{Diciotto} The boy who could fly

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"If you were gonna leave this world how could it be without me?
Now it's all over my tongue and still it has no taste
'Cause without you there is no me
There's no me at all
Sometimes love dies like a dog"

Il telefono gli sfuggì dalla mano, scontrandosi violentemente contro il pavimento freddo mentre il suono di vetri rotti rieccheggiava ancora dal microfono.

"La nostra vita è qualcosa di sorprendente, no?
È capace di stupirci, coglierci sempre impreparati e travolgerci come un treno in corsa."

Sapeva perfettamente cos'era successo.

"Questo è il motivo per cui non ci annoia, il motivo per cui desideriamo scoprire i segreti di ogni domani..... "

Non si curò di nulla, saltando sul motorino e gettandosi in strada.

"Peccato che in molte persone restino schiacciate da codesto treno."

Luci rosse gli lampeggiavano negli occhi, i quali però vedevano solo un mare di schegge, uno specchietto in frantumi, un cellulare a terra.

"Aspettati l'inaspettato."

Superò la distesa di schegge, circondate da quelle barricate gialle e auto della polizia ora stampate in modo permanente nella sua testa, senza degnare di uno sguardo all'auto a pezzi contro la parete. Ciò che non avrebbe mai dimenticato era il motorino a terra.

"Cresciamo sentendo detti del genere ronzarci nelle orecchie talmente spesso che finiscono per perdere significato, finchè non vengono gettati nel retro della mente, insieme a sogni abbandonati e scelte mai prese."

Non gli importò dell'auto che lo stava investendo o della ragazza che spinse a terra nella sua frenetica corsa oltre le porte in vetro; l'unica cosa di cui si curò fu l'ambulanza appena arrivata nel parcheggio.

"Magari ce li dimentichiamo, ma non verranno mai cancellati del tutto, perchè, inconsciamente, sappiamo di trovarci di fronte ad avvisi importanti, forgiati per metterci in guardia."

Lo vide

"Su cosa, starà ad ognuno di noi scoprirlo"

Poi tutto si fece sfocato.

"Intanto loro rimangono lì, in attesa che sia il corso della tua vita a riportarli a galla."

Si schiarì la vista dalle lacrime, e in un attimo era al suo fianco, urlando disperatamente quel nome che aveva imparato ad amare, cercando di catturare il flebile scintillio del suo sguardo.

"Eppure ormai abbiamo tutti smesso di ascoltare, mentre abbiamo cominciato a dare tutto per scontato, dimenticandoci i detti dei nonni, le morali nelle favole."

Seppe di esser stato riconosciuto.
Tra loro non c'era bisogno di parole. Le parole sono destinate a soccombere a coloro in grado di capirsi coi soli sguardi.

"Ora siamo tutti pieni di oggetti, eppure siamo anche più vuoti che mai."

Un ultimo sorriso stanco, che pareva cercare di legare la vita a quel corpo distrutto.

"Rimpiangiamo la spensieratezza di quand'eravamo bambini, perchè ci siamo da lungo scordati come raggiungerla".

Ma in quel momento le mani sulle sue spalle si fecero più reali, e lo costrinsero a stare in disparte mentre il ragazzo insanguinato veniva portato via da lui.

"Viviamo su montagne russe, eppure siamo convinti di sapere sempre come finiranno le cose."

Si accese una piccola luce sopra le porte.
Sala operatoria in uso.

"Guardiamo le vite altrui, proggrammiamo il nostro futuro giorno dopo giorno, ora dopo ora."

Minuti, ore, secondi, ore.
O forse minuti?
Passi? Arrivava qualcuno?
Voci? Erano i loro amici?
Visi? Conosciuti?
Tic, toc, tic, toc.
Probabilmente ore.

"Ed è così che ci dimentichiamo di aspettarci l'inaspettato."

Sala operatoria fuori uso.

"Ci dimentichiamo di come le cose non vadano sempre come da programma".

Le porte si aprirono.
Avrebbe dovuto alzarsi.
Peccato che non si era mai seduto.

"In questa società frenetica abbiamo dimenticato come apprezzare le cose"

Le parole furono tante, ma a lui ne bastarono poche.

"Come apprezzare i momenti"

Nove parole di un medico, uno sconosciuto, che non modificarono nulla, ma che cambiarono tutto.

"Come apprezzare le persone"

-Cesar Antonio Perry Soto-

"Però c'è ancora una cosa che riusciamo a cogliere."

Tony?

"Cioè la mancanza di esse."

-Ora del decesso 15:37-





AHAHAHAHAHAHAHAH
Come auto spezzarsi il cuore in un capitolo, tutorial made by me.

So che mi odiate

(Però amo come è uscito, finalmente un capitolo scritto decentementeh)

I paint the world in grey {Kellic} + {Perrentes}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora