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Partì la musica e le prime modelle partirono, avevo l'ansia a mille e avevo una grandissima paura di cadere davanti a tutti e fare una figuraccia, me lo dovevo aspettare che le cose stavano andando troppo bene e che qualcosa non doveva andare secondo i piani eppure ero venuta tranquillamente a quella sfilata.

-Tocca a te, mi raccomando non farci perdere il lavoro-disse Gordon dandomi una pacca sulla spalla per farmi partire, cominciai a camminare e per un attimo entrai in trans con lo sguardo fisso davanti a me e una faccia seria, quando mi ripresi ero già tornata

-Sei stata perfetta!!-disse orgoglioso Gordon e senza darmi nemmeno il tempo di capire quello che avevo fatto mi prese per il polso per farmi cambiare di abito.

Immediatamente mi aiutò a sfilarmi il vestito e me ne diede uno rosa che mi fece infilare in fretta e furia solo che... quando lo infilai... sentivo freddo in un punto strano... mi guardai allo specchio vedendomi con addosso un vestito cortissimo e con una scollatura profondissima che arrivava quasi a metà pancia, cacciai un urlo disperato

-Ma cos'è?!-gridai mentre lui cercava di farmi stare zitta

-Non urlare stupida!-bisbigliò

-Senti è quello che avrebbe dovuto mettere la modella che sostituisci e non puoi rifiutarti...-

-No Gordon questo è troppo non riesco, non so come si porta, come ci si comporta, come... no no no ti prego abbi pietà-supplicai quasi piangendo

-Non piangere o ti va via la base per il trucco, ora muoviti che devi cambiare il colore dell'ombretto!-disse insensibile come Lela ma mi resi conto che magari a me non importava di quel lavoro ma a lui si, mi misi l'anima in pace e nonostante stessi malissimo interiormente e mi venisse da vomitare decisi di tenere duro e poi supplicare Bud di cancellare quelle immagini dalla sua mente e di non parlarne mai nemmeno per scherzo.

Finito il trucco decisi di sfilare e dare il meglio di me per poi sparire dalla festa prima che Lela potesse anche solo vedermi di sfuggita.

-Pronta?-chiese Gordon sinceramente preoccupato adesso e io annuii sorridendogli

-Ti prometto che non ti accadrà nulla-disse prima di darmi una leggera spinta e farmi andare in passerella, questa volta non entrai in trans e sentii tutti gli occhi su di me, non guardai le persone e continuai il mio sguardo fisso nel vuoto fino a quando non ebbi finito di sfilare. Gordon mi corse incontro e mi abbracciò poi mi aiutò a rimettermi la tutina e volle che la truccatrice mi facesse un trucco migliore anche se sapeva che mi ne sarei andata subito e me lo sarei levata.

Conclusa la sfilata cercai di passare tra la folla per cercare Bud ma non ci riuscii, venni spinta bruscamente da qualcuno e andai addosso con tutta forza ad un signore

-O mi scusi, non era mia intenzione...-mi voltai e le mie lenti cominciarono a mostrarmi delle schermate arancioni che mi fecero capire che davanti ai miei occhi avevo proprio lui, l'uomo che era la causa della mia infelicità, dell'infelicità di Zero e della morte di tantissime persone...

Capelli castano scuro quasi neri e occhi scuri, un viso perfetto e un sorriso meraviglioso ma hai miei occhi era come un orco con i peli nelle orecchie e nel naso, i denti storti e l'alito disgustoso

-Non si preoccupi, complimenti signorina lei è davvero molto brava-commentò sorridendomi e guardandomi in modo ammaliato

-Lei mi lusinga troppo, è stato tutto un caso-dissi imbarazzata cercando Bud tra la folla

-Io credo più nel destino... vuole bere qualcosa con me?-chiese seducente, vidi il mio presunto cugino che mi guardava da lontano

-Beh allora se sarà destino ci rincontreremo e in quel caso berrò qualcosa con lei molto volentieri ma ora devo andare, buonasera-dissi educata andando verso Bud sapendo di aver spiazzato Alton.

