Capitolo 16

1.1K 48 1
                                    

Eva pov's

Mi svegliai grazie alla luce che mi accarezzava il volto e che entrava dalla finestra che la sera prima mi ero dimenticata di chiudere, guardai l'orologio che puntava alle 10:13, poi mi girai d'altra parte, dove c'era Chris, che dormiva beatamente mentre mi stringeva la vita.
Pensavo alla sera prima, è stato così dolce, e a frenare la mia voglia di lui è stata la probabile possibilità di soffrire a causa sua.
Però lo volevo, volevo sentire il suo corpo, volevo lasciarmi andare, perché cazzo mi sono fermata?
Poi pensavo alle sue ultime parole: ti stai innamorando di me Eva mohn. 

Si probabilmente si cazzo

La mia vita è cambiata quando lui ne è entrato a farne parte.
Dopo vari pensieri cercai di spostarmi.
Mi dovevo alzare senza svegliarlo.

*e adesso come cacchio faccio?* pensai mentre lui si lamentò farfugliando qualcosa per la troppa luce per poi girarsi.

"per fortuna" sussurrai.
Non perché si è tolto ma perché non ha aperto gli occhi, non volevo svegliarlo.

Andai in cucina e cominciai a preparare i pancake, apparecchiai per tutti e due e andai verso la padella per cominciare a cuocerli.
Qualcuno poi mi prese la vita e sobbalzai per lo spavento, Chris rise e poi si avvicinò a me per baciarmi e collo, spostai la testa dell'altro lato per dargli più spazio e poi sentii la pelle bruciare.

"Ahi" quasi gridai, mi toccai la parte di pelle bagnata e guardandomi poi allo specchio notai un succhiotto poco sotto la mandibola.
"Chris" urlai mentre lui rideva.
"E adesso come faccio a coprirlo" dissi abbastanza disperata.
Me lo avrebbero visto tutti.

"Non coprirlo" disse semplicemente.
Poi aggiunse "ho marcato il territorio!!! Tutti devono sapere che sei mia"
Un sorriso malizioso si fece largo sulla sua bocca.
Io mentre pensavo a quanto bello fosse quel momento, mi morsi il labbro inferiore perché ero nervosa, lo facevo sempre in questi casi, per me era un anti-stress.

"Non farlo" disse lui serio

"Cosa?" Chiesi curiosa.
Non avevo idea del perché mi avesse detto "non farlo". Che stavo facendo di tanto orribile da farlo diventare così serio?

"Non morderti il labbro" disse.
Poi continuò ridendo "mi fai eccitare"

A quelle parole le mie guance erano in fiamme, non stavamo neanche insieme, perché mi diceva quelle cose?
Mi coprii la faccia con la mano e spostai lo sguardo, non volevo mi vedesse in quelle condizioni.

"Sei bellissima" poi disse serio.
Ecco ero a pezzi, andai in bagno senza rivolgergli una parola e sentivo dietro di me che se la rideva.
Ero così disperata?
Entrai in bagno e mi guardai allo specchio, in realtà ero un disastro, avevo i capelli disordinati, un po' di occhiaie, e il succhiotto di Chris, che appena guardai mi fece sorridere e dato che non bastava tutto questo, le gote rosse, sembravo un pomodoro.
Non potevo fare niente a parte pettinarmi decentemente i capelli, e, appena finii di farlo uscii dal bagno, Chris era ancora in cucina che cercava di cuocere i pancake.
Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio al lato della bocca, rimase lì, fermo che mi guardava, poi lo spostai sorridendo siccome i pancake stavano bruciando.
Intanto lui prendeva dal cassetto della mensola la Nutella e dal frigo la panna, ripeto, sembrava stessimo in casa sua, sapeva dove si trovava tutto.
Li mangiammo tranquillamente seduti uno di fronte all'altro finché dopo che ebbi finito i miei, gli presi l'ultimo pezzo che rimaneva nel suo piatto.
Lui fece il broncio e poi disse ridendo:

"Dovrai farti scusare"

"Oh no, come posso farmi perdonare?" Chiedi curiosa togliendomi la coda disordinata che avevo fatto prima.
Lui mi guardò con il suo solito sorriso malizioso e si avvicinò a me.

A bad boy loves meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora