Capitolo 15 - La Gang Pt. 2

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James

Era chiaro che a compiere quel massacro non era stata una banda rivale, solo che non potevo andare da Myers a dirgli " Guardi, è stato un vampiro millenario e voi lo conoscete come Albert Turner " anche se iniziavo ad avere dei dubbi sulla sua colpevolezza riguardo questa gang.

Turner, da come avevamo già visto negli altri omicidi, lavorava in modo molto più sicuro e soprattutto si basava sul nostro passato in comune.

« James dobbiamo andare da Mike » una pacca sulla schiena da parte di Scott riportò la mia mente "sulla terra".

« Si... Stavo solo pensando a chi può aver fatto tutto questo». Lui mi guardò come per dire « Ma sei matto??!! ».

« È ovvio, noi due sappiamo chi è stato, dai su andiamo! » e iniziò a camminare.

Intanto notai Myers che parlava con Lauren. Mi chiesi di cosa stessero parlando. Mi sforzai di non pensarci e ricominciai a camminare verso Scott, lasciando comunque il dubbio lavorare nella mia testa.

« Ehi ragazzi! Come state? Oggi è una bellissima giornata! » ci disse Mike appena ci vide, mentre gustava un panino marmellata e burro d'arachidi.

Io mi accovacciai per vedere meglio uno dei corpi, notai subito che su certe parti del corpo di uno dei cadaveri  il coltello era stato usato   solo ed evidentemente per depistare la polizia.

La conferma di questa mia intuizione mi venne data qualche secondo dopo da Mike, che mi aveva visto guardare con interesse la scena del crimine.

Poi Mike si allontanò sentendo che un altro coroner lo stava chiamando.

Guardai Scott e lui sembrò capire perfettamente quello a cui stavo pensando.

« Lo sapevo che centrava qualcosa con i nostri omicidi » mi disse infine, io invece mi alzai facendogli segno di stare zitto.

« Shh.., non possiamo permettere all'FBI di prenderci questo caso o almeno non ancora »
Lui sembrò titubante e mi rispose senza pensarci troppo: «Non lo so James, stiamo parlando di un caso federale, potremmo finire nei guai ». Lo guardai fisso negli occhi, lo conoscevo troppo bene e sapevo che quello che stavo per dirgli, lo avrebbe fatto decidere in modo definitivo.

« Quando mai tu non ami metterti nei guai? », lo guardai con aria divertita, al che lui ci pensò un secondo.

« Si hai ragione, facciamolo! Ma prima dobbiamo prepararci a dire la stessa cosa al Detective Myers ». Ormai era entrato nella parte del poliziotto ribelle ed io in queste occasioni mi sentivo più vivo.

« Giusto! È chiaro che dirgli che non sappiamo nulla non servirà a niente, dobbiamo agire il prima possibile e parlare con Turner prima di lui. Non possiamo manomettere le prove, ma questo non significa che non possiamo risolvere il caso ». Scott  non rispose, ma  annuì solo con la testa per  non attirare l'attenzione.

Se c'era una cosa di cui ero sicuro,  era che volevo parlare con Turner da solo, da vampiro a vampiro; non potevo permettere che il nostro mondo venisse scoperto, nemmeno dal mio miglior amico.

Così cercando una scusa per potermene andare,  tirai fuori il cellulare dalla tasca, facendo finta di scrivere un messaggio e dicendo a Scott che forse conoscevo chi ci poteva aiutare.

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