CAPITOLO 18

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Il giorno dopo Alessia raccontò alla madre che era riuscita a cantare alla fabbrica. La madre contenta l'abbracciò e le diede un bacio sulla testa.

-Sono contenta che finalmente abbia superato la sua mancanza

-Grazie a Chris e agli altri: mi hanno aiutato molto.

-Alla fine hai trovato dei buoni amici

Alessia sorrise. Alice vedendola così felice decise che quello era il momento migliore per raccontarle tutto. Si sedette sul divano in fianco alla figlia e disse - Ale, devo parlarti di una cosa importante- sospirò- Matteo e io vogliamo sposarci.

Alessia rimase in silenzio. Nella sua testa riecheggiavano le parole della madre.

-Lo so che ti ho preso alla sprovvista.

Alessia si alzò dal divano.

-Dove vai?

-Non lo so, a fare un giro: devo rielaborare ciò che mi hai detto- disse e, senza aggiungere altro, uscì di casa. Voleva parlarne con qualcuno così decise di andare a casa della sua migliore amica. Appena la vide in faccia Greta capì che le era successo qualcosa. Ale entrò in casa e si sedette ai piedi del letto dell'amica.

-Ale, che hai? Hai una faccia- disse Greta mettendosi di fianco a lei. Alessia sospirò.

-Hai litigato con qualcuno?- insistette Greta. Alessia scosse la testa. Dopo un paio di minuti in silenzio Greta disse -Lo so che è una cosa impossibile, ma hai litigato con Christian?

Alessia si mordicchiò il labbro inferiore e disse -No

-Meno male: siete perfetti insieme! Allora che cosa è successo?

-Mia madre- iniziò Alessia

-Che ha fatto?- la esortò Greta.

-Ha deciso di risposarsi

-E sei triste per questo? È una notizia fantastica!- disse Greta abbracciandola.

-Ma Gre, tu non capisci!

-Spiegami qual'è il problema

-Io non voglio avere Matteo in casa

-Perché?

-Non lo so, non lo voglio e basta!

-Forse hai solo bisogno di abituarti all'idea

-Può darsi, ora scusami ma ho bisogno di stare un po' da sola.

-Certo, ti capisco. Chiamami se hai bisogno- disse Greta abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia. Alessia fece un piccolo sorrisino e, dopo aver salutato l'amica, uscì di casa. Era seduta sul tronco di un albero caduto vicino alla vecchia fabbrica quando sentì due braccia piuttosto robuste che l'afferrarono da dietro. All'inizio si spaventò perché fu presa alla sprovvista, ma poi, quando capì che era Christian, gli fece segno di sedersi in fianco a lei.

-Come hai fatto a sapere dove trovarmi?

-Greta mi ha detto tutto e ho pensato a dove sarei andato io se fossi stato al tuo posto.

Alessia appoggiò la testa sulla spalla di Christian e lui la strinse a se.

-Come stai?- chiese lui.

-Come una persona che è appena stata investita da un camion

-Capisco che tutto ciò ti ha preso alla sprovvista, ma non comportarti come una bambina.

-Cosa intendi dire?

-Pensa anche a tua madre, lei è veramente felice con Matteo.

-Hai ragione- ammise Alessia.

-Vedrai, non sarà così male: anche io ho conosciuto Matteo e mi è sembrato simpatico

-Lo so, non è male, ma non voglio che prenda il posto di mio padre.

-Matteo non rimpiazzerà tuo padre.

-Come fai ad esserne sicuro?

-Tutto dipenderà da te- disse lui dandole un bacio sulla fronte. Rimasero in silenzio per alcuni minuti finché Alessia disse- Parlare con te mi fa sempre bene. Ti amo Chris.

-Anche io tesoro- disse Chris baciandola. Lei gli mise le braccia attorno al collo e lo attirò a se. Quando tornò a casa Alessia era più tranquilla. Aveva ragionato su ciò che gli aveva detto Christian poco prima. "Ha ragione, devo pensare anche a alla mamma e in fondo Matteo non è così male. Potrò abituarmi ad averlo in giro per casa" Pensò. Appena vide la madre Alessia le sorrise e l'abbracciò.

-Scusa per prima

-Tranquilla, lo so che è una notizia sconvolgente

-Mi hai preso alla sprovvista. Ho parlato con Greta e poi con Chris. Mi hanno fatto cambiare idea. Avere Matteo in casa sarà strano, ma bello.

-Quindi sei contenta che mi risposo?

-Certo, avete già deciso la data?

-Il 27 maggio, ho sempre desiderato un matrimonio in primavera.

-Manca poco, riuscirete a organizzare tutto?

-Ovviamente si e vorrei che tu mi aiutassi

-Davvero?

-Certo, tu hai buon gusto.

-Saremo di nuovo in tre

Alessia quella notte andò a dormire felice. Era emozionata all'idea di essere di nuovo in tre.

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