9.Amici e amori in panchina

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Il primo scontro tra Faccia d'angelo e il Tenebroso avrebbe avuto delle conseguenze: chi aveva più potere dei due era pronto a rivendicarlo per spuntarla sull'altro. Ormai le ragioni delle competizione stavano prendendo il sopravvento su quelle dell'amicizia.

Per Faccia d'angelo era arrivato il momento delle decisioni: chi far esibire della sua squadra nella puntata del sabato? Manco a dirlo, nella scelta della settimana, il Ragazzo Prodigio era dentro e il Tenebroso fuori. Una delle tante lezioni che impari ad "Amici": meglio non esporsi affatto che farlo troppo.

Peccato che qualcuno non la stesse prendendo proprio bene. Al momento delle assegnazioni ufficiali dei capisquadra- che ascoltavamo tutti sgranocchiando le patatine dello sponsor- il Tenebroso è andato su tutte le furie. La sua faccia è diventata paonazza di colpo, poi come un fulmine  scappato in bagno: le sue urla si sentivano fino alla sala relax.

<<A posto. E un'altra volta non si canta. Ahhhh. Ancora un'altra settimana di lavoro per niente. Un'altra settimana senza sfogo. Un'altra settimana senza far vedere chi sono. Un'altra settimana, un'altra ancora.>>

Mentre lo sentivo sfogare mi tornavano in mente le sue parole ad "Amici Casting": il Tenebroso aveva suonato in alcune band, ma gli facevano sempre fare la parte del "servo" e per questo le aveva lasciate. Ora non poteva più tollerare "una vita da mediano a recuperar palloni", come dice Ligabue: per lui era arrivato il momento di giocare in attacco. Peccato che il suo capitano si mostrasse inattaccabile in sala relax, pronto a difendere le sue ragioni senza un attimo di esitazione.

<<Come fa a prendersela con me? Sono due volte che lo schiero e due volte che non lo chiamano: non posso farci niente. Ho scelto l'altro perché era più pronto e poteva portarci più punti. C'è chi è stato in panchina più spesso, nella mia squadra, e oggi si esibisce. Non faccio come altri che dicono: "Non me ne frega niente di chi sta in panchina." Lo abbiamo anche messo ai voti, non è colpa mia.>>

Insomma, tra altri cantanti che non si esibivano da tanto, il Tenebroso era stato sacrificato per puro caso? A me quella versione dei fatti non convinceva per niente. Faccia d'angelo ci tenava tanto a passare per un santo, ma cominciava a dare segnali ben precisi, del tipo: "È scocciato che io canto gli inediti e lui no? Qui il capo sono io e ora lo metto in un angolo, così gli faccio vedere chi comanda!".

Certo, non era facile la vita da caposquadra. Faccia d'angelo iniziava a dare segni di cedimento, e un giorno lo ha ammesso in sala prove al Prof. Boosta. Quest'ultimo gli aveva appena domandato perché avesse la "faccia di legno" quel giorno.

<< Sono un po' stanco. Qui si accumulano una serie di tensioni che avrebbero bisogni di due giorni di riposo per sciogliersi... Il fatto di essere capitano e di doverci mettere la faccia è complicato: lasci fuori delle persone e, per forza di cose, scoppiano contrasti perché poi loro ti mettono il muso. Siccome sono uno che pretende tanto da se stesso, mi arrabbio e, quando mi arrabbio, non do il 100%.>>       <<Però tu hai un pregio>> lo ha spiazzato il Prof, <<hai la capacità di farti delle domande. I tuoi dubbi possono solo diventare dei punti di forza. Io non conosco persone intelligenti che non si facciano domande. Quindi, quando sei veramente tanto stanco, ti devi aggrappare a questa idea. Quello che stai facendo è giusto: il dispiacere si chiama empatia e non si accende in tutti. Purtroppo ha un grosso limite: ti carichi di responsabilità che non sono tue, perché stai male se qualcun'altro sta male. Con questo devi imparare a fare i conti.>>                 Faccia d'angelo lo aveva ascoltato con molta attenzione riconoscendosi nella sua disamina: <<Alla fine questo modo di essere ti succhia molta energia. Stando qui dentro ho scoperto delle cose di me che non sapevo e che dopo un po'- anche se risulto sempre tranquillo- mi fanno sclerare in una maniera che non mi sarei mai aspettato.>>

Ecco chi è davvero Faccia d'angelo: quello che si mostra fragile e insicuro in privato mentre, davanti ai compagni e al pubblico, indossa la maschera di chi sa il fatto suo. Sapete perché il Prof. Boosta ci aveva preso su di lui? Perché nella vita vera si chiama Davide Dileo e si è sciolto dal gruppo musicale dei Subsonica: lui sa cosa vuol dire mischiare lavoro e amicizia e far quadrare tante teste.

