Scontro Tra Famiglie.

25.

-Victoria, che piacere rivederti- si avvicinava sempre di più a me, io me ne stavo ferma,  non mi sarei mossa per nessun motivo. -Victoria vieni qua!- Reiner mi chiamava ma io restavo immobile a guardare George. Jordan stava vicino a me e quindi mi sentivo anche un po protetta. -George, che piacere averti qui, che dici la tua testa ci starebbe bene dentro la bocca di un coccodrillo?- non so dove presi il coraggio per parlare, ma averlo lì davanti a me mi faceva salire una rabbia incredibile. Sul suo viso si allargò un sorriso e sul mio anche, lo avrei ucciso con le mie stesse mani. -Coraggiosa mia figlia, vero Reiner?-  la giacca di George prese fuoco e io mi girai a guardare Reiner, i suoi occhi erano diventati rossi, le mani erano strette in pugni. -Credi che mi spaventi Reiner? Il fuoco non mi spaventa. -  urlò togliendosi la giacca. -Non sono tua figlia razza di Troglodito- dissi avvicinandomidi più a lui. No non avevo paura, anzi. Jordan mi prese per un braccio per fermarmi ma io ero bollente dalla rabbia e così la sua mano cominciò a bruciarsi ma non la tolse. -Cazzo Jordan lasciami, ti stai facendo male. Sei immortale si ma sai che ci metti del tempo a guarire quando ti bruci a causa mia.-  non staccava gli occhi dai miei, i suoi occhi presero un colore simile al mio e la sua mano divenne fredda. -Ho trovato il modo di non bruciarmi Piccola-  mi sorrise e io feci lo stesso. Mi girai a guardare George e poi Reiner, e infine Jordan, mi avvicinai a lui e lo baciai ma poi mi staccai e mi incamminai verso George. -No Victoria cosa fai- Reiner mi corse incontro e così pure Jordan, ma io volevo vedermela da sola con lui. - No, fermi- dissi guardandoli, George se la rideva così mi girai a guardatelo e sorrisi stronzamente anche io. - Pronto alla morte?-  dissi prima di fiondarmi su di lui e mettergli le mani al collo, subito la sua pelle prese a fumare a causa del mio calore. -Ucci...uccider..sti... Tu..o ..padre?- mi chiese facendo gli occhi a cucciolo di cane. - non sei mio padre- dissi stringendo di più la presa. Sentì delle ossa rompersi... Era lui che si trasformava in lupo. Staccai le mani dal suo collo e poi mi allontanai di poco, era un lupo enorme ma io lo ero di più. Mi trasformai anche io e prima di fare qualche mossa guardai Reiner che si trasformò in lupo, era uguale a me. Il suo pelo era bianco e candido come la neve, si mise in posizione di attacco e io feci lo stesso guardando George che senza pensarci troppo mi saltò addosso ma mi spostai prima che mi cadesse sopra, strisciò con le zampe più avanti e poi girò il muso verso di me e mise in bella viste i suoi dentini aguzzi e ringhiò. Che dici sarà buono il suo sangue? Non mi interessa, L'importante è che lui muoia. George non si arrese e ripartì all'attacco, me lo ritrovai sopra mentre cercava di mordermi, lo scaraventai via e poi feci un grande salto e atterrai sopra di lui, senza troppi problemi lo morsi e lui ululò, ma la testa calda non si arrese e cominciò a fare l'aggressivo. Lo morsi un'altra volta e meglio e il suo urlo fu straziante ma si meritava la morte.
Riuscì a spingermi e a scaraventarmi da un'altra parte e io mugulai dal male perché atterrai sulla schiena. Mi rialzai e ringhiai, Reiner corse al mio fianco e mi guardò. Lo uccidiamo insieme, la mia voglia di ucciderlo è il triplo della tua figlia mia. Ora andiamo da lui e gli facciamo vedere cosa sanno fare Reiner Erwin Clifford e sua figlia Victoria.  Mi disse papà, abbassai il capo in segno di consenso e poi ci avvicinammo a George...

Lottammo per un po con lui ma alla fine si accasciò a terra sfinito e ormai morto... Il mio pelo bianco era sporco del suo sangue rosso.
Tornai in forma umana e mio padre anche, si avvicinò a me e mi abbracciò, lo strisi forte e lui fece lo stesso. Ero così felice di averlo affianco, ero fiera di essere la figlia di Reiner Erwin Clifford.
Mi prese un giramento di testa, una fitta alla pancia... La mia vista si ofuscò e io svenni tra le sue braccia... Sentii Jordan urlare il mio nome prima di Vedere solo il buio....

PVS Jordan

Victoria perse i sensi tra le braccia di Reiner che subito la prese in braccio, corsi da loro e la presi io, la portai all'intero della villa. Era diventata pallida e il suo battito era rallentato, ma sentivo una terza presenza...
Entrai in una delle tante stanze e la poggiai sul letto matrimoniale, era fredda e io non sapevo che fare.
Dio vederla così mi struggeva il cuore, non voglio perderla, la amo e morirei per lei.
Entrarono Reiner e Loren e si misero accanto a lei, mi cadde una lacrima... Si già...ma per lei ne verserei anche milioni. -Cos'ha? Perché sta male?- chiesi senza staccare gli occhi da lei. Le presi la mano che era diventata fredda e la strinsi nella mia. -Jordan ecco... Ti dispiace uscire?- appena senti quella parole uscire dalla bocca di Reiner sgranai gli occhi, perché dovevo uscire? Io volevo stare al suo fianco! Al fianco della mia ragazza! -ti prego Jordan, anche tu Loren. Per favore.- Loren si alzò e andò fuori, all'inizio sbuffai ma poi andai fuori.
Chissà cosa voleva fare con lei... Sicuramente sa qualcosa che noi non sappiamo...

PVs Reiner

Non volevo assolutamente che se la vedesse lei con George, quando lui l'ha scaraventata a terra il mio cuore si è fermato per un istante che mi é sembrata un'eternità.
-Hey... Spero che tu mi senta. Sai... Geroge non è morto... Lui è immortale , e tutti quei morsi lo hanno solo fatto stare male e svenire... Il suo corpo è scomparso minuti dopo che tu sei svenuta... Non volevo che tu lottassi con lui. Sai perché? Perché diventerò nonno... E se adesso succede qualcosa a te o a Cloe io potrei impazzire. Si, so di Cloe, ho sempre saputo di lei... Jordan sarà sicuramente un padre migliore di me... Io non ho lottato abbastanza per te, avrei dovuto uccidere George quando potevo così da starti accanto sempre, ma i tuoi nonni me lo hanno impedito in tutti i modi. Ci ho provato e riprovato... Ora tu devi assolutamente stare bene!! Devi conscere Fearless il mio cavallo e pure il tuo! Non gli ho mai dato un nome perché quello glielo devi dare tu. Ora ti aiuterò a stare meglio d'accordo? Farà un po male ma poi passerà tutto-
Poggiai le mani sulla sua pancia e feci un po di pressione, le mie mani diventarono calde e la sua pancia anche, si lamentò un po fino a che l'energia che gli stavo dando non fu al punto giusto e lei aprì gli occhi. Tolsi le mani e sorrisi, mi guardò spaesata, la presi di slancio e la abbracciai. Finalmente mia figlia era tra le mie braccia...