Capitolo 17

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Atterriamo in un punto dove nessuno ci vede, dove nessuno si immaginerebbe la nostra presenza. Le mie gambe tremano, come la mano che stringo tra le mani ma... Di chi è la mano? Sposto lo sguardo vedendo la mano di Tony stretta alla mia. Sorrido e per un momento, sento di essere felice.

"Sei meglio di me, piccola. Sei come un leader." Sorride.

"Lo prendo come un complimento."

Lui ammicca. Poi però io vado per la mia strada e lui per la sua. Scott mi segue, guardandomi alle spalle.

"Ehi, leader."

Io rido e mi giro a guardarlo.

"Guarda là." Dice Scott indicando un punto ben preciso.

In cielo, a pochi metri da noi, c'è una navicella gigantesca. La fisso un po' intimorita. Ma proprio in quel momento esce qualcuno. Strizzo gli occhi per capire chi può essere ma... Oh mio Dio.

Lucas.

Rimango un'attimo spiazzata. Ma come può essere? Pensavo fosse morto nell'incidente dell'edificio a New York. L'Hydra aveva progettato tutto, ecco il mio punto debole.

"Gaia! Ma che sorpresa vederti!" Ride.

"Sai chi sono?"

"L'ho sempre saputo. Ed ero innamorato di te." Sorride.

"Non ascoltarlo." Dicono Clint e Tony arrivando alle mie spalle.

"Beh, dovevi pensarci prima. Non sei nessuno per me." Non provo niente in questo momento, sento solo che vorrei sparire e ritornare alla normalità.

"Questo mi fa male, Gaia. Cosa pensi di fare adesso?" Domanda.

Io mi volto verso gli altri che mi stanno guardando intensamente. Tony mi guarda dritta negli occhi e questo mi trasmette tutta l'energia che mi serve. Ritorno con lo sguardo su Lucas che aspetta ancora una risposta.

"Ucciderti." Dico con un sorriso sghembo.

"Non hai le forze e la volontà di uccidermi. Ti conosco troppo bene."

"Allora conosci la Gaia di una volta. Adesso sono diversa sai, ho imparato tante cose."

"Oh... Che profonda."

"Che strano, la prima volta che ci parliamo sarà anche l'ultima."

Sento qualcuno che si trattiene dalle risate così mi volto trovando Tony che ridacchia tra se.

"Continua così, il tuo sarcasmo è fantastico."

Io rido ma nel momento che mi giro un proiettile mi sfiora la spalla. Allora vogliono la guerra.

Che guerra sia.

Inizio a correre verso quella specie di navicella e spicco il volo per arrivare ad essa.

Posso anche volare... Fico.

Sento l'adrenalina in circolo nel mio corpo e sento che se non lo uccido io, non riuscirà nessuno.

Me lo trovo a pochi centimetri da me, mentre gli altri stanno combattendo con dei mutanti credo. Sono giganti con delle facce deformi e più di quattro arti per ogni corpo.

"Mi dispiace per quello che sta succedendo. Credo che, se mi lasci vincere e prendere tutto quello che avete, potremmo avere una storia. Io e te. Immagina."

"Non immagino un cazzo. Sei rimasto ad una Gaia senza palle. Adesso ce ne ho di più di te."

"Ah. La metti così eh? Tony o Clint? Ti sei decisa?"

"Senti bambino, non so quanti neuroni hai dentro quella testa. Ma sappi che far parte di una squadra non vuol dire essere famosi no. Vuol dire sacrificarsi per gli altri e sapere che potresti morire. E io sono pronta grazie a loro due. Mi hanno insegnato ad essere leale, ad usare i miei poteri, ad aiutare gli altri. L'Hydra cosa ti ha insegnato? A uccidere e ad essere codardi, giusto?"

Lui rimane a guardarmi e subito mi salta addosso con tutta la rabbia che ha. Combattiamo fino allo sfinimento. Riesco a sferrare un calcio destro sui suoi gioielli. Ho guadagnato circa due minuti. Mi volto per vedere gli altri e se la stanno tutti cavando.

Ma poi sento un dolore lacinante alla pancia e... sangue.

|COME WHAT MAY| Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora