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Erano passati alcuni giorni da quando HoSeok aveva distrutto il suo telefono per colpa di quello stalker impazzito. Era giunto il momento di acquistarne uno nuovo e ovviamente era necessario cambiare numero, se non desiderava avere altri inconvenienti con sconosciuti pervertiti.
Erano le nove del mattino e HoSeok si era appena risvegliato dalla sbronza della notte scorsa.

Erano un po' di giorni che andava a ubriacarsi di notte in certi club insoliti.
Era distrutto e pensava di rallegrarsi con del buon e vecchio alcohol.
Non sapeva però, che così facendo, si procurava solo del male.

Guardò fuori dalla finestra: le goccie di pioggia picchiettavano il vetro, creando un suono rilassante.
Le nuvole grigie oscuravano il cielo e rendevano quella giornata ancora più triste e cupa.
Si stropicciò gli occhi sempre assonnati,
e dopo essersi stiracchiato si alzò, e aprì l'armadio. Si infilò la prima camicia che trovò, indossò i pantaloni della notte scorsa, mise le scarpe e prese il portafoglio, le chiavi e uscì di casa.
Scese le scale che collegavano la casa al giardino, oltrepassando il vecchio cancelletto arrugginito.

Iniziò a passeggiare mentre la piogga gli ricadeva sui capelli ormai bagnati, alcuni ciuffi gli si attaccavano sulla fronte da cui fuoriuscivano continue goccie che gli rigavano il viso e ricadevano sulle labbra fini.
I suoi occhi erano incorniciati da folte ciglia brune imperlate di acqua, rendendololi particolarmente luminosi.

Ma anche se così luminosi, I suoi occhi erano spenti e privi di vita. Il negozio di tecnologia si trovava a pochi passi da li, in un viottolo di paese. L'unico del paese.

Non era molto grande, c'era molta aria condizionata quasi da far rabbrividire,
la musica dalle casse risuonava in tutto il negozio. C'erano poi quattro tavoli distanziati in egual misura, su cui erano esposti vari dispositivi.
Superati i quattro tavoli, vi era un piccolo banco, la cassa probabilmente, e dietro si trovavano cinque ragazzi con una maglietta blu e un'etichetta con il nome.
Jung HoSeok si avvicinò a questi

"Desidera?"
"Si, ehm, ...Un iPhone 7 grazie"
"Subito"
Il ragazzo dalla maglietta blu si accucciò sotto al banco ed estrasse una scatolina rettangolare con su scritto "IPhone 7" in caratteri argento.

"Desiderate anche la sim?"
"Sì grazie"
"Questo è il tuo primo telefono?"
"Sì" mentì "Necessito di un nuov- di un numero" rise cercando di prendere giocosa la situazione.

"Certamente"
Il ragazzo fece una smorfia e iniziò a scrivere al suo computer.

"Scusi, lei è?"

"Jung HoSeok"

"OK, perfetto...ecco a lei"
disse il ragazzo consegnando la scatolina a HoSeok.

"Quanto le devo?"

"Fanno 956793.29 Won!"

HoSeok rovistò nel portafoglio
"Pago con la carta"

"Come preferisce"
"Ecco a lei lo scontrino e arrivederla"

"Grazie, altrettanto"

HoSeok se ne stava per uscire, quando notò una figura nera incappucciata che lo spiava nascosto tra i quattro tavoli.

La curiosità si fece forte e per un attimo volle andare a vedere che cosa avesse tanto da guardare quello strano tipo.
Poi decise di lasciar perdere, e si diresse verso l'uscita.
Voltò il capo per vedere se quello lo stava ancora fissando, ma con sua grande sorpresa, era sparito.

Dopo aver aquistato il nuovo telefono, e cambiato il numero, decise di cambiare anche vita.
In questo modo quel terribile sconosciuto non avrebbe in alcun modo interferito nella sua schifo di vita.