CAPITOLO 8

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Sabato mattina Chris andò a prenderla a casa accompagnato dalla madre.

-Ciao!- lo salutò lei appena varcó la soglia della porta di casa.

-Ciao bellissima!- disse dandole un bacio sulla guancia- dov'è la tua valigia?

-È in camera mia.

-Ti aiuto a portarla.

I due salirono al piano superiore mentre le madri si stavano accordando . Chris prese la valigia e la caricò nel baule dell'auto. I due ragazzi tornarono in casa dove le loro madri si stavano accordando.

-Buon viaggio ragazzi e divertitevi- disse Alice.

I ragazzi la salutarono e salirono sui sedili posteriori della macchina. La signora Ravasi li accompagnò fino alla stazione. I ragazzi salirono sul treno, misero i loro bagagli sui portapacchi e si sedettero.Il loro vagone era completamente vuoto. Alessia buttò le braccia al collo di Christian- Finalmente siamo soli!

-Solo noi due per i prossimi giorni-disse lui e le diede un lungo bacio.

-Sembra un sogno- disse Alessia sorridendo.

-E invece è la realtà.

Lei gli diede un bacio a stampo e poi si girò verso il finestrino per guardare il paesaggio che passava velocemente. Il viaggio durò circa due ore. Il vagone ormai si era riempito. Chris si alzò e tolse i bagagli dai portapacchi.

-Siamo arrivati, guarda laggiù c'è il mare- le fece notare lui.

Alessia alzandosi guardò nella direzione indicatagli da Chris. Il mare era calmo, di un blu brillante illuminato dai raggi del sole di mezzogiorno.

-Stupendo- disse Alessia. Era da tanto che non andava in vacanza, non vedeva l'ora di andare in spiaggia.

Quando il treno si fermò i due ragazzi scesero. Lì c'era lo zio di Chris che li aspettava.

-Ciao ragazzi!- li salutò lui.

Christian andò verso di lui- Ciao! Tutto bene? Lei è Alessia, Ale lui è Federico, mio zio

-Ciao- lo salutò la ragazza sorridendo. Voleva fare una buona impressionecon lui.

-Ero convinto che venisse anche Sofia con voi.

-Lei è rimasta a casa con la mamma.

-Ho capito, andiamo a casa i tuoi cugini vi stanno aspettando con impazienza.

Appena scesero dall'auto dello zio furono accolti da tre ragazzi che avevano più o meno la loro età.

-Ciao Chris!- disse Jacopo dandogli delle pacche sulla schiena. Jacopo e Christian avevano la stesse età e, nonostante non si vedessero spesso, si volevano bene come fratelli.

-Chi è questo splendore di ragazza che ti sei portato con te?- chiese Michele. Michele aveva 21 anni ed era molto popolare fra le ragazze, probabilmente per il bel fisico che aveva.

-Giù le mani, lei è mia!- disse Chris ridendo poi diede un bacio sulla guancia ad Alessia.

-Sono Alessia- si presentò lei.

-Ciao cugino, è un sacco che non ci vediamo!- disse Giada. Lei aveva 16 anni.

In quel momento arrivò anche la zia- Ragazzi, sarete stanchi per il viaggio: sistemate prima i vostri bagagli , poi quando siete pronti venite a tavola. Vi abbiamo preparato due letti uno in camera di Giada e uno in quella dei ragazzi- disse la zia.

Christian e Alessia si lanciarono un'occhiata preoccupata.

-Ma zio in realtà noi volevamo dormire in tenda- disse Chris.

-Perfetto allora metterò due tende una per te, Michele e Jacopo, mentre l'altra per Alessia e Giada- disse lo zio. Christian fu costretto ad accettare perché non poteva dire allo zio che in realtà voleva dormire da solo con Alessia. Più tardi Jacopo disse al cugino- Tranquillo Chris, Giada dormirà con noi e lasciamo l'altra tenda a te e Alessia. Mio padre non lo saprà.

-Grazie Jack! Sei sempre stato il mio cugino preferito.

Chris bussò alla porta della camera di Giada.

-Avanti!- dissero le ragazze. Quando vide che era Christian Giada disse-Va bene,vi lascio soli.

Quando lei uscì Christian abbracciò Alessia e le raccontò ciò che gli aveva detto prima Jacopo. Alessia fece un sorriso-Fantastico!

Christian avvicinò le sue labbra a quelle di Alessia. Si baciarono a lungo. Anna, la zia di Christian, passando dal corridoio li vide mentre si baciavano e si schiarì la voce per richiamare la loro attenzione. I due si staccarono immediatamente imbarazzati.

-Vi tengo d'occhio- disse la zia e poi se ne andò in bagno. Quando sentì la porta richiudersi Chris diede un'altro bacio veloce ad Alessia e le bisbigliò - Quando andremo in spiaggia possiamo darci tutti i baci che vogliamo, qui è meglio evitare- disse indicando la porta del bagno. Andiamo a fare un giro coi ragazzi? Vogliono portarci a prendere un gelato.

-Certo- disse Alessia facendo un sorriso. Chris senza pensarci le diede un bacio a stampo.

-Avevi detto che è meglio non baciarci qui- disse Alessia per prenderlo in giro.

-È colpa tua!

-Mia?

-Si perché sei troppo bella

Alessia arrossì e disse -Smettila di prendermi in giro.

-Sei troppo divertente- Le prese la mano e scesero le scale. Andarono in salotto dove gli altri ragazzi li stavano aspettando.

-Allora ci portate o no a prendere il gelato?- disse Christian

-Vi stavamo aspettando- disse Giada.

Li portarono ad una gelateria dove c'erano tantissimi gusti diversi. Dopo aver finito il gelato li portarono in spiaggia. Alessia si tolse le infradito di plastica verde e le prese in mano. La spiaggia era deserta.

-I turisti arriveranno fra un paio di settimane- disse Jacopo.

-Però l'acqua è abbastanza calda per fare il bagno di pomeriggio- disse Michele.

-Ora però non abbiamo i costumi- fece notare Alessia.

-Per oggi pensiamo a goderci la spiaggia: vedete quel palo laggiù?- disse Michele indicando l'asta di una bandiera. Gli altri si limitarono a fare dei cenni di assenso.

-Bene, chi arriva per ultimo questa sera deve sparecchiare la tavola!- disse Michele e senza aspettare una risposta partì di corsa. Christian prese Alessia per mano e iniziò a correre. Alessia pensava solo a muovere i piedi senza guardare dove stesse andando perché Chris correva più veloce di lei e la trascinava. Quando arrivarono al palo avevano tutti il fiatone per la corsa.

-Chi ha perso?- chiese Jacopo.

-Non lo so- rispose Michele.

-Siamo arrivati tutti assieme quindi la tavola la sparecchia papà perché se ci fosse stato anche lui avrebbe perso sicuramente- disse Giada. Tutti scoppiarono a ridere e si incamminarono verso casa.

La sera dopo aver cenato lo zio mostrò loro le due tende.

- In quella rossa dormono le ragazze in quella verde i ragazzi.- ordinò lui.

-Certo zio abbiamo capito.

-Io torno in casa, se avrete bisogno chiamatemi.

Appena se ne andò Christian si sistemò con Alessia nella tenda rossa, mentre i suoi cugini andarono in quella verde. I ragazzi erano stanchissimi perché al mattino si erano svegliati presto così, dopo qualche bacio, si addormentarono stretti l'una nelle braccia dell'altro.

I fall in love with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora