Chapter 8|The italian lessons

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Dopo essere scesi al piano inferiore, abbiamo mangiato. I ragazzi si sono tirati il cibo, e si sono sporcati un pochino. Io ho ammirato il tutto, ridendo ogni tanto alle loro espressioni e alle battute. Louis e Niall sono quelli più sporchi, e dopo una sgridata da parte di Liam, sono corsi al piano superiore per pulirsi. Dopodiché, Harry e Liam hanno lavato il tutto, sotto le mie lamentele per il non poterli aiutare.
Zayn, se ne è andato subito. È corso nella sua camera e non è più uscito.
Anche io, dopo poco sono salita di sopra, nella mia camera, e mi sono stesa, ri-pensando al tutto.
E ora sono qui. Senza far nulla. Ad annoiarmi. E cosa si fa quando ci si annoia?
Si legge.
Prendo gli occhiali da lettura,e li indosso, incominciando a leggere sul kindle. Ho finito il primo libro sull'aereo, quindi ne inizio un secondo.
Dopo aver pensato a lungo, su quale leggere, decido di iniziare 'La notte che ho dipinto il cielo'. Sembra molto bello, anche solo dal titolo.
Mi immergo nella lettura, e non mi accorgo nemmeno che qualcuno ha bussato, e che quest'ultimo è anche entrato, se non quando sento il letto abbassarsi, e qui, alzo lo sguardo dallo schermo pieno di frasi, per far incastrare e miei occhi con un paio verde chiaro.
"Scusa, ho pensato di entrare, non ho sentito nessuno risposta, e pensavo stessi con le cuffie" dice indicando le cuffie che sono adagiate sul comodino bianco, e sono anche perfettamente, impicciate. Come sempre dopotutto.
"Scusami tu, ero presa dalla lettura" dico portando gli occhiali sopra la testa.
"Se posso sapere, che libro stai leggendo?" chiede Harry.
"Sto leggendo 'La notte che ho dipinto il cielo'. Sembra molto bello" dico
"Anche io l'ho letto, e si, è molto bello. Scontato, ma bello" dice.
"Ok" dico. Levo gli occhiali dalla testa, appogiandoli sulla coperta bianca.
"Che vuoi fare?" chiede.
"Non so, dimmi tu" dico, portando lo sguardo su dei libri lasciati sul comodino.
"Che ne dici, di fare quella lezione di italiano? Se vuoi, altrimenti posso farne a meno" dice, torturandosi le mani e anche qualche ricciolo.
"Tranquillo, e si, si può fare" dico sorridendo.
"Mh, ok. Da cosa vuoi iniziare?" chiede.
"Dalle basi, mh. Dimmi qualche parola che vuoi dire, e io te le insegno"
"Ok.. Mh, come si dice grazie?" chiede portando gli occhi smeraldini dalle mani, a miei di occhi.
"Grazie" dico.
"Allora, ci provo... Crasie" dice con voce roca, e io cerco di trattenere le risate, per non sembrare maleducata, ma ha una pronuncia stranissima.
"Riprova. Grazie" dico facendo sentire di più la 'g' e la 'z'.
"Grasie" riprova.
"Già meglio. Ridillo, però così: Grazie" dico marcando la 'z'.
"Grazie" dice sforzandosi un pochino di più.
"Bravo, lo hai detto bene, ora continuiamo" dico felice, facendo nascere in lui un sorriso con tanto di fossette.

                        *    *    *    *
"Oddio, ma che hai detto!" dice Harry iniziando a ridere come se non ci fosse un domani.
"Ho detto 'Può passarmi il sale?', guarda che è semplice!"
"Ma è impossibile da pronunciare!! Come fai? È difficilissimo l'italiano!" dice buttandosi  a peso morto sul mio letto.
"Non è vero, è semplice"
"Grazie, è la tua lingua. Ci credo che sia facile. Anche per me l'inglese è facile!" dice.
"Okk, ho capito" dico.
"Char?" chiede.
"È il mio nome"
"Dovrei ridere?" chiede.
"Forse" dico.
"Bene, volevo dirti, ti manca casa tua?" chiede.
"No, non troppo" dico ed è la verità.
Non mi manca casa. Sto bene qui, e poi, lì non mi sento bene.
Qui è meglio.
Mi sento di più a casa qui, che lì.
"Quanto tornerai a casa che farai?" chiede.
"Starò lì per una settimana, poi andrò a Sidney, mio fratello è lì, e mi ha chiesto di andare da lui per un po'. Ha già pagato tutto"
"Uh ok, e dopo quello?"
"Credo che lavorerò il doppio di quanto già faccio. Con i soldi del lavoro che vorrei trovarmi qui, e anche di quelli del lavoro che cercherò a Sidney, e del mio lavoro a Roma, mi pagherò la casa e il viaggio per venire ad abitare qui" dico.
"Ah. Se vuoi puoi venire a lavorare dove lavoriamo io e Zayn, credo ci sia un posto libero" mi dice.
"Grazie. E che lavoro sarebbe?"
"Lavoriamo in una libreria" dice.
"Ma stai scherzando??" chiedo stupita.
"No" dice.
"È il lavoro dei miei sogni! Mi hai reso la ragazza più felice del pianeta Harry, grazie" dico,e mi fiondo tra le sue braccia.
È il mio nuovo posto preferito.

Nuovo capitoloo.
Doveva uscire domani, ma lo faccio uscire stasera. Tanto credo che la maggior parte lo leggerà domani.
Cooomunque, volevo chiedervi se il capitolo vi è piaciuto, e se vi va, di passare a leggere le mie due nuove storie.
Si chiamano:
La ragazza che guardava il cielo (una storia breve/fanfiction su Ashton Irwin aka marito di LeFossyDiAshEdHarry)
Wrong Turn (una Teen Fiction)
Ringrazio coloro che passeranno.
In teoria pubblico mercoledì.
Bye guys.
All the love xx Chiara

31 days | Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora