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Le ultime settimane di scuola passarono in fretta e la mia relazione con Jerome andava avanti, nel frattempo l'avevo detto a Pepper e la sua reazione era stata epica.

"Cosa?! Ma come?! Ma quando?! Perché?!"
Avevo riso così forte che mi erano uscite le lacrime.
"Non ci posso credere tu e Valeska insieme! Wow..."

Ma oggi era il giorno in cui tutto sarebbe finito, il giorno del diploma.
Avrei lasciato Gotham per fare la giornalista e avere un po' d'esperienza.

"Harleen" Mi richiama mio zio.
Stavo indossando la classica tuta per il diploma (una tradizione in America)
"Arrivo" Dico.
Quando entro in salotto lo guardo, sembra molto orgoglioso.
"Sei felice?" Gli chiedo.
"E triste allo stesso tempo" Risponde sconsolato.
"Perché?"
Sospira.
"Sei cresciuta molto da quando sei ritornata a Gotham e ora che sei grande e vuoi andartene..."
"Ti mancherò?"
"Più di ogni altra cosa, però non voglio essere uno di quelli che tappa le ali alle sue figlie.
Tu per me sei come una figlia Harleen"
Sorrido felice, anche lui mi ricorda molto mio padre.

"Quindi...." fruga nelle sue tasche.
Cosa?
"...Ho pensato che visto che volevi avere un po' d'esperienza come giornalista.."
Tira fuori un biglietto e me lo porge.
"Londra potrebbe essere un nuovo posto dove iniziare"

Guardo il biglietto.
È un biglietto per Londra, sola andata, niente ritorno.
E ci sono dei documenti...
"È un biglietto per Londra, ti ho affittato una casa che era a metà prezzo, non dovrai pagare l'affitto per due mesi e lì c'è una raccomandazione per la direttrice di uno dei più importanti giornali di Londra, nonché mia amica"
Tutto questo è bellissimo e improvviso.
Avevo pensato di lasciare Gotham ma di certo non mi aspettavo che mio zio sarebbe stato a mia disposizione.

Inizio a fare i salti di gioia per tutta la casa.
"Si! Si! Si!"
Mio zio se la ride con gusto.
"Va bene terremoto ma ora andiamo, qualcuno ha un diploma da prendere"
Sorrido così tanto che mi fa male la faccia.

"Andrai via quindi?" Dice con voce distratta Pepper.
"Si.."
Siamo su un palchetto con tutti gli studenti, Jerome è abbastanza distante da me e Claire va a sedersi accanto a lui.
Mi limito a stringere i pugni se non voglio farla nera di botte.

"Sai cosa ne penso, divertiti Harl, e vivi la tua vita.
Quando tornerai a Gotham io ci sarò"
Le sorrido apertamente anche se triste, Pepper è stata la mia prima amica e tutt'ora è la mia migliore amica.

"E adesso chiamiamo.." Legge il preside della scuola sul suo foglio.
"Harleen Quinzel"
Tutti applaudono e io sempre sorridendo prendo il mio diploma.

Dopo la cerimonia sto parlando con Ivy quando Jerome arriva davanti a me.
"Ehi devo parlarti, ti spiace se te la rubo Pepper?"
Pepper fa uno sguardo offeso ma poi annuisce e Jerome mi prende per il braccio.
"Ma dove mi stai portando?" Dico tra le risate.
Alla fine arriviamo in una zona abbandonata vicino alla scuola, all'improvviso non vedo più nulla.

"Jerome leva le tue mani dalla mia faccia" Strillo indispettita.
"Conta fino a tre"
"Smet-"
"Conta!" Dice un pó più forte, sempre ridendo faccio ciò che dice.
Quando dico 'tre' apro gli occhi e vedo Jerome con una scatolina.
Me la porge e io spero che non sia un anello di matrimonio.

Apro la scatolina e ci trovo dentro una collana d'oro.

Let me love you

"Ti piace?" Sento che dice.
Io continuo a fissare la collana tra le mie mani ipnotizzata.
"Allora?"
"C-Cosa?" Realizzo dopo.
"Si si! È stupenda...." Dico felice.
"Sicura?" Chiede dubbioso, crede che io stia mentendo? Non sono mai stata più felice di così.
"Si, me la metti?" Annuisce e da dietro me la mette.
Abbasso gli occhi sul mio collo per rivedere ancora quella bellissima frase dedicata a me.

"Ti sta benissimo" Dice guardandomi
"Jerome non dovevi.
Ti sarà costata una fortuna e-"
Mi da un candido bacio sulle labbra che mi fa zittire.
"Devo dirti una cosa" Gli dico dopo che quel magico momento finisce.

"Che cosa?"
"Io..."
Sei una codarda e basta, prendi coraggio e diglielo!
"Cosa?" Ripete.
"Parto per Londra"
Perché l'hai fatto?! Andava tutto così bene...

Sgrana gli occhi ma poi si ricompone.
"Sul serio?"
Annuisco, non ho il coraggio di guardarlo negli occhi ma per la milionesima volta lui mi alza il mento con due dita.
"Sul serio?" Ripete.
"Si" la mia voce è ferma e chiara.

Lascia il mio mento brusco.
"Bene" Dice prima di iniziare a camminare verso la scuola.
"Aspetta dove vai?"
"A casa" Mi risponde da lontano.
Lo seguo veloce.

"Sei arrabbiato?"
"Io arrabbiato? Nah, sono in ottimo stato non vedi? Dopotutto è normale che la tua ragazza ti pianti in asso così"
"Piantarti in asso?! Guardati intorno Jerome sei tu che te ne stai andando senza avere il coraggio di parlarmi come un vero uomo!" Strillo stavolta.

Lui si blocca di colpo con me qualche metro indietro, si gira e vedo la sua faccia arrabbiata.
"Cosa hai detto?"
"Che sei un senza palle!" Gli urlo senza pietà.

Lo vedo avvicinarsi a me sempre più velocemente, non riesco nemmeno a indietreggiare che un dolore alla schiena mi investe.

Quando riapro velocemente gli occhi Jerome mi stende le braccia sopra la testa.
Mi ha sbattuta a un albero.
Si avvicina pericolosamente al mio viso.
"Coraggio zuccherino ripetilo"
Dice calmo.
Non mi aveva mai chiamato zuccherino ma non posso dimostrare di avere paura, non ora.

"Sei...un senza palle"
La mia voce stavolta esce incerta tanto da far pena anche a me.
Lascia un bacio a stampo sulle mie labbra e poi si stacca lasciandomi le braccia.

"Sai una cosa? Hai proprio ragione.
Allora perché stai con me eh? Anzi non rispondermi vattene a lavorare come giornalista in qualche bella città senza maniaci bipolari!"
Dice andandosene.
"Stai sicuro che lo farò!" Gli urlo di rimando.


-Quando presi quell'aereo per andare a Londra, tutte le mie emozioni furono cancellate.
Volevo dimenticare Jerome ma non avrei mai dimenticato la parte positiva del mio passato, quindi sapevo che Ivy e Jim sarebbero stati parte del mio cuore.
Per sempre-

Revisionato✔️

Sweet Dreams(Harley× Jerome)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora