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Mi svegliai con un mal di schiena atroce e un bruciore tra le gambe,sai com'è idiota c'hai dato dentro la sera prima,dormiva ancora nudo affianco a me sentì un imbarazzo assurdo quando mi ricordai dei gemiti di ieri,sentì le guance farsi rosse non sapevo di essere così e soprattutto non sapevo che avrei perso la verginità con Christian e nemmeno sapevo della cotta che avevo per lui,eravamo sempre stati migliori amici ma sapevo che un giorno tutto ciò sarebbe finito il problema era Emiliano che non faceva altro che chiamarmi o lasciarmi messaggi che cancellavo  dopo averli letti.

Piano piano mi liberai dalla presa di Christian e mi alzai camminando piano volevo farmi una doccia in tranquillità mi chiusi a chiave in bagno  e lasciai che l'acqua calda scendesse lungo la mia pelle,stavo così bene con Christian ma non era lui che volevo in realtà Emiliano era nel cuore ed il problema che se una parte di me si stava impegnando con Christian l'altra mi spingeva a pensare a Emiliano,ero eternamente confusa ,posai la testa sul muro persa in mille pensieri mentre  l'acqua scorreva su di me disegnando strani disegni astratti,chiusi il rubinetto e uscì avvolgendomi nell'accappatoio,appena aprì la porta un profumo di caffè mi investì le narici mi cambiai velocemente sotto lo sguardo di Christian che era sdraiato sul letto in camicia e completo,infilai un tubino grigio con delle calze color carne mi passai un filo di matita e un rossetto nude Matt sulle labbra per spruzzarmi il profumo e andare in cucina a bere il caffè.

- vuoi mandarmi in coma ogni volta?-chiese mettendosi dietro di me mentre mi riempivo la tazza sentì la sua testa sulla mia spalla e le sue mani intorno alla mia vita e anche qualcosa di duro contro il mio sedere.

-scusi capo.-dissi muovendomi un pò,volevo fare la cattiva mi mossi ancora un pò mentre  lo sentivo mettermi la mano sotto la gonna e andare lì spostare le mie mutandine e mettere un dito per poi iniziare a farlo entrare in me,ansimavo troppo in estasi per oppormi un secondo dito in me e lì iniziarono a tremarmi le Ginocchia e dovetti tenermi al bancone  ,tolse le dita passandosele sulle labbra.

-quanto sei buona.-mormorò mentre gli presi le dita in bocca le leccai un pò prima di baciarlo un pò succhiavo il suo labbro torturandolo come si deve.

Mi staccai da lui sistemandomi i vestiti, infilai i tacchi neri e il cappotto mentre aspettavo che si allacciasse le scarpe guardai un paio di post su instagram quando davanti a me comparve una foto pubblicata da Emiliano che lo ritraeva con la modella una smorfia triste per poi buttare il telefono in tasca scendemmo mano nella mano e la portinaia ci guardò sospirando credo che le sia tornato in mente il suo amato e gli anni del dopo guerra.

Entrammo in redazione sotto lo sguardo dei colleghi mi sentivo fin troppo osservata e ero in soggezzione la ragazza che lavorava con me in studio mi guardava ogni tanto come se avessi qualcosa in faccia.

-la signorina Sangiovese è convocata in sala riunioni.-annunciò un ragazzo alla porta mi alzai piuttosto allarmata presi iPad e telefono prima di seguirlo verso la sala,mi lasciò davanti a essa bussai prima di entrai non appena sentì un "avanti "spinsi la porta ed entrai rimanendo pietrificata davanti a me c'era Emiliano che mi guardava con quello sguardo serio di sempre non sapevo se uscire e tornare al mio posto o entrare e fare finta di nulla optai per la seconda opzione entrai sedendomi affianco a un'altra ragazza che aveva il dossier su Armani e la sua nuova collezione lo aprì immediatamente mentre mi mettevo a posto sulla sedia.

- vorrei dare un caloroso benvenuto alla signorina Sangiovese che parteciperà assieme a noi alla presentazione della nuova collezione Benvenuta Jessica spieghi i progetti e i design che ha validato nei dossier A11 e S567,prego.-disse sedendosi,mi alzai e andai verso il proiettore dove feci proiettare i progetti di presentazione pensati dai ragazzi del GRAPH&CO secondo piano.

-come potete ben vedere Armani presenterà una sfilata invernale basata su smoking e tailleur piuttosto eleganti con un taglio anni 50' quindi la presentazione dovrà essere qualcosa di antico da fare un pò di luce e contrasto sui capi che verranno presentati l'idea di Federico Frenschi membro dei GRAPH ha realizzato questo schizzo della sala come dovrà essere arredata ovviamente ci sono qualche modifiche da fare in merito alle luci che dovranno essere opposte agli abiti quindi bisogna aspettare le foto per poter procedere in merito alla musica Gabriella Monti ha proposto una compilation di canzoni dei R.E.M,Caselli,Pravo e quant'altro.

Questo è il progetto,direttore ora sta ai signori qui presenti decidere o meno dato che sono soci e azionisti.-dissi in conclusione andandomi a sedere mi sentivo sicura di me non avevo balbettato,liscia come l'olio direbbe mia nonna.

-grazie Jessica,signori questo è il nostro lavoro ora sta a voi decidere.-il direttore mi ricordava Homer Simpson un pò per la barba e un pò per gli occhi,vidi che a prendere la parola fu Emiliano.

-noi siamo d'accordo l'idea e il lavoro dei ragazzi è ottimo e grazie alla spiegazione chiara e concisa della signorina Jessica è tutto più evidente accettiamo e non vediamo l'ora del 14 Dicembre.-mi guardava cercava in ogni disperato modo un sorriso o qualche segno da parte mia ma niente ero di pietra.

- ebbene complimenti ottima decisione siamo lieti di lavorare con voi.-disse il vicepresidente di Vogue mentre ci alzammo tutti per stringerci la mano,uscì prima che potesse arrivare il mio turno mi infilai rapidamente in ascensore e mentre schiacciavo il tasto per scendere al mio piano una mano bloccò la porta facendola aprire vacillai quando Emiliano entrò in ascensore cercai di rimanere composta e distaccata.

-Jessica dobbiamo parlare.-disse mettendosi davanti a me,rimasi ferma impassibile.

-Non abbiamo nulla da dirci.-sbiancò quando finì la frase,schiaccio il tasto alt bloccando l'ascensore lo guardai sorpresa e anche scioccata.

-ma che cazzo fai !quanto sei cretino!-sbottai schiacciando i tasti in cerca di una soluzione.

-si riattiverà tra mezz'ora il tempo di chiarire le cose.-disse venendo verso di me indietreggia fino a toccare il muro e wow lì si che ero nella merda.

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