Erano passate due settimane,da quando ci eravamo lasciati,dovetti cambiare numero di telefono e svuotare la segreteria telefonica che era piena di messaggi,i giorni passavano lenti e privi di senso,lavoravo in ufficio,incrociavo ogni tanto Emiliano in sala riunioni ma facevo finta che non esistesse e sennò per il resto tutto filava più o meno liscio.
Finì di registrare due dossier importanti nell'archivio quando sentì la porta chiudersi alle mie spalle,pensai fosse il vento ma non fu così i passi da uomo mi fecero di colpo voltare,era lui davanti a me con le mani nelle tasche di quello smoking Versace che costava 27 000€ ,l'ultimo modello studiato per rendere gli uomini d'affari più virili,la sua figura emanava autorità e tutto ciò mi preoccupava non volevo più saperne di quel uomo scorbutico che aveva reso la mia vita più complicata di quanto non lo fosse all'inizio.
-dobbiamo parlare.-la voce era autoritaria e non ammetteva repliche,chiusi il cassetto e mi voltai verso di lui con uno sguardo pieno di rancore,non sembrò essere turbato anzi piuttosto sorpreso dalla mia espressione accigliata.
-non abbiamo più niente da dirci.-dissi con lo stesso tono di voce che lui aveva usato con me era finita,mi sistemai il tailleur nero e m'incamminai verso la porta ma una mano si strinse attorno al mio braccio e mi tirò indietro ed un altra mi accarezzò il viso ma niente io non reagivo,mi forzavo,mi obbligavo a rimanere fredda.
Per quanto pensi potergli tenere testa?
Chiese sarcasticamente il mio subconscio,basta doveva finire in quel momento,lo spinsi leggermente e non sembrò gradire la mia reazione strinse ancora di più la morsa e fu lì che mi strattonai da lui ed andai velocemente verso la porta.
-vaffanculo emiliano!-esclamai arrabbiata mentre sbattevo la porta alle mie spalle,presi rapidamente il mio cappotto e la borsa e uscì cercando le chiavi della mia jeep,salì e partì verso il porto di Ostia e iniziai a passeggiare non badando alle occhiate curiose dei vecchi pescatori e marinai che non capivano cosa ci facesse una donna in quel posto così selvaggio guardavo a dedita distanza le onde che si infrangevano contro gli scogli come una Potenza e una rabbia simile alla mia.
-una donna tormentata,che guarda le onde.- era una voce profonda,mi voltai ed un uomo sulla sessantina si era avvicinato a me,la barba bianca assomigliava all'uomo sui prodotti della Findus,sorrisi leggermente mentre mi stringevo nel mio cappotto.
- mi piace guardare le onde.-dissi semplicemente tenendo lo sguardo fisso sulle onde.
- le ricordano qualcuno ?- chiese gettando il mozzicone a terra,bella domanda.
-qualcuno che ho cancellato dalla mia vita.-risposi incamminandomi verso la mia jeep,lungo la strada Cercai di pensare a tutto e a niente.
Arrivai a casa,mi tolsi i tacchi e il cappotto e mi buttai a peso morto sul divano a peso morto,il vuoto e la noia mi stavano divorando,la mia vita era un continuo susseguirsi di alti e bassi più bassi che alti,mi cambiai infilando un leggins nero e un maglione over size grigio,mi struccai e mi sciolsi i capelli presi il libro di Pablo Neruda che avevo iniziato a leggere e mi misi a leggere rimasi sdraiata sul letto a leggere senza rendermi conto che il campanello aveva suonato due volte,corsi ad aprire la porta e rimasi sorpresa nel vedere un ragazzo sulla ventina davanti a me.
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MILION -OPPOSTI-
RomanceIl seguito di MILION-paralleli- ecco a voi il nuovo e tanto atteso MILION-opposti- con una Jessica Sangiovese e un Emiliano Giambelli più agguerriti che mai.