La giornata al lavoro finisce come al solito, non so se lascerei davvero quel lavoro, mi ci trovo davvero davvero bene.
Prendo la macchina e torno a casa, mi dileguo nel mio piccolo appartamentino; è un appartamento molto carino, non è molto grande ma per una persona sola è abbastanza. Il mio secondo turno parte dalle 7 alle 10 di sera, io e Aicha abbiamo gli stessi orari, poi il titolare e sua moglie lavorano nelle nostre ore buche.
Attualmente è giugno, poveri quei ragazzi che fanno la maturità... corro nella mia stanza e mi addormento con il condizionatore acceso, quando il suono del mio campanello mi sveglia. Cado dal letto per lo spavento e corro verso il citofono alla porta
"Si?"
"Signorina Cecilia De La Riva?"
"Sì, sono io"
"È arrivato un pacco per lei"
"Oh, può salire le scale? Mi trovo al 2º piano, porta 13"
"Certo"
apro la porta e aspetto che il postino arrivi, si aprono le porte dell'ascensore e noto un viso familiare uscire... lo guardo fino a quando mi passa affianco. Ma certo! Il ragazzo del bar! 'Ricky' mi pare, presumo Riccardo, ma che ci fa qui?
Poi noto subito dopo un ragazzo con un pacco in mano, ok è il postino.
"Può firmare qui?"
Dopo aver compilato tutto entro in casa e non esito a scartare il pacco
"SIII" shopping online, non posso farne a meno, soprattutto quando ci sono sconti.
Due paia di pantaloni, una maglia e una felpa, li adoro!6:55 p.m
"Merda" sono in ritardo, mi metto le mie converse bianche basse, prendo la borsa, le chiavi e il telefono.
Corro in macchina prima di fare tardi e quando arrivo al bar mi catapulto sul bancone, vedo Aicha guardarmi male e con le labbra mimo uno "scusa", ma lei scuote il capo e fa cenno di guardare davanti ai miei occhi, vedo lo stesso identico gruppo di sta mattina, con eccezione di una ragazza in più, buttata rigorosamente fra le braccia di un ragazzo di loro, ricciolo, tatuato ovunque, barba e septum pure lui.
"Probabilmente gli piace il bar" dico ad Aicha
"O forse la cameriera" dice Aicha mordicchiandosi le labbra e ridendomi dietro
"C'è un ragazzo che ti sta fissando da quando sei arrivata, quello del caffè, il biondino" aggiunge
Lo guardo, ma noto che lui non mi sta guardando negli occhi, piuttosto da qualche altra parte, non ci do molta importanza e dico ad Aicha di farsi avanti, lei ride e va da loro al posto mio.
Noto che stanno dialogando molto, così decido di prendere ordine da un'altro tavolo.
Quando torno al bancone noto che Aicha mi guarda trattenendosi dalle risate.
"Che c'è?"
"Nulla, mi è venuto in mente una barzelletta"
La vedo allontanarsi dietro le porte della "cucina" dove solitamente cuciniamo qualche spuntino e il resto.
"Allora ragazzi! Volevo fare un Brindisi per la nostra missione compiuta! Un bel Campari per tutti!" Dice un ragazzo con il pizzetto facendosi acclamare dal resto del gruppo...
Preparo i 5 calici e porto due piattini piccoli contenenti stuzzichini vari
"Grazie Cecilia" dice 'Ricky'
Mi blocco istintivamente e lo guardo male, poi mi scappa una risata nervosa e aggiungo "prego Ricky"
E me ne vado il prima possibile."Cazzo!" Dico ad Aicha trainandola dentro la cucina da cui era appena uscita.
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Can't live without you
FanfictionCecilia è una ragazza molto giovane con i piedi per terra, desiderosa di compiere 20 anni. Lavora da un poco presso un cafè-bar e nel mentre incontrerà ciò che le farà perdere la testa, e forse anche il lavoro. Credeva fosse tutto troppo deciso pe...