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Martina

Svolto l'angolo per arrivare a casa di Carol, sono un po' in ritardo . Dovevo essere lì alle 20:30 ma sono già le 21.
Chiudo bene il giubbotto , continua a fare freddo .
Una mano si posa sulla mia bocca e una pistola sulla mia tempia .
"Dammi tutto quello che hai , e non urlare "
Il sangue mi si gela nelle vene , il respiro si fa irregolare.
Una voce familiare ci raggiunge . Alla pistola parte un colpo verso l'alto. Tiro un urlo e la mano di Jorge mi blocca il braccio . "Corri"

Sto piangendo tra le braccia di Jorge , devo realizzare quello che è appena successo . "Vieni, andiamo a casa" "Mi aspetta Carol " "Questa volta può aspettare"

È la prima volta che entro a Casa di Jorge , non la immaginavo così bene arredata . "I miei genitori non ci sono , arriveranno verso mezzanotte." Annuisco togliendomi il cappotto.
"Jorge ... no-non capisco come sia possibile. Come fai ad essere sempre presente quando mi serve aiuto ? La macchina , le scale , ora questo ... è... innaturale?"
Mi sta fissando, sembra abbastanza rigido
"Ti prego , in questi giorni non uscire la sera tardi , non fare cazzate e fai attenzione "
"Ummh, okay "
C'è qualcosa che mi nasconde , qualcosa di strano

Guardian Demon||Jortini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora