Charlotte pov's
"Vado un secondo in cucina" dico.
"Ok, basta che non mi tocchi il panino con la mortadella!" dice il ragazzo biondo, che ho capito sia Niall.
"Tranquillo, non lo mangerò" dico mentre vado verso il piccolo archetto che collega il salotto alla cucina.
Lo attraverso, e mi ritrovo davanti una cucina abbastanza grande, tutta bianca, fatta in legno. Al centro c'è un'isoletta bianca, con sopra un po' di frutta e altro cibo. Davanti vi è il fornello, con sopra una cappa, anch'essa bianca. Ai lati c'è da una parte un lungo frigo grigio, dall'altra un piccolo forno, con sotto dei cassetti, e accanto un'altro mobiletto con tutti sportelli. È proprio carina, ma dove sarà l'acqua con un bicchiere?
L'acqua starà in frigo, ma il bicchiere?
Vado verso il frigo, che apro, e in cui trovo il cibo per una caserma di uomini e naturalmente l'acqua liscia. Ok, ho capito, oggi non devo bere l'acqua.
"Cercavi qualcosa?" dice una voce roca alle mie spalle.
"In verità si, stavo cercando dell'acqua con un bicchiere, però ho trovato solo l'acqua, che è liscia. Per caso l'hai anche gassata?" chiedo
"Certo, è qui sotto" dice andando verso uno sportello che si trova in basso, sotto al forno "E i bicchieri sono qui" dice prendendo un bicchiere di vetro da un'altro sportello in alto, irraggiungibile per me.
Svita il tappo della bottiglia e mi mette l'acqua, per poi porgermi il bicchiere riempito. Lo ringrazio e bevo silenziosamente, mentre lui mi guarda accigliato.
"Scusa, avrei dovuto dirti che siamo in sei in questa casa..."
"Non ti preoccupare, so adeguarmi. Basta che la notte non mi fate gli assalti, e che la mattina non mettete la musica a palla alle 7.00 e per me va tutto benissimo"
"Tranquillo, ma sul fatto della mattina devi sentire Liam, si sveglia molto presto"
"Ok, senti, che ne dici se facciamo quel giro per la città? Se non ti disturbo" chiedo
"Si va bene, vatti a cambiare, io ti aspetto qui" dice
"Ok, torno fra 10 minuti. Forse" dico uscendo dalla cucina e correndo per le scale a chiocciola che portano al secondo piano.
Mi chiudo nella mia camera, e tiro fuori dalla valigia un jeans nero, e un maglioncino bianco latte, a cui abbino le dottor martins(?) nere, e sopra il mio parka nero. Alle mani aggiungo i pochi anelli che avevo tolto prima. Lego i capelli in una crocchia, ora un pochino più ordinata, prendo una borsa dalla valigia, in cui metto: portafogli, telefono, cuffie, fazzolettini, e altre cose che vi erano già.
Esco dalla camera e mi catapulto al piano inferiore.
Ricevo una occhiata fugace da i cinque ragazzi presenti nel salone, uno dei quali si alza venendomi incontro.
"Andiamo?" mi chiede.
"Ok, due piccolissime cose, chiedo anche a voi"
"Vai" dice Louis con uno sguardo incuriosito.
"C'è un tatuatore che conoscete, e che sapete sia affidabile nelle vicinanze?" chiedo.
"Ehm, si, c'è André, ma perchè?" dice Zayn.
"Perchè volevo farmi un tatuaggio" dico.
"Tu?" dice Niall.
"Si io, perché è così strano?" dico.
"Non pensavo fossi tipa da tatuaggi" risponde sempre lui.
"Ne ho già due, sai?" dico
"Dove?" Chiede Harry
"Uno sul retro del collo" dico indicandolo" e uno sul polso" dico sempre indicandolo.
I ragazzi mi si avvicinano, scrutando con attenzione i due punti che gli ho indicato.
"Ok, questo al polso è un aereoplanino, ma questo sul retro del collo cosa dovrebbe rappresentare?" dice Louis.
"Sono due mazzi di fiori, un piccolo e delicato mazzo di rose, e uno un pochino più grande di tulipani" dico. Ricordo di essermi fatta questo tatuaggio lo scorso anno. Non avevo una motivazione valida, mi piaceva soltanto.
"Ma, hai anche dei piercing sulle orecchie? Mi avevi detto di averne solo uno, il come si chiama?" dice Harry.
"Labret, si ti avevo detto solo quello perchè, questi sulle orecchie li considero più orecchini" dico.
"Ti poi mettere il labret? Per favore voglio vederti!" dice Louis.
"Ok, ci metto un secondo" dico e ritorno al piano di sopra, nella mia camera.
Prendo dalla valigia quella sottospecie di portagioie, in cui estraggo il cerchietto di metallo nero. Vado nel bagno che era in fondo al corridoio, vi entro, mi piazzo davanti allo specchio e metto il mio amato labret.
Appena messo lo prendo subito tra i denti. Quanto mi era mancata la sensazione del metallo preso tra i denti. Lo so, può essere una cosa strana, ma a me piaceva un sacco, infatti questo è uno dei motivi per cui ho fatto il piercing lì.
Esco dal bagno e torno al piano di sotto, dove mi aspettano quei cinque ragazzi, che mi sono ancora sconosciuti.
"Woahhh" dicono tutti e cinque in coro.
"Quanto è fico!" dice Louis.
"No basta, voglio anche io il labrequalcosa" dice Zayn.
"Ok va bene, Charlotte andiamo?" chiede gentilmente Harry.
"Certo" dico raggiungendolo alla porta e salutando sullo stipite con un cenno della mano i ragazzi.
"Andiamo dal tuo amico tatuatore?" chiedo mettendomi di fianco ad Harry.
"Sei proprio sicura di volerne fare uno? E poi quale vuoi fare? E dove?" chiede.
"Ne sono sicurissima, e so già cosa fare e dove" dico sicura di me.
"Ok, sai credo me ne farò uno anche io" dice.
"Ah, ok" rispondo.
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31 days | Harry Styles
أدب الهواة"Harry, solo tu sei stato capace di far cadere la statua della regina" "Ma non volevo!" Charlotte fa un viaggio-studio a Londra, dove rimarrà per 31 giorni. Lì, dovrebbe essere ospitata da una comune famiglia inglese. O almeno è quello che pensa lei...