-So benissimo il motivo per cui sono qui Alton, facciamola finita hai fatto troppo male per poterti dichiarare innocente ormai- dissi rassegnata in un sussurro e lui ne parve molto sorpreso, quasi spiazzato-Non pensi a chi stai lasciando?-chiese
-E dopo averci pensato cosa potrei mai fare? Il mio obbiettivo è quello di eliminarti perché fai solo del male-risposti schietta
-Dunque vuoi procedere?-chiese
-Alton io non voglio morire ma se lo devo fare per proteggere le persone a cui tengo e fermare te lo farò...-risposi secca.
-Rimango dell'idea che tu sia una sciocca ragazzina... o una grande donna... o una pazza-fece sincero, parlandomi con delicatezza.
Una delicatezza di cui non avevo bisogno al momento, così risposi
-Non mi è mai interessata la tua opinione, non vedo come potrebbe importarmene ora- conclusi schietta
Ci fissammo intensamente, il silenzio assordante ormai aveva preso spazio anche nella mia testa forse ormai anche la mia mente si era arresa all'idea di non esistere più e lentamente stava lasciandomi morire.
Un tonfo mi riportò alla realtà, io e Alton ci guardammo e sussultammo vedendo le porte aprirsi, entrò di getto Zero con Mathew e Cindy poco dietro.
Appena fu possibile identificarli Alton fece partire la macchina della morte... non abbastanza velocemente per tenere fuori dal raggio Zero che mi saltò addosso bloccandomi.
Ebbi la stessa sensazione di calore dell'ultima volta: tre scosse e sarei morta... avrei anche preferito morire piuttosto che fare la vita dell'ultimo periodo, non dormivo bene ne mangiavo più regolarmene, dolori continui e situazioni strazianti.
Non penso che la mia mente avrebbe potuto reggere fino a quel punto.
Vidi calde lacrime scivolare sul volto del ragazzo che ho tanto amato, non potevo guardare bene i suoi occhi tanto erano colmi di lacrime
-Stupida scema egoista, non osare! Non osare morire senza di me!-gridava disperato
-Esci Zero levati la cosa non ti deve riguardare tu i tuoi compiti li ha svolti a dovere fammi fare il mio lavoro-risposi piangendo
-Non me ne frega niente di nessun lavoro, andiamo via ti prego... ti giuro che molliamo tutto farò di tutto ma non così. Keira non ce la faccio anche senza di te... non puoi essere così egoista ti prego guardami-disse prendendomi il volto, prima scossa
-Non passerà molto tempo prima che io mi uccida Keria- sentivo Cindy gridare tra le lacrime spaventata.
Sapevo che anche lei sarebbe stata molto male per la mia assenza, specialmente dopo avermi vista andare via in quel modo... ma come potevo, pur essendo a conoscenza del fatto che sono con la mia morte tutti sarebbero stati al sicuro, continuare a vivere.
Avevo davanti a me la possibilità di concludere tutto e dovevo ormai scegliere tra la mia morte e quella del mio amore, secondo quale ragionamento umano io sarei potuta essere così egoista?
Leggevo dolore negli occhi di tutti, Mathew sembrava impazzire mentre cercava di dirottare la macchina in ogni modo possibile anche se la sua vista era annebbiata dalle lacrime e il suo fiato era irregolare a causa dei singhiozzi.
Mi chiesi che cosa mai avessi fatto di bello per meritarmi persone cosi dolci e presenti con me, cominciai a chiedermi se nonostante tutto veramente i miei genitori nell'altro mondo avevano fatto il del loro meglio per tenermi al sicuro.
La crudeltà del mondo terreno però da noi vivi è ben conosciuta, e forse proprio i presenti in quella stanza eravamo quelli che avevamo più voglia di farla finita eppure il nostro solo motivo di vita eravamo sempre noi... Alton compreso voleva vivere fino a quando io non sarei morta.
Zero piangeva a dirotto, il suo viso così ben scolpito e meraviglioso era deformato dal dolore ma i suoi splendidi occhi guardavano solo me
-Ti supplico Alton ti lascerò libero ma lei no! Lasciamela ti supplico!-gridava, Alton rimaneva in silenzio senza dire nulla come se la cosa non lo toccasse.
-Avviata la macchina non si può più fermare-spiegò
I nostri corpi cominciarono ad allontanarsi per l'effetto della macchina mentre lui mi stringeva sempre più forte
-No!-
-Zero guardami negli occhi!-gridai prendendogli il viso e facendo scontrare
-Va tutto bene... per favore-
-Non dire queste cose, lascia che muoia per te ...-mi abbracciò quasi in modo soffocante...
-Zero non puoi morire per me...-
-Lascia che rimanga dentro io con lui... si può fare tutto si può fare che tu vivi-disse disperato.
Seconda scossa e noi due non toccavamo più terra e io avevo le unghie conficcate nella sua carne per non lasciarlo andare.
-Va bene-dissi piangendo dandogli un bacio.
Non avrei mai fatto nulla del genere, non lo avrei mai lasciato morire al posto mio, non gli avrei mai fatto fare un sacrificio simile.
Lui cominciò in aria a condurmi verso la parete della bolla che per effetto della macchina accompagnava la mia fuoriuscita.
Mancavano ormai pochi secondi prima della terza scossa.
Mi guardò negli occhi con dolcezza e mi disse
-Sei la cosa più bella che mi potesse succedere, non dimenticarti mai che ti amo- presi fiato e lo guardai negli occhi.
Orami aravamo a pochi centimetri dall'uscita
-Anch'io... addio-di scatto ruotai le nostre posizioni con tutta la forza che avevo o lo scaraventai fuori.
L'ultima cosa che vidi fu il volto terrorizzato e scioccato di Zero che era ancora a metà dentro e metà fuori la bolla...
Poi la terza scossa...
Poi il nulla.