3. Compagni di squadra

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A un certo punto il sogno si realizza: entri nella scusa più ambita d'Italia, ma non riesci a rendertene conto fino in fondo né a godertela. Credi che gli autori lo facciano apposta, a non darci neanche il tempo di rivivere "Amici" come fan. Il loro obiettivo è farci dimenticare la trasmissione che abbiamo seguito da casa per tanti anni, rendendola imprevedibile ai nostri occhi e caricandoci subito di infinite responsabilità e scadenze.
Uno immagina per tutta la vita di contemplare quelle pareti ovattate, quelle salette colorate in cui costruire il proprio successo, prendendo lezioni individuali dai professori famosi che ha sempre ammirato da lontano. E invece si ritrova catapultato in un posto senza finestre, "costretto" a ridurre al minimo il contatto con l'esterno - addio cellulari e social! - e a muoversi in spazi molto limitati (per chi fuma e soffre di claustrofobia è davvero dura!).
Prima del serale, insomma, "si ha una vita" soltanto dopo le otto di sera, quando ci riappropriamo dei nostri oggetti personali e godiamo della libera uscita. Per il resto la scuola di "Amici" ha talmente tante regole ferree che non è molto diversa da un collegio! Lo abbiamo intuito sin  dal nostro ingresso: a procurarsi subito ansia è stata la formazione delle squadre per le sfide del sabato. I capisquadra li ha scelti la produzione, nominando, evidentemente, chi considerava in quel momendo i più forti: Faccia d'angelo e lo Stratega.
Mentre sulle doti da leader del primo nessuno ha avuto dubbi, i prof hanno cominciato a mettere in guardia lo Stratega. Boosta gli ha chiesto, provocatoriamente, perché fosse venuto ad "Amici" e lui ha risposto:<<Io ho sempre lavorato e studiato normalmente. Quando lavorato però mi sentivo un po' fuori posto. La mia testa non riusciva a sopportare di fare solo quella cosa lì nella vita, non mi bastava essere "l'impiegato". Cosi investivo nella musica i soldi che guadagnavo e, quando si è aperta questa possibilità, ho pensato che mi avrebbe dato una mano>>.
Boosta ha deciso di continuare a stuzzicarlo:<<Ti faccio una domanda un po' da avvocato del diavolo. Tu cosa preferisci tra essere un impiegato estremamente talentuoso e anche un po' matto - l'idolo di tutti perché, oltre a fare quello che fai, fai anche musica e hai molto successo nel tuo ambito - ed essere l'ultimo sfigato che fa musica nel mondo?>>.
Lo Stratega ha risposto in modo disarmante:<<L'ultimo sfigato che FS musica al mondo lo sono sempre stato, perciò adesso non mi cambia tanto. Io avevo bisogno di fare questa cosa per me>>.
Il sorriso di Boosta valeva più di mille commenti.
Ho capito fin dall'inizio che lo Stratega era vittima di un paradosso perfetto: ai casting il suo personaggio un po' paranoico e forforte delle proprie insicurezze era piaciuto. Ma, per andare avanti, sarebbe dovuto crescere e diventare più completo, quindi gli sarebbe toccato uscire ogni tanto dal personaggio per non farsene schiacciare: un compito che non gli invidiavo. Per di più, dovendo fare anche il caposquadra, la responsabilità raddoppiava.
A lui e a Faccia d'angelo andava il compito di scegliere i componenti delle proprie squadre, prima confrontando tutti i giudizi dei prof al nostro ingresso e poi valutandoci loro stessi in nuove audizioni.
Lo Stratega, forse sempre per la sua (falsa?) modestia, ha deciso di seguire un criterio matematico, riportando in una tabella i sì e i no ricevuti da ognuno di noi:<<Io cercherò di scegliere in base al giudizio che hanno espresso i professori, il mio ovviamente non vale niente>>.
Ovviamente ha subito puntato Occhioni dolci:<<Per me è la più convincente. Nonostante sia così giovane, con la sua personalità riesce a colmare ogni imprecisione e a rendere tutto eccezionale>>.
Peccato che anche Faccia d'angelo avesse detto di volerla, lusingandola alla grande:<<Qualsiasi cosa faccia è un sì sicuro. Lei è un fenomeno, proprio come Totti>>.
Trovandosi a un bivio, Occhioni dolci ha scelto lo Stratega, forse proprio per poter sfidare Faccia d'angelo in puntata.

Lasciatosi sfuggire il cavallo di razza, nelle altre sue scelte Faccia d'angelo è andato "a sensazione". Ma ha anche mostrato una preferenza personale di troppo: ha subito scelto l'amico barese, quello che sapeva il suo inedito Sei mia a memoria sin dai casting. Da allora ho deciso di soprannominarlo "Braccio destro".
<<Io non ho dubbi. Ti voglio con me. Il Prof. Di Francesco dice che sei perfetto solo per una boy band. Anche i Take That erano una boy band, poi con il tempo sono stati apprezzati un sacco. Per me hai della sostanza che il prof non ha visto.>>
Accidenti, era appena entrato e già aveva il potere d'acquisto di un allenatore di calcio. Si sentiva talmente sicuro di sé da pensare di poter far ricredere un prof!
All'ultimo Faccia d'angelo ha invece chiamato nella sua squadra (perché ci credeva davvero o per mancanza di alternative?) chi mai ci saremmo aspettati, il Tenebroso, con tanto di "spiegone" introduttivo.
<<Io quelli che volevo li ho già scelti. Sono veramente dettagli, ma adesso vorrei qualcuno che possa emozionare chi dovrà giudicarlo, quindi i professori...>>
Lo Stratega lo aveva invece liquidato senza troppi scrupoli - <<Eri tra i miei pensieri ma non mi convinci del tutto>> - dandogli ulteriori motivi di vanto: il Tenebroso sembrava quasi fiero di non andare a genio ai prof, figuriamoci ai suoi compagni! Aveva già preso le distanze da alcuni giudizi della commissione:<<Mi sembra che siano prevenuti nei confronti di chi nom ha esperienza, come si fa coi laureati in Italia. Devono capire che siamo qui per imparare>>.

Dopo tutta questa fatica, calcoli e controcalcoli, simpatie dichiarate e schietti rifiuti, la composizione delle squadre si è rivelata tutta da rifare: i professori non l'hanno gradita, ritenendola poco equa, così hanno deciso di formarle a loro discrezione e di lasciarle invariate sino a data da destinarsi: ai capisquadra è rimasta la decisione di schierare alcuni componenti, lasciando in panchina altri, nelle singole prove della sfida del sabato.
Braccio destro, scelto da Faccia d'angelo solo per il loro rapporto di amicizia, è passato obbligatoriamente allo Stratega, mentre il trascurato Ragazzo Prodigio è finito - insieme a Occhioni dolci - nella squadra di Faccia d'angelo.
A questo punto, per poter partire veramente, non restava che dare un nome ai due gruppi. Con la sua aria da leader carismatico, Faccia d'angelo ha deciso di contrastare il razionale Stratega... chiamando la propria squadra "Senza Piani".
Lo Stratega, ormai per tutti "lo Strego" - con atteggiamento non meno da leader, anche se nascosto da un'insopportabile falsa modestia - ha scelto "gli Streghi": potevi ammettere un protagonismo simile in un fashion blogger che fa del suo nome un brand, non in un aspirante Caparezza che si atteggiava a paladino dei giovani precari!
L'accoppiata di Faccia d'angelo con il Tenebroso era stata confermata dai prof, contrariamente a quanto mu aspettassi, ma non sarebbe durata troppo a lungo: due come loro potevano dividersi le ragazze, ma non la scena.

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