui, per poi chiudere la chiamata.
Mi alzo dal mio comodo letto, e dopo essermi messa qualcosa di comodo, esco dalla camera, e trovo sul corridoio Zayn.
"Ciao Zayn" lo saluto, facendolo, così, girare.
"Oh, ciao Charlotte, non ti avevo vista" dice lui e avvicinandosi cautamente.
"Che fai quassù?" chiedo.
"Stavo andando in camera mia, tu invece? Appena entrata ti ho visto correre su per le scale"
"Mi ha chiamato mio fratello, e abbiamo parlato per un po'."
"Ah, sai anche io ho delle sorelle" dice, e vedo un filo di tristezza attraversargli gli occhi marroni.
"Andiamo a mangiare?" chiedo.
"Andiamo" afferma, e dopo avermi fatto un piccolo sorriso, scendiamo in salone.Questo capitolo è orribile.
Ma proprio tanto.
E non scherzo.
Alloraa, salutiamo il fratello di Charlotte.
Magari avere un fratello così è? Noooo, vabhe, sto bene con il mio.
Di cosa si preoccupava Charlotte, al telefono con Ash? Sarà qualcosa di brutto? E se qualcuno avesse ascoltato?
No spoiler sorry.
È tardi e devo rivisionarlo.
Scusate se è corto.
Mi dileguo.
All the love xx C.
STAI LEGGENDO
31 days | Harry Styles
Fanfiction"Harry, solo tu sei stato capace di far cadere la statua della regina" "Ma non volevo!" Charlotte fa un viaggio-studio a Londra, dove rimarrà per 31 giorni. Lì, dovrebbe essere ospitata da una comune famiglia inglese. O almeno è quello che pensa lei...