CAPITOLO 15

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Alessia stava dormendo tranquillamente quando la madre entrò nella sua stanza e la svegliò.

-Alessia, alzati e preparati che dobbiamo uscire

Alessia sbadigliò e disse -Dove dobbiamo andare?

-Sbrigati, lo scoprirai dopo- disse la madre e poi uscì dalla stanza. Alessia borbottando fece ciò che gli aveva ordinato la madre. Dopo essersi lavata la faccia andò in camera e aprì l'armadio. Prese dei vestiti comodi: un paio di leggings neri, una maglietta grigia e una felpa. Si pettinò i capelli castani e li legò poi andò in cucina dove sua madre stava preparando la colazione canticchiando. "Dove la trova tutta quell'allegria alle sette e mezza di domenica mattina?" si chiese Alessia. Si sedette e appoggiò la testa sul tavolo.

-Non essere così pigra Ale, sei bella e giovane dovresti essere più contenta di svegliarti presto la domenica. Alessia si limitò a sbuffare.

-Mangia, o ti verrà fame: il viaggio sarà piuttosto lungo- disse la madre mettendole davanti al volto una tazza di latte e dei biscotti al cioccolato.

-Che viaggio?- chiese Alessia confusa. La madre alzò le spalle sorridendo e poi uscì dalla stanza canticchiando.

-Mamma, di cosa stai parlando?- insistette Alessia. La ragazza sentì la porta del bagno chiudersi. Decise di fare colazione perché il suo stomaco stava brontolando. Stava mettendo la tazzina vuota nel lavandino quando sentì la porta suonare. Stava per andare a vedere chi fosse quando la madre la bloccò -Vado io ad aprire!

Alessia dalla cucina riconobbe la voce di Matteo che salutava sua madre. Alessia di malavoglia andò nell'ingresso per capire cosa stese succedendo.

-Ciao Alessia! Sei pronta per andare al lago?- chiese lui appena la vide.

-Ehm, si- disse la ragazza con scarso entusiasmo.

-Benissimo, allora salite in macchina- disse Matteo.

-Vado a prendere il cellulare e arrivo- disse Alessia. In realtà era una scusa per prendere tempo. Voleva pensare a come poter evitare di andare con loro. Andò in camera sua e si sedette sul letto a gambe incrociate. Rimase in quella posizione per alcuni minuti, ma non le venne nessuna idea. Sbuffando si rialzò, prese il telefono e uscì in giardino.

-Scusate se ci ho messo tanto, non lo trovavo- mentì lei. Salì sulla Peugeot grigia di Matteo e allacciò la cintura di sicurezza. Accese il telefono e mandò un messaggio a Christian: "Mi hanno incastrato, devo andare al largo con mia mamma e Matteo😞" poi mise gli auricolari e accese la musica. Riusciva sempre a tranquillizzarla. Dopo un paio di minuti Chris le rispose: "tranquilla vedrai che ti divertirai"

"io oggi avrei voluto uscire con te"

" Possiamo vederci stasera: ho la casa tutta per me :):)<3"

" certo, dopo chiedo il permesso a mia madre, le dico che vado da Greta"

"allora a sta sera. Divertiti amore"

Alessia si perse a guardare il panorama che cambiava. Quando scese dalla macchina camminò un po' in tondo per sgranchire le gambe. Si guardò intorno e vide un cartello con scritto Sirmione. Erano al Lago di Garda. Camminarono tutta mattina per il paese. Matteo iniziava a diventare sempre più simpatico ad Alessia. Quando venne l'ora di pranzo cercarono un posto per mangiare. Il ristorante era molto piccolo, così c'erano pochi clienti. Dopo pranzo tornarono alla macchina e andarono in un altro paese vicino. Lazise. Il paesino era circondato da alcune mura. Faceva caldo così Alessia tolse la felpa e la legò in vita. Presero un gelato in una gelateria vicino al lago. Alessia vide un negozietto e decise di entrare per curiosare, mentre la madre e Matteo andavano in un altro negozio lì vicino. Vide due braccialetti con un pendolo a forma di puzzle che si univano perfettamente e formavano la scritta T.V.B. D'impulso decise di comprarli. Li mise nella borsetta e uscì. Gli altri erano già fuori ad aspettarla. Il parcheggio scadeva così tornarono alla macchina. Erano tutti stanchi così decisero di andare a casa. Erano quasi arrivati quando Alessia chiese alla madre- Posso andare da Greta?

-Va bene, ti accompagniamo prima di andare a casa- disse la madre. Alessia sorrise e frugò nella borsa in cerca di un foglietto e una penna. Per fortuna nella sua borsa aveva di tutto. In bella grafia scrisse: anche se siamo diversi siamo perfetti insieme, perché un puzzle non si completa con pezzi tutti uguali. Ti amo Chris <3. E poi mise il bigliettino insieme al pacchettino con i braccialetti. L'accompagnarono fino a casa di Greta . Sua madre e Matteo aspettarono che lei suonasse al campanello ed entrasse in casa prima di andarsene. Alessia spiegò tutto a Greta, così dopo aver salutato l'amica andò da Christian. Quando aprì la porta lui l'abbraccio e la baciò. - Ciao amore, mi sei mancata- disse il ragazzo. Entrarono e richiusero la porta. Alessia sentì un profumino invitante.

-Sto preparando una cenetta coi fiocchi- spiegò lui-Vedrai, ti piacerà!

-Sicuramente, cosa prevede il menu?

-Pizza

Alessia rise e disse- Come sei romantico

-Non so cucinare altro che pasta o pizza- ammise Chris.

-Stavo scherzando, la pizza va benissimo. È il pensiero che conta- disse Alessia baciandolo.

-Almeno la tavola che ho preparato è perfetta, vieni a vedere- le prese la mano e la portò in cucina. La tavola aveva una tovaglia bianca, due piatti, le posate, i bicchieri trasparenti e aveva messo anche un piccolo vasetto con una rosa di plastica rossa. Alessia sorrise pensando che Chris fosse il ragazzo più dolce del mondo.

-La pizza è pronta, mangiamo?- propose lui.

-Certo

-Siediti, ci penso io. Oggi non devi fare niente.

-Ok

Mangiarono la pizza e poi andarono sul divano a guardare un film. Durante la pubblicità Chris le propose- Perché non ti fermi qui anche a dormire?

-Certo, chiamo mia mamma.

Provò a chiamarla, ma c'era la segreteria così le lasciò un messaggio: "Resto a dormire da Greta"

Rimasero sul divano abbracciati a guardare il film. Quando finì spensero la televisione. Alessia si ricordò solo in quel momento dei braccialetti così andò a prenderli. Quando Christian lesse il biglietto e vide i braccialetti diede un bacio ad Alessia.

-Ti amo- le disse. Si baciarono di nuovo a lungo. Poi si alzarono dal divano e andarono in camera di Christian.

-Prendi pure una mia maglietta da usare come pigiama. Io intanto vado in bagno. Alessia frugò nell'armadio e prese una maglietta blu. La infilò e sentì che profumava di pulito, lo stesso buon odore di Chris. Alessia sorrise e annusò la manica, voleva che quel buonissimo profumo le restasse per sempre impresso nella mente. In quel momento arrivò Christian con dei pantaloncini e una maglietta troppo larga. Alessia sorridendo disse- Sei bellissimo.

Chris rise e l'abbracciò. Alessia sentì la mano di lui che le premeva sulla schiena, gli baciò il collo vicino all'orecchio. Chris le prese il mento fra le dita e la fece girare verso di lui, poi la baciò.

I fall in love with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora