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Nell'ultimo periodo,non riuscivo quasi mai a vedere o passare del tempo con Emiliano,era impegnato con dei nuovi investimenti e io non volevo stargli addosso,cercavo di rimanere sveglia la sera,ma a volte rientrava tardi verso l'una di notte o mezzanotte,mi sentivo triste e sola,quella sera girava una brutta aria ero di ra da tempo che non ricevevo un abbraccio o delle coccole,quando rientrava mi lasciava un bacio sulla guancia,mi sentivo dannatamente triste.

-vai a dormire Jess.- mi fecero male le sue parole non capivo il perché,lo guardai con gli occhi di chi ha bisogno del minimo amore o del minimo affetto.

-È tutto ciò che hai da dire?-chiesi sarcasticamente,aveva lo sguardo cupo e la mascella contratta,mi faceva paura.

-rispondimi!-urlati tirandomi contro la giacca dello smoking,provò ad avvicinarsi ma un particolare catturò la mia attenzione,una macchia di rossetto rosso era sul colletto della camicia,non sentì nulla tranne che la delusione e quella la sentì impossessarsi di me,lo respinsi e quando cercò di afferrarmi per il braccio mi strattonai da lui violentemente.

-non è come sembra!posso spiegarti io l'ho respinta!-urlò facendomi sobbalzare,gli occhi marroni avevano lasciato spazio a delle nubi nere e io mi facevo sempre più piccola e più camminava verso di me più io indietreggiavo finì con le spalle contro il muro e li iniziai a temere il peggio.

-non voglio parlarti.-dissi semplicemente,mi costrinsi a non guardarlo negli occhi era triste la fine della nostra storia d'amore sempre se per lui era esistita.

-Jessica calmati e lasciami spiegare posso spiegarti tutto o puoi chiedere conferma.- provò ad accarezzarmi la guancia la bloccai la sua mano ancora prima che potesse sfiorarla,iniziai a sentire la testa farsi sempre più pesante e i miei occhi si chiudevano fino a quando mi sentì andare.

Quando mi svegliai Emiliano era fermo davanti alla finestra,con lo sguardo pieno di pensieri,mi sentivo la testa pesante,e non riuscivo a muovere le gambe,provai a rialzarsi un po' ma mi sentivo talmente stanca che non riuscivo,si accorse di me e subito venne cercò di parlarmi di accarezzarmi ma niente mi ero girata dalla parte opposta del letto,ero decisa a non parlargli mai più.

Provò svariate volte ma si arrese uscì dalla stanza e io intanto rimasi da sola decisi di chiamare un taxi ed andarmene,feci le mie valigie e lasciai la stanza,ma prima di uscire presi una foto di me e Emiliano un momento significativo immortalato in una fotografia a cui tenevo moltissimo,sembravano altri tempi,ricordi lontani.

Quando scesi in salotto lui era fermo in cucina a petto nudo,diventò pazzo alla vista delle valigie,provò a togliermele di mano ma mi opposi subito tirando fuori il lato aggressivo di me,litigavamo ed era insopportabile faceva male al cuore.

-non andartene ho bisogno di te per essere felice.-una fitta al cuore mi fece sussultare,stavo per cedere stavo veramente per correre tra le sue braccia e così fu,ma era un abbraccio d'addio e faceva dannatamente male,mi sentivo male,piangevo e avrei giurato di vedere una lacrima scendere dai suoi occhi.
Quella notte io e Emiliano ci eravamo lasciati,avevamo litigato molto violentemente.

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