Appena ripresi i sensi spalancai gli occhi accorgendomi di essere legata ad una sedia che mi bloccava completamente mani, piedi e gambe rendendomi impossibile muovermi.
Mi trovavo in una stanza tutta bianca ma dall'aspetto molto più tecnologico di quella di Carl, mi venne in mente il mio capo e cominciai a guardarmi intorno per cercarlo o per lo meno capire dove fossi finita dopo che lui mi aveva addormentata. Non sapevo bene il motivo per cui lo aveva fatto ma sapevo che se fossi rimasta ancora per molto le cose si sarebbero messe davvero male, cominciai a muovere la sedia facendo degli scatto con il mio bacino per poi buttarmi a tutto peso per terra per cercare di spaccarla ma non ci riuscii e rimasi sdraiata per terra.
Stavo pensando ad un altro modo per fuggire quando si aprì una porta davanti a me ed entrò un ragazzo sulla trentina dai capelli rossicci e gli occhi azzurri, il viso aveva una sottile barbetta che però non lo invecchiava.
Mi fissava dritto negli occhi mentre si avvicinava a me, fece un ghigno divertito quando mi raggiunse e vide la mia posizione causata da un tentativo di fuga fallito
-Prima di metterti in una posizione decente voglio che tu mi ascolti fino in fondo-fece pacato
-Voglio sapere con chi sto parlando-dissi subito
-Sono Edwin-fece subito senza farmi aspettare e quindi innervosire
-Il cognome?-chiesi
-Per me non ha più alcun valore dato che per il mondo io sono morto-fece vago
-Al contrario di te, il tuo cognome ti ha sempre portata in diversi parti di un mondo che solitamente deve rimanere segreto perché fin troppo pericoloso per delle persone comuni che credono ancora al destino o alle favole-commentò, io lo guardai male e lui cominciò a camminare lentamente mentre mi spiegava
-Immagino che tu voglia sapere per quale motivo ti trovi qui...-fece guardandomi mentre io non gli toglievo gli occhi di dosso
-Beh a dire la verità ti ho salvata...-lo interruppi all'istante
-Non dire str...-
-Mi fai finire?!-si spazientì
-Carl mi ha detto che era riuscito a parlarti del motivo per cui la MMJM è fallita-fece
-Alton è riuscito ad entrare nel sistema e la sua intenzione è quella di farci tutti fuori perché ho ucciso suo fratello-dissi pacata e lui mi guardò meravigliato
-Non sapevo fossi stata tu...-rimase un secondo a fissarmi per poi provare a parlare ma interrompendosi con la bocca aperta e tornare a fissarmi
-Allora o parli ho mi tiri su perché il sangue comincia a circolare dalla parte sbagliata-mi spazientii, lui si riprese annuì e continuò
-Dopo che tu sei svenuta stavano arrivando i soldati di Alton per prendervi tutti e uccidervi ma Carl mandò tutti i suoi scienziati a iniettarvi un siero per farvi perdere la memoria e tornare alla vita di tutti i giorni come persone comuni, tutto perché non aveva ricevuto il nostro messaggio che era stato bloccato proprio dagli uomini di Alton dato che erano entrati nel sistema dell'agenzia, siamo riusciti a salvare te, Drake, Lynsey, Cindy e Simon dato che erano nei paraggi, abbiamo salvato anche tanta gente ma quelli con cui avevi dei rapporti stretti sono solo loro quelli che ora sono qui con noi...- mi si chiuse lo stomaco al pensiero del mio Master
-Nessun altro? Sei sicuro? E Zero? Dov'è il mio Master? Lo avete cercato intorno all'agenzia? E Red? Ti prego dimmi che ti eri dimenticato di nominarli!-lo supplicai disperata e lui mi guardò tristemente
-Mi dispiace Keira ma non ho dimenticato nessuno... possiamo risalire a loro ma senz'altro gli sarà stata cancellata la memoria... sei stata addormentata sei mesi a lottare contro il siero che ti aveva iniettato Carl-disse debolmente e rimasi imbambolata a guardare per terra