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Forse però il piccolo V che aveva ucciso anni fa, aveva ragione.
Lui era solo uno stupido orfanello in cerca di qualcosa o qualcuno che potesse sfruttare per dimenticare il passato.
Nessuno scoprì mai che fu lui il colpevole, e ancora la polizia coreana lo stava cercando.

Non aveva più paura ormai.
Nessuno sarebbe piu arrivato a lui, altrimenti lo avrebbero fatto già molti anni fa.

In ogni caso, ripensò a V.
Lo aveva sempre in mente, d'altronde, come scordarlo?

HoSeok sapeva una cosa su di lui.
Sapeva che V non era il suo vero nome.
Quello era un soprannome che si era dato per nascondersi da chi lo cercava, e HoSeok lo sapeva.
La cosa che non ha mai saputo, è il suo vero nome.
Rimpianse per non averglielo mai chiesto, ma anche pur essendo piu grande di lui, aveva paura di fare sempre la mossa sbagliata.

Ormai il passato è passato pensò.

Detto questo, soffiò sulla scatolina spazzando via gli aloni di polvere.
Alcuni colpi di tosse vennero spontanei.
La aprì con delicatezza.
Il manico era sempre li, ben mantenuto.

Appena lo mise in mano gli passò davanti agli occhi il giorno dell'omicidio in un fottuto secondo.
Ma ogni dettaglio era ben evidente.

In quel momento perse un battito, ma decise di andare fino in fondo;
Così mise il manico in tasca, richiuse la scatola che ripose nel cassetto e poi spinse questo all'interno della tavola.
Sgusciò fuori da letto e si sedette su di esso.

Osservò a lungo quel manico, poi distolse di scatto lo sguardo.
Non aveva tutto il tempo per salvare il suo Daddy.