Appena raggiunsi la sua chioma rossa notai il suo viso esterrefatto

-Mi spieghi perché...-

-Non dire una parola! Portami a casa ti prego-lo supplicai andando verso l'uscita seguita da lui, in macchina passò tutto il tempo a ridere del fatto che fossi terribilmente imbarazzata.

-Non c'è nulla da ridere stupido!-lo sgridai arrivata davanti al mio appartamento dato che ancora non aveva finito di ridere

-Parlando di cose serie... era lui vero?-chiese incupendosi terribilmente guardandomi dritta negli occhi mentre era davanti alla porta chiusa del suo appartamento

-Già-risposi

-Sarai stanca velina... lo chiamo io Edwin-cercò di sdrammatizzare entrando senza aggiungere altro, io sorrisi debolmente e andai a farmi una doccia nella speranza di cadere nel mio letto e non svegliarmi per un lungo tempo il prima possibile.

La dannatissima sveglia suonò ugualmente quella mattina e io la spensi con un calcio dato che a causa di una notte turbolenta mi ero ritrovata al contrario. Poche ore dopo però sentii bussare alla porta e mugolai qualcosa solo per far capire che ero viva e la porta si aprì

-Ehi modella? La vuoi la colazione o devi stare attenta alle calori...-gli lanciai un cuscino in faccia sapendo che il mio presunto cugino Bud era entrato nel mio appartamento con le chiavi che ci eravamo rispettivamente scambiati

-Dammi da mangiare uomo!-comandai con la voce ovattata dato che avevo ancora la faccia sprofondata nel materasso

-Come siamo aggressive di prima mattina!-commentò portandomi un vassoio con brioches, succo di frutta e caffè

-Scegli cosa mangiare... chiamiamo?-chiese prendendo il computer e facendo partire la videochiamata, bastarono pochi squilli che Edwin rispose

-Carol come va?! Ho saputo di ieri come è andata?! Ti senti bene?! Dov'è Bud?! Sei ancora a letto?! Non vai a lavoro?! Ma stai dormendo?! Mi stai ascoltando?!-sclerò nervoso

-Giuro che se non la pianti chiudo la chiamata pel di carota isterico!!!!-urlò Zero come posseduto, a quanto pare nemmeno lui di prima mattina era molto socievole, Edwin si rese conto di aver esagerato e tornò in sé

-Chiedo scusa, come è andata?-chiese a me, io finii di sorseggiare il caffè e gli sorrisi in modo calmo per svegliarmi completamente

-La sfilata è andata bene, dicono che sono stata brava e poi ho incontrato Alton che ha provato ad offrirmi qualcosa ma ho rifiutato incuriosendolo...-venni interrotta

-Che vuoi dire? Perché hai rifiutato?!-chiese

-Perché a nessun ragazzo piacciono le cose facili e gli ho lanciato una piccola sfida che lui vincerà senza problemi... voi amate sorprenderci vero? Il punto è che molto spesso fingiamo per farvi piacere-confessai facendo un altro sorso di caffè

-Davvero?!-chiesero in coro Bud, Edwin e Mathew che era entrato proprio in quel momento, io scoppiai a ridere divertita dalla loro reazione

-Scusa ma tu da dove sbuchi?-chiesi a Mathew continuando a ridere

-Non perdere di vista la missione!-mi sgridò Edwin

-Come se ne potessi anche solo averne la possibilità!-commentai

-Ora mi faccio i fatti miei per oggi, la prossima mossa spetta a lui e sono certa che la farà bisogna solo attendere-mi alzai dal letto e posai il vassoio addentando la brioches poi Bud fece un cenno ai ragazzi e chiuse la videochiamata salutandomi con un leggero bacio sulla guancia andò a prepararsi perché lui a lavoro ci doveva andare.

Cosa ne pensate? Come credete che andrà avanti la storia? Fatemelo sapere❣️⭐️⭐️

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