{Sette} Roger Rabbit

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"I'm trying to keep you from going insane.
Ain't that the way of this whole damn thing?
Oh,trying to be something, more
Nobody's gonna love you if you can't display a way to capture this."

Mike si svegliò con uno dei peggior mal di testa che avesse mai avuto.
Usò tutte le sue forze per allungare la mano al cellulare e spegnere la sveglia che sarebbe dovuta suonare mezz'ora più tardi, prima di mandare un semplice messaggio al fratello che dormiva ancora nella stanza accanto.
<<Non provare a svegliarmi o qualcosa di simile. Muoio di mal di testa, a scuola non ci vado oggi.>>
E tanto per sicurezza scrisse un altro messaggio per chiarire i concetti importanti.
<<Se fai una qualsiasi cosa che mi porta a svegliarmi giuro che ti butto fuori di casa dato che l'affito lo pago io.>>

Ecco, ora la questione era abbastanza chiara.

In quel momento si maledisse per la sua stupidità della sera prima.
Era uscito per restare un po' da solo quando gli erano arrivati i seguenti messaggi dai suoi genitori:
Padre:<<Mike, abbiamo versato nei tuoi conti i soldi per l'affitto eccetera anche questo mese>>
Padre:<<Ti prego, torna a casa. Abbiamo paura che restando con quel frocio di tuo fratello ti farà qualcosa. Siamo preoccupati per te, dovresti lasciarlo stare cone abbiamo fatto noi e tornare dalla tua vera famiglia. Ricorda che ti vogliamo bene.>>

E a leggere tutto ciò non ci aveva più visto.
Si era comprato da bere con la tessera sanitaria di suo fratello e si era abbandonato ad ubriacarsi su una poltrona.
Gli volevano bene? Be', lui non ci credeva. E pensare che era sempre stato Vic il loro figlio preferito finchè non gli aveva praticamente urlato contro la propria sessualità. Quei genitori per loro due non c'erano mai stati, infatti si erano sempre considerati uno la famiglia dell'altro e Mike non riusciva a sopportare il fatto che quei due estranei parlassero in quel modo di suo fratello solo perchè aveva avuto il coraggio di confessare quel che in realtà era.
E a quale fine poi? Era stato disconosciuto dai suoi genitori e se n'era andato di casa per vivere in un appartamento in affitto pagato dai soldi che quei due versavano sul conto bancario del fratello minore ogni mese.

Ma almeno Vic pra era sereno con sè stesso e chi era accanto a lui.
Mike invece lo nascondeva bene, ma non lo era per nulla.
Si sentiva tirato in causa dato che, doveva ammetterlo, non era proprio etero al 100% neanche lui, ma non poteva ammetterlo perchè sentiva il peso delle conseguenze sulle sue spalle.
Sapeva che i suoi genitori avrebbero tagliato i contatti anche con lui e quindi il peso delle spese sarebbe stato tutto su Vic dato che il maggiore era troppo ostinato per far lavorare Mike prima dei 18 anni.

Due anni. Ce l'avrebbe fatta.
Era ciò che si ripeteva sempre, ma a volte capitava che, travolto dai fatti si ritrovava con la sola compagnia fi una bottiglia di alcool su qualche panchina, fino al punto di riconoscere a malapena la strada di casa.
Il problema è che quella sera aveva pure iniziato a piovere, e a quanto pare pioggia gelida+alcool a stomaco vuoto+vento+canotta e pantaloni strappati = peggior doposbornia mai avuto + potenziale polmonite.
Ed ecco a voi una delle peggiori equazioni che si era mai trovato davanti.

Mike si svegliò per la seconda volta, ma il mal di testa non era ancora passato.
Prese la coperta e si trascinò sul divano, collassandoci sopra ed accendendo la TV dopo essersi poggiato in testa la prima busta di spinaci surgelati che aveva trovato in freezer.
Quindi le verdure servivano a qualcosa.

Si decise a guardare il telefono notando.... una trentina di messaggi?

Il primo era da suo fratello che lo mandava gentilmente a quel paese dopo avergli riferito cheavrebbe giustificato la sua assenza ai suoi amici.

I paint the world in grey {Kellic} + {Perrentes}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora