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Mi svegliò il campanello della porta che suonava ininterrottamente mi tirai su a fatica chi è che disturbava la domenica mattina,mi allacciai la vestaglia e andai a vedere chi fosse,guardai attraverso la fessura e riconobbi la testa di Luca,Stefania e Kevin cazzo non ci voleva corsi in camera mia svegliando Christian.

-Chriiiiii svegliati dai cazzo ci sono i ragazzi alla porta daiiii tirati su!!-continuai a scuoterlo finché non si tirò su e se ne andò in camera sua andai alla porta aprendola.

-ma che dormivi ancora !-esclamarono abbracciandomi meglio dire stritolandomi come si deve era bello sapere che erano lì.

- però bell'appartamento! -esclamò Luca guardandosi intorno.

-igiene e pulizia profonda ogni cosa al suo posto c'è lo zampino di una certa ricciolina!?-esclamò Stefania entrando in soggiorno.

-weiiiiii regaz.-esclamò Christian uscendo da camera sua in tuta da ginnastica,lo guardai e mi morsi il labbro inferiore mi spiaceva ancora per avergli ancora detto di no ma ieri non me la sentivo volevo solo coccole,salutò i ragazzi per poi sedersi sul divano assieme agli altri.

- però noi condividiamo una stanza in hotel e guarda sti bastardi che botta di culo c'hanno avuto!-scoppiammo tutti a ridere per il falso accento romano di Kevin.

- Raga e quasi ora di pranzo che si fa?-domandò Luca ci guardammo tutti quanti perplessi non sapendo che fare.

- andiamo a mangiare in qualche ristorante romano !- propose Stef e si sa che quando dice qualcosa bisogna ubbidire.

-dateci un quarto d'ora per cambiarci e arriviamo.-disse Christian alzandosi e io con lui mi seguì in camera Stefania mentre gli altri restarono di là,ci chiudemmo a chiave e aprì l'armadio cercando qualcosa di caldo e comodo ecco jeans a vita alta neri,maglione nero ,anfibi neri e giacca di pelle con il giubbino di pelliccia beije a manto di lupo presi la borsa con l'occorrente e uscimmo tutti e cinque prendendo in giro Kevin per le sue false speranze di rimorchiare con l'accento romano.

-Jess ma sti sguardi tra te e Christian.-mormorò mentre camminavamo a braccetto,okay calma Jessi.

- ma che dici idiota.-replicai.

- che ne so solo mi sembrate strani non è successo nulla vero?-domandò seria,la guardai con fare innocente.

- nulla e se dovesse succedere te lo direi.-dissi angelicamente,

- Stef quelle scarpe!!!-esclamai guardando quel paio di Lou Boutin nere erano le basiche erano bellissime e quel tacco fine ma elegante era ciò per qui mi piacevano,guardai il prezzo ma per poco non mi venne un infarto costavano settemila euro e non potevo permetterle,mi spostai dalla vetrina continuando a camminare chiacchierando con Stef che mi raccontava del suo fidanzato che la faceva disperare,mi sentivo osservata ogni tanto mi voltavo e non trovavo nessuno dall'aria sospetta.

Al ristorante scherzavamo come se non ci fosse un domani malgrado intorno a me ci fossero i miei amici mi sentivo osservata e questo mi metteva ansia,non riuscivo a togliermi dalla testa quella sensazione sgradevole,nessuno sembrava essersi insospettito di me e Christian e sinceramente non vedevo l'ora di tornare a casa mettermi in pigiama e tuffarmi nel letto di fianco a lui.

Se da una parte stavo cercando di impegnarmi con Chris dall'altra avevo ancora Emiliano che non voleva rassegnarsi nemmeno io se per questo ma ora che le cose si erano complicate con Christian non potevo tirarmi indietro,l'instabilità di Emiliano era un punto a mio sfavore,ero nella merda totale da una parte l'uomo che mi ha sempre capita e protetta e dall'altra uno stronzo che mi mandava in tilt ogni volta.

Stavamo camminando mano nella mano,avevamo salutato i ragazzi al ristorante non volevano fermarsi per cena,ancora quella sensazione,ma ogni volta che mi voltavo non c'era nessuno,non appena aprimmo la porta di casa mi spinse al muro baciandomi con foga il suo corpo pressava sul mio mi prese in braccio senza mai staccare le nostre labbra.

-è da stamattina che volevo baciarti.-sussurro mentre mi torturava il collo per spostarsi sul labbro inferiore che continuava a mordere,mi portò fino in camera dove mi posò sul letto iniziò a togliermi la pelliccia,la giacca,il maglioncino,per poi gli anfibi e infine i pantaloni.

-Christian aspetta.-dissi mettendomi a sedere venne verso di me.

- cosa c'è che non va?non ti è ancora passato?-chiese preoccupato.

-non è per quello è solo che non voglio fare quella cosa a quattro.-dissi avvampando lo sentì ridere e poi prendermi per farmi sedere sulle sue gambe affondò la testa tra i miei seni avevo una mano tra i suoi capelli e una intrecciata alla sua mentre l'altra era sulla mia chiappa sinistra che ogni tre per due schiaffeggiava facendomi sobbalzare era eccitato e io più di lui lo spinsi sul letto sbottonandogli i jeans e togliendogli la maglia che copriva i tatuaggi quelli che piacevano a me.

- Jessi se non te la senti lascia perdere a me basta solo che stai tra le mie braccia.-disse mettendosi sui gomiti lo guardai senza capire.

- non ti piace farlo con me?-chiesi timida.

- no ma che dici e solo che non voglio metterti pressioni né niente io voglio stare con te Jessi e basta il sesso non conta ma come lo fai tu non lo fa nessuna.-disse accarezzando la mia coscia,un mezzo sorriso incurvò il mio labbro mi allungai su di lui fino a farlo tornare sdraiato lo baciai prima di scendere giù fino ad arrivare ai box che tirai giù glielo accarezzai poi passai al sodo più lo sentivo ansimare più andavo veloce.

- ti prego Jess porca troia.-allungai la mano nel cassetto e tirai fuori un preservativo aprì quella bustina argentata e glielo misi prima di sdraiarmi e farlo venire su di me in una mossa sola fu dentro incurvai il bacino credevo di avergli infilzato la schiena un'altra volta .

Facevamo l'amore piano piano e quando non ce la facemmo più ci sdraiammo ancora nudi ma felici si voltò verso di me e cominciò ad accarezzarmi la guancia non avevamo bisogno di parlare gli occhi dicevano tutto,quanto ti amo Christian,pensai mentre la coscienza mi portava a pensare a Emiliano e di nuovo quella lampadina accendersi.

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