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Mi svegliai ed era l'alba,non mi mossi di un solo millimetro guardavo l'enorme specchio attaccato all'anta dell'armadio e vedevo l'alba e sentivo nostalgia di tutto ciò che un tempo mi circondava dagli amici,a Papà, a mamma,a Emiliano.

Rimasi ferma era in corso una battaglia tra cuore e ragione e dovevo aspettare che cessasse il suo bombardamento e le sue mitragliatrici finissero di colpire e così fu una mano nei capelli e una piegata quasi nascosta sotto le coperte,la guerra finì e lentamente sentì in me una nuova energia oscura qualcosa di cattivo che non so spiegare qualcosa che andava nascosto.

Mi alzai e subito fiondai in bagno a rinfrescarmi il viso con l'acqua fredda per poi lavarmi i denti e andare in camera di Christian lentamente mi intrufolai sotto le coperte aprì gli occhi e credo che fu sorpreso di vedermi dormire abbracciata al suo petto sentì la sua mano sulla mia schiena e una dolcissima risata.

-non cambi mai neh?-disse mentre alzai la coscia fino ad arrivare all'ombelico sentì l'altra mano posarsi su di essa e uno strano imbarazzo,era sempre stato il mio migliore amico e non era la prima volta che lo abbracciavo ma stranamente sentivo un imbarazzo forse perché non avevamo più cinque anni ma ne avevamo 21 e 24 ed eravamo piuttosto grandi,stavo per alzarmi dato che dovevo ancora cambiarmi e andare a fare la spesa quando fui tirata giù e il tempo che realizzai ciò che stava succedendo era sopra di me a petto nudo e solo con dei pantaloncini da basket.

- di già te ne vai ?-chiese guardandomi intensamente mentre le sue mani erano sui miei fianchi ero rossa dalla vergogna magari stava scherzando avanti su sono la sua migliore amica cominciò a solleticarmi e iniziai a contorcermi fino a quando non supplicai chiedendo perdono.

- basta ahaha non ne posso più.-stavo morendo dopo una decina di minuti l'unica via di scampo fu quella di invertire i ruoli e mi trovai su di lui rapidamente scesi correndo in camera mia mi chiusi a chiave,presi un paio di jeans chiari un maglioncino beije chiaro,la giacca e un paio di anfibi neri uscì trovando davanti a me un ventiquattrenne a torso nudo che guardava la televisione più precisamente i cartoni animati.

-esco faccio la spesa e vado dal parrucchiere.-dissi prendendo le chiavi.

-trattala bene è la mia piccola! -esclamò mentre uscivo di casa il freddo gelido mi dilagnò le guance,il tempo di arrivare in macchina che mi sentì congelare,misi in marcia e feci partire Le canzoni dei R.E.M  che mi fecero andare meno in paranoia continuavo a pensare a Emiliano e adesso pure Christian che sta per fare un grande errore.

-cazzo tutti i semafori li becco io!-imprecai battendo la mano sul volante.

-fanculo.-mormorai mettendo di nuovo in moto mi fermai davanti al supermercato parcheggiai attentamente a non graffiargli l'auto dato che in ballo c'era la mia vita, presi un carrello e cominciai a buttare dentro di tutto mi chiedevo poi come l'avrei portata su tutta quella spesa massì ci avrebbe pensato Chris presi tutto l'occorrente per donne e anche qualcosina per il mio idiota,pagai e uscì con un carrello stracolmo di buste ,cercai sul navigatore  un parrucchiere in centro guidai per circa dieci minuti ero indecisa se fare o meno qualche ritocco ma decisi che sarebbe stato un buon inizio un cambio look ci voleva entrai dentro e un profumo di shampoo e Balsamo mi colpì il naso.

- buongiorno bellissima !-un uomo sulla cinquantina mi accolse al bancone con un caldo sorriso.

- Salve vorrei farmi le meches e anche tagliare le punte.- dissi mentre lui studiava i miei capelli castani.

-certamente prego si accomodi lasci pure qui la borsa.-gliela passai prima di andare alla poltrona e godermi le migliori due ore della mia vita era piacevole quando mi lavavano i capelli alle undici e mezza mi trovai con un nuovo look molto più affascinante mentre pagavo mi guardavo i capelli che erano perfettamente Riccissimi come sempre solo con qualche modifica.

-è veramente bella complimenti alla mamma!-disse mentre uscivo dal suo negozio,ora direzione casa non appena fui sotto parcheggiai l'auto e portai su le buste menomale che c'era l'ascensore aprì la porta.

-potevi chiamarmi per aiutarti!-disse mentre prendeva le buste.

-massì anche te che vuoi che sia.-dissi buttandomi sul divano in venti minuti sistemò la spesa mentre io mi
occupai di portare le cose da femmina in bagno e sistemarle.

-stai bene cosí.-disse mentre si infilava una maglietta.

-grazie.-dissi uscendo dal bagno stavamo per cucinare,una semplice pasta al ragù con insalata mangiammo discutendo del più e del meno,insistette per lavare i piatti e io gli asciugai per poi andare in camera mia dove mi sdraiai sul letto con il mio adorato pigiama in seta bianca ascoltai un pò di musica poi ad un momento mi girai verso il comodino aprì il cassetto e guardai quel pacchetto incerta e piuttosto spaventata lo richiusi di colpo e mi alzai andando in bagno appena aprì la porta trovai Christian con la schiuma da barba in faccia e il rasoio in mano lo guardai e stranamente solo all'ora mi resi conto di quanto i suoi occhi fossero verdi.

-che guardi?-chiese iniziando a rasarsi ero curiosa di vedere come faceva dopo qualche secondo andai verso di lui.

- posso provare?-chiesi facendolo ridere.

-sei pericolosa con un mestolo figurati con un rasoio.-disse ridendo lo guardai con il broncio.

-solo perché tu sei alto uno e ottantasette e io sono più bassa solo perché...-mi posò un dito sulla bocca mentre rideva a crepapelle.

- okay dai vieni.-mi sollevò posandomi sul lavandino lo guardai un secondo prima di cominciare in quella dura sfida assai più dura delle sue mani sui miei fianchi e di lui tra le mie gambe continuavo a lavorare stando attenta a non fargli male quando iniziai a sentire le sue mani spostarsi e finire un pò più su.

MILION -OPPOSTI-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora