Capitolo 8

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Chris pov's

Come ogni mattina, sempre in ritardo mi avviai a scuola con la mia, devo dire, lussuosa porsche nera dov'è ascolto un po' di musica, arrivo in tempo, sfortunatamente per entrare e fare la prima ora, matematica, che schifo..
Devo ammettere che non sarei entrato a scuola se non fosse stato per Dylan, che appena mi ha visto mi ha trascinato di forza dentro la classe. Sono scioccato per questo suo comportamento, è tutto cambiato da quando sta con Hanna, si credo si chiami così. Sembra che lo stia manipolando, non salta un giorno di lezione, nemmeno un'ora, è sempre in anticipo, minimo di 10 minuti, i suoi voti sono migliorati moltissimo, alle feste ci va si, con lei ovviamente e senza avvicinarsi a nessun'altra ragazza. È perso, è pazzamente innamorato di lei, li invidio a volte.
Lui era un po' come me.

E come sappiamo tutti io non sono per niente il tipo da relazione seria, solo una volta mi sono impegnato, per un anno, con Astrid per poi essere tradito, mi sono sentito malissimo, mai più una cosa de genere ecco perché ho deciso di comportarmi come mi comporto ora.
Vado sempre alle feste, bevo quasi fino ad ubriacarmi e mi portò a letto qualcuno così perché mi va, mi sentivo in colpa prima ma ora non più, ci ho fatto l'abitudine e anzi, mi diverto devo dire e le ragazze non ci fanno caso quando me le porto a letto, a loro non interessa, vogliono solo stare con me per poi dire alle amiche che hanno passato una bellissima notte e bla bla bla.
Quindi ognuno è contento, loro passano la notte con me e io mi diverto non pensando a niente. Ormai lo faccio sempre, soprattutto alle feste che organizzo io stesso a casa mia, tanto vivo da solo.
I miei genitori hanno divorziato quando io avevo 14 anni, mio padre ha trovato un'altra famiglia ed è andato a vivere in Italia e mia madre non lo so dov'è andata, probabilmente anche lei lontano, mi sembra in Spagna.
Italia e Spagna solo lontani dagli Stati Uniti, e poi non penso mi vengano più a trovare, non lo hanno mai fatto e non penso lo vogliano fare, quindi posso dire che vivo da solo, da ormai sei anni, me la cavo anche se a volte mi faccio aiutare da Dylan, anche se mio padre e mia madre mi mandano sempre dei soldi, almeno questo...
Non ho fratelli e non ho sorelle sono sempre stato da solo, o almeno, Dylan lo considero come un fratello ma non posso sempre chiedere a lui o almeno...vorrei parlargli, vorrei aprirmi, raccontare come sto ma non c'è la faccio, quindi continuo a conportarmi come uno stronzo menefreghista.

Mi libera dai miei pensieri il suono della campanella che informa che la prima ora è finita, non voglio stare a scuola quindi senza farmi vedere da Dylan vado via. Sto per entrare in macchina quando mi accorgo di un viso familiare, l'ho già visto, ah si è Eva, l'amica di Hanna.
Mi avvicino a lei che inizialmente non mi vuole parlare ma poi la convinco a venire a pranzare con me, almeno mi faccio perdonare per averla lasciato lì alla festa, perché non ho controllato quando beveva e cosa beveva, probabilmente non riesce a reggere tanto l'alcol come diversamente faccio io.
La faccio salire in auto e poi arriviamo davanti a casa.

"Pensavo andassimo fuori a mangiare" dice lei appena scende dalla macchina

"Si ma mi andava di cucinare" le rispondo con uno dei miei soliti sorrisi maliziosi, poi aggiungo, "dai tranquilla mica ti mangio"

Lei annuisce e appena entrati in casa ci mettiamo a "cucinare" la pizza, tutto si trasforma in un disastro,comincio a lanciarle la farina e lei a mi spalma con le mani il sugo di pomodoro, che prima dovevamo mettere sulla piazza, in faccia. Poi per ultimo le tirò il formaggio su tutti i capelli.

"Cazzo" urla e io mi metto a ridere

Decidiamo poi di ordinare la pizza e la mangiamo mentre guardiamo un film sul divano, la osservo, la sto guardando da mezz'ora e non mi accorgo neanche che il film è finito, probabilmente la sto osservando da un po' troppo e anche lei se n'è accorta ed è diventata rossa, peggio del pomodoro che c'è sulla pizza che non ha ancora finito.
È così bella devo dire, ha la pelle morbida e lucida, il naso piccolo e schiacciato e i capelli arancioni tendenti al rosso, che nonostante il formaggio che prima le ho lanciato sanno ancora di vaniglia.
Mi avvicino a lei e la sento irrigidirsi.

"Chris...io" sento che dice ma la zittisco subito

"Lascianti andare" le rispondo aggiungendo poi un "sei bellissima" per poi baciarla

È stato un piccolo bacio che poi è diventato più profondo, le sue labbra sono morbide e carnose, mentre la bacio appoggia le mani sulle mie spalle e attorno al collo e mi tocca i capelli, con un tocco tranquillo, con le sue piccole dita affusolate. Io le prendo il viso e lo avvicino sempre di più. Stavo andando avanti ma lei si stacca e va via, torna a casa, le offro un passaggio in macchina ma non vuole, scappa, non faccio questo effetto di solito...

Verso sera cazzeggio sul telefono prima di uscire con una ragazza che ho incontrato questa mattina e scorrendo le foto di Instagram trovo l'account di Astrid e guardò cosa ha postato, ovviamente foto mie, che domande...quella non mi lascia in pace.

"strano!..." dico con sarcastico

Qualcuno poi mi chiamo ed è Eva, rispondo subito, pensavo volesse chiedermi scusa per essere andata via così, invece tutt'altro, si è lamentata delle foto, nessuna l'aveva mai fatto, anzi, erano felici di essere viste da tutti con me, modestamente..
mi mette giù subito dopo che le dico che non la posso aiutare ma invece dovevo uscire quindi non avevo tempo..
non so perché Astrid posta quelle foto, la odio quella ragazza è troppo appiccicosa per i miei gusti non la reggo proprio, le avevo già detto qualcosa in passato ma non mi ha ascoltato quindi ho deciso di non darle corda.
Esco e come sempre le notifiche sul cellulare arrivano, foto e foto miei con altre ragazze.

Ritorno a casa tardi come al solito e mi metto a dormire neanche pensando a ciò che è capitato oggi, a parte il bacio con Eva chi se lo dimentica quello..

A bad boy loves meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora