Erano le 7 del mattino, un orario disumano per moltissime persone, non tanto per alzarsi, a quell'ora la maggior parte delle persone erano già in piedi per andare a lavoro, ma era decisamente un orario per andare a correre da indurre in qualunque persona desideri di morte.
Io stessa, che mi trovavo in quel momento a battere i piedi ripetutamente ad un ritmo costante, che andava in sincrono con il mio respiro sull'asfalto del viale che conduceva a quello che tutto in città definiscono "lo strapiombo", ovvero una scogliera a ridosso del mare, mi domandavo ma chi me lo avesse fatto fare di alzarmi dal mio caldo e dolce letto, anzi mi chiedevo come fossi riuscita a cambiarmi e a trovarmi lì!
Avevo praticamente un buco nero circa il mio risveglio, tipico del rincoglionimento mattutino, così continuavo a procedere lungo il mio percorso, maledicendo la mia nuova abitudine, ormai consolidata, di distruggere le mie gambe e soprattutto il mio sonno per 45 minuti ogni mattina.
Era iniziato tutto esattamente un anno fa.
I primi tempi a Londra non dormivo bene, mi capitava spesso di trovarmi già sveglia alle 5 a rimuginare su cosa fosse andato storto, su come potessi migliorare, su come riprendere in mano la mia vita o ancora peggio chiedendomi cosa stesse facendo lui.
Una di quelle mattine di autoflagellazione, ripensai ad una conversazione avuta con dei ragazzi dell'università che avevo conosciuto in merito agli sport praticati. Uno di loro mi disse che per lui andare a correre era una manna dal cielo, aiutava a scacciare qualunque pensiero e riusciva poi a tornare a casa con la mente sgombera. Quindi quella mattina decisi di testare la sua teoria, dal momento che non avevo nulla da perdere, se non altre 2-3 ore insonni a fissare il soffitto. Così infilai le mie scarpe da ginnastica e cominciai a correre per il campus universitario e... funzionò! All'inizio non riuscivo a correre più di 20 minuti di seguito, ma pian piano acquisivo maggiore resistenza, e il fatto che per una volta dopo mesi riuscissi a far tabula rasa dai pensieri sgraditi mi spinse a continuare ogni giorno.
Quindi eccomi qui, che nonostante le difficoltà del risveglio, mi focalizzavo sul mio respiro e trovavo il mio Nirvana personale, dove l'unica autorizzata ad entrare ero io ed in cui accoglievo me stessa e tutto ciò che ero.
Passo dopo passo giunsi finalmente all'inizio dello Strapiombo e cominciai a rallentare l'andatura fino a fermarmi del tutto. Ripresi fiato mentre osservavo lo stupendo panorama che si presentava davanti a me: il mare di prima mattina punteggiato da delicate tonalità di rosso, frutto dei primi raggi del sole che stavano facendo capolino al di là di esso.
Mi inebriai dell'odore di salsedine ad ogni respiro che inalavo e chiusi gli occhi per bearmi di queste sensazioni così familiari, ma che allo stesso tempo avevano un nuovo sapore. Si, questa non era di certo Londra! Non sentivo l'odore dei pini del campus in cui correvo di solito ogni mattina, non c'era quella classica foschia, che per quanto a molti mettesse malinconia, a me riusciva a infondere una certa quiete, ma si trattava comunque di un luogo a cui mi ero molto legata ed in cui custodivo stupendi ricordi che sapevano strapparmi un sorriso, e non solo cose da dimenticare.
Sollevai nuovamente le palpebre per godermi ancora la vista ed iniziai a far vagare lo sguardo tutt'intorno, per poter reimprimere nella mia mente l'immagine di quel posto; e fu in quel momento che lo scorsi.
Seduto su una delle rocce alla mia destra, fortunatamente abbastanza lontano da me, rividi dopo più di un anno quella massa di capelli ricci indomabili che per tante sere avevo accarezzato, quel corpo che mi aveva scaldato nelle gelide notti di febbraio, quelle braccia che mi avevano aiutata per tante volte ad issarmi sul tetto di casa sua... rividi semplicemente lui... Luke.
Era intento a guardare il panorama davanti a sé mentre fumava una sigaretta, quindi non fece caso alla mia presenza e io fui profondamente grata della cosa, perché per un attimo il mio cuore saltò un battito.
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RICOMINCIAMO DA NOI (VOL.2 - COMPLETATA)
ChickLitE' ormai passato un anno dalla partenza di Ollie e molte cose sono successe nel frattempo. Ollie e Luke non sono più quelli di prima... la loro brusca rottura li ha cambiati chi per un verso chi per un altro. Lei ormai ha imparato ad accettare se st...