Ero decisamente stanca erano le 19:20,Emiliano sarà già a casa pensai mentre scendevo dal SUV provai a convincere Margaret a fermarsi a cena ma non volle così mi lasciarono davanti al cancello la domestica mi aprì la porta prendendomi le buste e il cappotto.
Vidi Emiliano venire verso di me cingendomi la vita dolcemente mi tenne ferma mentre cercavo di togliermi i tacchi a spillo,feci una smorfia di dolore avevo un mal di piedi atroce .
-sono ancora viva.-dissi alzando le sopracciglia in maniera buffa mi guardò scuotendo la testa.
-sei sopravvissuta a mia madre incredibile piccola.-salimmo in camera da letto dove ci sdraiammo uno affianco all'altro bisognosi di coccole,soprattutto io che avevo sopportato tutte le scemate di sua mamma,eravamo in una posizione complicate quanto intricata,ero tra le sue braccia mentre le nostre gambe intrecciate,per qualche strana e perversa idea volevo fare l'amore con lui riuscì a liberarmi dalla sua presa mi misi su di lui mentre gli sbottonavo la camicia che costerà come minimo trecento euro,la sua mano finì sotto il tailleur esattamente risaliva sul mio interno coscia fino ad arrivare lì e provai un imbarazzo che durò due minuti e svanì quando avevo davanti a me Emiliano a torso nudo e uno sguardo intenso,mi guardava intensamente mentre le sue mani lavoravano,piacere più del piacere che avevo provato con Christian,mi ritrovai senza vestiti sotto ad un imprenditore tatuato che profumava di invictus che mi baciava ogni centimetro della pelle soffermandosi su un neo che era grande quanto un bicchiere.
-é adorabile questo neo.-mormoró mentre ci lasciava un lieve bacio,lo guardai come si muoveva sul mio corpo,era impensabile che un uomo come lui,ricco e affascinante fosse interessato a me,mi morse il seno e sembrò che mi risvegliassi dal mio stato di trans,mi guardò non capendo da quale pianeta io arrivassi.
-piccola sei sicura?-chiese sembrava imbarazzato e io di più,annuì sapendo già come sarebbe andata a finire ma non mi importò se ero con lui ero protetta e amata,sfilò gli slip in pizzo nero e i collant trasparenti e si addentrò in me fu doloroso e credo che pure lui se ne rese conto visto che intrecciò la sua mano alla mia mentre si fermava dentro di me per far affievolire quel dolore,la sua testa era nell'incavo del mio collo e il suo respiro accarezzava la mia pelle così come mi riscaldava con il suo corpo sul mio,quando me la sentì di proseguire il cammino del piacere strinsi la sua mano e capì che era il momento,incominciò con delle spinti morbide poi più forti e poi alternando i ritmi mentre io ero schiava di lui,non riuscivo più a reagire stava succedendo tutto ciò che volevo e io non potevo che esserne contenta,si abbandonò vicino a me,il suo braccio che mi cingeva e le nostre gambe fuse in un solo corpo.
a svegliarmi fu il respiro di Emiliano che mi solleticava il collo,cercai di liberarmi dalla presa ma non ci riuscì,riprovai per la seconda volta e quando riuscì a liberarmi una gamba Emiliano mi vinse ancora più forte di prima.
-sei in trappola..-mormorò con la voce impastata dal sonno,risi girandomi verso di lui,baciai quel pettorale destro che amavo e mi accucciai ancora di più tra le sue braccia.
-qualcuno qui è in cerca di coccole.-disse baciandomi la spalla ancora nuda.
-non andare a lavoro oggi.-dissi alzando lo sguardo verso di lui.
-Piccola le riunioni non posso annullarle!-esclamò accarezzandomi la schiena nuda,arricciai il naso contrariata volevo passare la giornata con lui non mi bastava passare solo la domenica con lui volevo una giornata intera con lui in più mi ero scordata di chiamare Mattia per sapere se gli era piaciuto il regalo,saltai giù dal letto

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MILION -OPPOSTI-
RomanceIl seguito di MILION-paralleli- ecco a voi il nuovo e tanto atteso MILION-opposti- con una Jessica Sangiovese e un Emiliano Giambelli più agguerriti che mai.