Scontro Tra Famiglie.

2.

Cercava la rosa con lo sguardo e quando la trovo la fissò per un po'. - Geooorge- chiamò mio padre che arrivò poco dopo. - guarda. Dobbiamo tagliarla.- mio padre appena la vide, nonostante ci fossero le spine, la prese e la staccò. Urlai, persi un battito. Un dolore assurdo mi prese alla testa e persi i sensi. Mio padre mi prese al volo.

POV'S Loren (madre di Victoria)

Quando Victoria mi riferì della Rosa bianca corsi a vederla. Non poteva essere vero. Dovevamo toglierla. Chiamai George mio marito che non aspetto molto e la stacco non curandosi delle spine. Che però non lo ferirono. Victoria perse i sensi dopo aver urlato. Povera figlia mia. George la prese al volo e la portò nella sua stanza. - Tesoro come può essere? Perché è diventata bianca?- chiesi preoccupata a mio marito. Sapevo che se cambiava colore era un male. Se cambia una in poco tempo cambiano tutte se non le tagli. - Qualcuno si è collegato a lei. Quella rosa sarebbe diventata nera in poco tempo. E si sarebbe collegato definitivamente con lei. L'abbiamo staccata in tempo. C'entrano i vampiri. Ne sono certo. Sono vicini per questo si è creato il contatto. Ma l'abbiamo distrutto e non può crearsi di nuovo. A meno che non lo creino insieme. Ora andiamo lasciamola riposare.-
Chi aveva cercato di creare un legame con mia figlia?
Adesso capisco perché George aveva fatto creare il legame tra lei e le rose. Dalle rose potevamo capire cosa le facevano più o meno.

POV'S Victoria.

Mi alzai dal letto ma mi venne un capogiro. Mi rimisi a sedere sul letto e allora ricordai... Papà aveva staccato una rosa... Ora me ne mancava una. Dovevo farla ricrescere. Ma perché l'aveva staccata? Era un pericolo? Guardai l'ora e mancava poco all'arrivo degli ospiti. Mi alzai e andai fuori a passo svelto. Raggiunsi il punto in cui prima c'era la rosa bianca e notai che avevano staccato tutto di essa. Poggiai la mano sulla terra e si illuminò. Sussultai e mi allontani. Guardai la mano ma non aveva niente. Mi riavvicinai e notai che stava ricrescendo... Ma prima non era così. Riappoggiai la mano e la rosa ricominciò a crescere. Sorrisi. Ma come poteva essere possibile? Avevo dei poteri? Dovevo dirlo a mamma e papà? E se non me li facevano usare?
Sorridente rientrai in casa ma il mio sorriso diventò forzato quando vidi i miei che salutavano i Jefferson. Subito mi cadde L'occhio sul ragazzo. Era bellissimo. Ma era un vampiro quindi non era bellissimo. Continuai a fissarlo ma poco dopo si girò, aveva sentito il mio sguardo su di lui? So che i vampiri hanno tutti i sensi a livelli alti. Certo anche noi. Ma loro forse qualcosa in più. Soprattutto lui... Lui aveva il mio sangue. Mi avvicinai e mi misi accanto a miei. - Signori Jefferson lei è nostra figlia. Victoria.- la donna mi sorrise "calorosamente". - ah la dolce Victoria che ha salvato la vita di mio figlio. Piacere Annabella. Lui è mio marito Christian e lui mio figlio, Jordan- diedi la mano ai due e poi al ragazzo. Era più fredda la sua mano che quella dei suoi genitori. Subito la mia mano divenne bollente e lui si ustionò. Non so perché si riscaldò. - Oddio mi dispiace. Io non sono stata! Ve lo giuro. Si è riscaldata da sola. - dire che avevo paura ero poco in confronto a quello che stavo provando. Non l'ho fatto apposta. E se loro si arrabbiano? Jordan aveva urlato e la sua mano non guarì in fetta, come succede normalmente a noi "diversi". - deve essere stato il contatto tra due giovani pelli così diverse... Succede- la signora Annabella mi difese. Dio meno male. I miei genitori e i genitori di Jordan si guardarono in modo strano. Con aria di sfida potrei azzardare a dire. -Victoria potresti bendare la mano di Jordan per favore? Non so perché non guarisca in fretta.- la signora Annabella me lo chiese così gentilmente che accettai anche se titubante. - vieni, seguimi- dissi al ragazzo che non aveva fiatato per tutto il tempo. Non mi aveva neanche insultato. Miracolo. Mi seguì silenzioso. Passai accanto alle enormi finestre che davano sul giardino colmo di rose. - Anche tu?- anche io? Di cosa parla? - cosa?- chiesi fermandomi e girandomi a guardarlo. Stava guardando fuori, il giardino. -anche il mio giardino è pieno di rose, solo che sono nere.- pfff nere? Affascinanti. Ma non le avrei mai messe nel mio giardino! Pff i vampiri. -ah d'accordo. Ma ora seguimi.- annuì incerto. Sentivo i suoi passi dietro di me. Erano silenziosi direi. Indossava un bel completo nero. I primi bottoni della camicia erano aperti e si intravedeva il suo petto liscio. Dalla corporatura si vedeva che nascondeva dei bei muscoli sotto quei vestiti. Chissà... Ok non devo fantasticare su di lui! Cazzo è un vampiro! Arrivai davanti al bagno e lo aprì. I bagni di casa mia sono tutti molto spazioni. Presi un disinfettante e il resto per fasciare la sua mano. Gliela presi e disinfettai. Vidi che si morse il labbro con forza per sopportare quel poco dolore. Quanto era bello? Shh no! Gliela fasciai e poi tornammo dagli altri che si erano accomodati in tavola e già parlavano dei loro affari. Vidi che erano arrivate anche le streghette. Tra cui Alisa la figlia di una di loro. C'erano ovviamente moltissime persone, anche i mariti Delle streghe. Le varie tipologie di lupi. E i vari tipi di vampiri. 
Salutai Alisa e mi sedetti vicino a mia madre, davanti a me c'era Jordan. - Ah siete tornati. Bene ora possiamo cominciare a mangiare. Josephine, Clara cominciate a servire!-
Tutti parlavano di questioni alquanto importanti tranne io, Alisa e Jordan. Noi stavamo mangiando in silenzio. -Dobbiamo far sposare un lupo con un vampiro- sentendo quella frase tutti ci girammo verso Christian. - E chi?- chiese mio padre. Tutti si girarono a guardare me e poi Jordan. - No. Mia figlia non si sposerà con nessuno. A meno che lei non lo ami.- si. Adoro mio padre. - Ma George è l'unico modo per stabilire pace tra noi.- Christian è veramente stupido secondo me. Ma come si può? Se un vampiro si mette con un lupo secondo me lo uccide per la troppa voglia di sangue. -Non se ne parla. Mia figlia no-  Cominciò un litigio tra i due. Mi girai a guardare Jordan che mi stava già da tempo guardando a quanto pare...