<<È molto naturale questo modo di sentire. Magari la prima volta che ti impatti in un lato nascosto di te è sorprendente, poi però ti accorgi che noi dentro abbiamo tutto, le cose belle e le cose brutte. Secondo me questa è la parte più interessante della palestra di "Amici": non è facile stare con persone che non hai mai conosciuto e che diventano forzatamente non i tuoi migliori amici, ma una famiglia che non ti sei scelta. Questa è una cosa complicatissima, quindi comporta uno stress veramente alto>>. Faccia d'angelo non si sentiva ancora preoccupato dal clima di conflittualità nell'aria. 

<<In realtà io "la faccio negativa", ma mi trovo benissimo con tutti. Certo con chi più, con chi meno... Alla fine anche con il mio compagno di squadra non è successo niente. È semplicemente l'accumulo di stanchezza che ti fa vedere le cose in maniera distorta>>. Ed ecco l'antistress del Prof. Boosta per la convivenza sui banchi di scuola: <<C'è una cosa che faccio per rilassarmi prima dei concerti: un respiro profondo e poi un pisolino. Tu puoi ascoltare musica con le cuffie, fare un cruciverba, leggere il capitolo di un libro, qualsiasi cosa purché sia solo tua. Qui ad "Amici" c'è un'interazione altissima. Cercati uno spazio in cui ci sei solo tu. Chiudi gli occhi e stacca>>.

Belle parole davvero, ma come fai a rilassarti quando sai di essere sulla cresta dell'onda? In quel momento Faccia d'angelo aveva tutto dalla sua, non sbagliava un colpo. Aveva vinto la sua prima sfida con uno sfidante esterno. Sei mia era arrivato primo nella gara degli inediti facendo il botto su iTunes. Sui social era già quello con più "mi piace": evidentemente la visibilità ricevuta nelle puntate del sabato lo rendeva più forte di tutti noi. Persino dello Strego, che cominciava la sua parabola discendente.

Certo, anche il gossip lo aveva un po' aiutato ad emergere... Eppure ve l'avevo detto... quell'amore, com'era cominciato, così era finito in un sol colpo. A confermarlo è stata Maria in onda: <<Come va, bene? Siete ancora in amicizia o avete smesso l'amicizia voi due? Smessa? Già finito tutto? Manco era partito allora, mi sa>>.

Faccia d'angelo: <<Siamo amici, dài, abbastanza. "Amici" è anche una parola grande...>>.

Ma neanche alla scuola dell'infanzia si nega l'evidenza così! Facevano prima a dire: "Abbiamo avuto un flirt, nulla di serio", anziché nascondersi dietro il sesso degli angeli. Maria ha stuzzicato la Confusa per saperne qualcosa in più, pur consapevole che con lei tutto si complica sempre: <<Non sei convinta tu>>.   <<Io? No, no. Siamo amici, amici, amici. No vabbe', premetto che lui è single.>>

Maria si è accorta che Occhioni dolci rideva e ha cercato di capire perché. La sua risposta è stata altrettanto vaga: <<Rido perché la conosco bene e mi fa ridere>>. Occhioni dolci, da che pulpito! Pure lei ha una situazione sentimentale... che è tutta un programma: ha fatto più stragi di cuori lei che De Martino a torso nudo!

Maria, intanto, tornava alla carica con la Confusa: <<È stato cattivo?>>.  <<Molto.>>   <<Che le hai fatto?>>    Faccia d'angelo era tra due fuochi: <<Non dico niente, Maria. Adesso parla lei, se deve. Io non ho fatto niente, giuro>>.   <<Quindi siete amici da lontano?>>   <<Siamo amici e basta>>.    <<Amici, esatto>>.  A volte veniva proprio da pensare che questo programma, di amici, avesse solo il titolo.     

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